25 settembre 2011

Lotta all’evasione scolastica e miglioramento della qualità di vita di giovani e adulti sono i motivi che muovono il progetto Nuove Frontiere

AVERSA.Lotta all’evasione scolastica e miglioramento della qualità di vita di giovani e adulti sono i motivi che muovono il progetto Nuove Frontiere, presentato questa mattina, sabato 24 settembre 2011 nell’ex Macello di Aversa. Vasta la platea di partner, costituita da realtà associative sociali, formative, da istituzioni scolastiche, che rientrano nel progetto finanziato dalla Fondazione per il Sud. Al fianco della Fondazione, per il recupero del tessuto sociale casertano, scenderanno l’associazione SolidArci, Liceo Scientifico ‘E. Fermi’, Istituto Liceale ‘S.Pizzi’, Istituto Tecnico Industriale Statale ‘F. Giordani’, Agrorinasce Scrl, Associazione Tramondo, l'A.P.I.S., l'associazione Il Picchio, Auser Caserta, E.V.A. società cooperativa sociale, l'associazione Giosef, IRASE, Acli, A.I.S.T., Istituto Superiore di Formazione e Orientamento, AttivArci, “Agire su un territorio dove è radicata l’illegalità vuol dire essere preparati ad affrontare l’irrazionalità diffusa che sottende la mentalità dei cittadini, creando elementi di riflessione e di elaborazione dei propri vissuti in un’ottica di cittadinanza attiva, democrazia e rispetto della legalità” con queste parole, Biagio Napolano, coordinatore del progetto ha presentato le attività. Una serie di interventi che si svilupperanno in un lasso di tempo di due anni, dal primo aprile 2011 al 31 marzo 2013, e che punteranno ad innescare e rafforzare la partecipazione attiva di ragazzi e adulti attraverso le leve che i molteplici partner possono assicurare. Il progetto fonda la sua buona riuscita proprio sulla vasta gamma di attori coinvolti e sulle precipue esperienze che ognuno di questi porterà come dote per il funzionamento di una macchina molto complessa e che si svilupperà in tre fasi:
  1. la prima fase di queste, denominata Start–up e sperimentazione iniziale, prevederà la realizzazione delle attività a partire da aprile 2011 fino a gennaio 2012. In questo periodo gli attori in campo saranno impegnati a stilare un programma partecipato e dettagliato degli interventi da mettere in campo a favore dei giovani e degli adulti, nella formazione iniziale degli operatori di progetto (esperti, tutor e volontari);
  2. la seconda fase, denominata Implementazione del modello,  si baserà sui risultati dello start-up e occuperà la finestra di lavori che va da febbraio 2012 a dicembre 2012. In questo periodo prenderà corpo il programma delle attività da mettere in campo per il raggiungimento degli obiettivi fissati dal progetto;
  3. l’ultimo e più delicato momento del progetto, denominato Restituzione al territorio e sostenibilità, coinvolgerà gli attori della partnership tra il gennaio 2013 e  marzo 2013. In questa fase saranno realizzate tutte le azioni messe in cantiere nella fase di studio del programma. Verranno consegnati i risultati ottenuti nella fase di studio e delegati, agli enti più vicini alle realtà territoriali, la realizzazione e la diffusione dei prodotti. In questo periodo sarà anche studiato un modello standard dell’intervento effettuato, grazie al quale poter replicare l’esperienza fino alla fine del progetto o dopo la sua chiusura, con la diffusione delle cosiddette ‘buone pratiche’.
Nuove frontiere rappresenta un progetto ambizioso da diffondere su un territorio vasto e complesso, che va da Caserta a Capua e all’agro aversano. Caratteristiche che potrebbero far nascere non trascurabili difficoltà nel suo svolgimento. Proprio per anticipare e abbattere eventuali difficoltà il gruppo di associazione e enti si è dotato di tre livelli di azioni interdipendenti
- un livello dialogico costante tra i membri della partnership
      - un livello di analisi costante dei bisogni del territorio
      - un livello di studio per la modellizzazione dell'intervento

Ufficio Stampa
Alessandro Dorelli