17 ottobre 2011

IL VESCOVO DI CERBO AUSPICA UN MODELLO DI VITA CHE INCLUDA FIDUCIA, SOLIDARIETA’ E LEGALITA’.




Alife. Alla presenza delle autorità civili e militari dell’alto casertano S.E. Mons. Valentino Di Cerbo, Vescovo della Diocesi di Alife-Caiazzo, ha inaugurato PRESSO LA Cattedrale di Alife l’apertura del Giubileo Diocesano che   si concluderà il 14 ottobre 2012. Per la nostra Chiesa, ha ricordato il Vescovo Di Cerbo, l’evento vuole essere, pertanto, occasione speciale di rendimento di grazie a Dio per i doni ricevuti in questo primo tratto del proprio cammino; ma anche di rinnovata consapevolezza di essere Popolo santo, chiamato a recare la speranza del Vangelo a questo territorio e ad annunciare con entusiasmo sempre nuovo Gesù Cristo. Nel tracciare la storia della Diocesi di Alife-Caiazzo, Mons. Di Cerbo ha sottolineato che la rinascita della vita ecclesiale nel nostro territorio, avviata dall’unificazione, fu favorita dalla ritrovata identità ecclesiale e dalla ripresa del movimento di rinnovamento conciliare, precedentemente quasi interrotto. Ma uno speciale merito va riconosciuto alla figura del Vescovo, Mons. Angelo Campagna, che con la sua bontà, il suo zelo pastorale, il suo stile di vita evangelico, la sua capacità di creare comunione e di valorizzare le risorse del territorio, rese possibile una stagione ecclesiale, che continua a produrre i suoi frutti. Penso che la nostra Diocesi non gli sarà mai grata abbastanza. Analogo generoso impegno per la crescita della comunione nella nostra Chiesa fu posto dai Vescovi che gli succedettero: Mons. Nicola Comparone e Mons. Pietro Farina a cui va la massima riconoscenza. Durante la sua omelia il Vescovo, rivolgendosi alla folta platea di amministratori locali presenti nella cattedrale di Alife ha auspicato che il rinnovamento ecclesiale, contagi anche tutte le realtà civili del Territorio, che solitamente operano con grande generosità, ma spesso sono bloccate da egoismi e inutili contese, e prive di entusiasmo per il bene comune: dalla politica all’economia, dal mondo della sofferenza a quello della disoccupazione, dal mondo della scuola e dei giovani a quello dell’handicap e della terza età. Possa, l’immissione nel tessuto del nostro territorio, della linfa nuova dei valori evangelici, spesso troppo proclamati e poco vissuti, ha concluso Mons. Valentino Di Cerbo, promuovere un modello di vita che includa fiducia, solidarietà, legalità, trasparenza e tutti i valori che appartengono al Regno di Dio e rendono bella la vita umana.
Pietro Rossi