27 agosto 2011

ALTRI TRE ROM DEL CAMPO-NOMADI DI SECONDIGLIANO DENUNCIATI PER FURTO IN APPARTAMENTO IN TERRA CIOCIARA


Dopo i tre giovani di etnia rom che, allocati nel campo-nomadi di Secondigliano,arrestati lo scorso week end, ad opera dei Carabinieri della Stazione di Castrocielo, in provincia di Frosinone (si erano resi protagonisti di una rapina, tipo arancia meccanica, ai danni di una pensionata 81enne di Roccasecca e di un tentativo di furto con scasso presso un’abitazione di Castrocielo), ancora scorribande ladresche di zingari dello stesso ceppo etnico e della stessa provenienza dei primi nella provincia ciociara. Anche questa volta, sono in tre i predoni entrati in azione. La loro sorte, però, non è stata migliore di quella dei “colleghi” che li avevano preceduti. Infatti, mentre tentavano di scassinare la porta d’ingresso di un appartamento di Ripi, in cui abitava da sola un’anziana signora, sono stati scoperti e bloccati dai Carabinieri della Stazione cittadina, che, non essendoci i presupposti per far scattare le manette ai loro polsi, li hanno deferiti in Procura a piede libero. Parliamo di un 20enne e di due minori, che dovranno rispondere del reato di tentato furto in concorso. Al momento del blitz dei militari ciociari sul loro luogo di “lavoro”, la terna di lestofanti si erano già allontanati. Infatti, alcuni vicini della donna che i tre predoni intendevano derubare, richiamati dal gran fracasso prodotto dagli stessi malviventi nel tentare di aprirsi un varco per entrare nell’appartamento, erano intervenuti con decisione, mettendo in fuga i tre ladri. L’essersela data a gambe, però, non è servito a granchè. Ai tutori dell’ordine pubblico intervenuti, infatti, sono bastati pochi minuti per individuare, bloccare, identificare e, quindi, denunciare alla competente Autorità Giudiziaria tutti e tre i criminali rom attori  della, purtroppo per loro, sfortunata trasferta “mariuolesca” in terra laziale. Ad identificazione avvenuta, i Carabinieri di Ripi hanno scoperto che quelli che si ritrovavano davanti erano tre individui già censiti per reati specifici e che erano pure attivamente ricercati per reati simili, commessi in danno di privati ciuttyadini di Roccasecca e Ceprano. 

Daniele Palazzo