19 gennaio 2012

Corpo Forestale dello Stato, finanziati due progetti per oltre 7 milioni di euro.

Le due proposte prevedono l’acquisizione di un sistema di simulazione per la lotta agli incendi boschivi e attività di formazione integrata per il contrasto ai crimini ambientali. Due progetti presentati dal Corpo Forestale dello Stato sono stati finanziati dal PON Sicurezza nel corso dell’ultimo Comitato di valutazione presieduto dall’Autorità di gestione, prefetto Nicola Izzo. La prima proposta, dal titolo ‘Forest fire area simulator’, rientra nell’Obiettivo operativo 1.3 e prevede l’acquisizione da parte del Corpo Forestale di un simulatore d’incendio boschivo ad alta tecnologia.  La strumentazione, ispirata a piattaforme tecnologiche di derivazione aeronautica, sarà particolarmente utile nella lotta agli incendi boschivi. Negli ultimi anni, infatti, i sistemi di simulazione hanno assunto un ruolo fondamentale nell’analisi e nel monitoraggio del fenomeno, oltre che nel processo formativo degli operatori impegnati sia nella fase di spegnimento che di prevenzione. Il progetto, finanziato con oltre  3 milioni e 800 mila euro, prevede anche l’istituzione di una Scuola di formazione antincendio boschivo. Il Centro di alta specializzazione verrà localizzato nel comune di Castel Volturno, in provincia di Caserta, in un’area di 5000 mq (ex scuola Nato) sottratta alla speculazione mafiosa. Nella stessa area, presso i locali del Corpo forestale, si svolgeranno le attività di formazione integrata di primo e secondo livello previste dal secondo progetto approvato, rientrante nell’Obiettivo operativo 1.5. L’intervento, per il quale sono stati messi a disposizione circa 3 milioni e 500 mila euro, ha come finalità il recupero della legalità ambientale nelle regioni Obiettivo Convergenza. Attraverso corsi di formazione rivolti a tutti gli operatori impegnati nella lotta ai crimini ambientali  (Corpo forestale dello Stato, Polizia di stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia provinciale e Polizia locale, Capitanerie di porto, Arpa e Enti locali) verranno formati professionisti in grado di effettuare azioni di monitoraggio, controllo e repressione degli illeciti commessi nel comparto ambientale. Le attività si articoleranno in corsi in aula e in 10 seminari di approfondimento. Previsto anche il noleggio di un portale Hub e l’utilizzo di strumenti multimediali. La formazione di terzo livello riguarderà circa 5.000 operatori appartenenti a tutte le amministrazioni coinvolte nel progetto.