06 luglio 2011

PROTOCOLLO D’INTESA TRA IL COMUNE DI PIEDIMONTE MATESE E GLI ENTI TERRITORIALI DELL’ALTO CASERTANO PER UNO SVILUPPO INTEGRATO.


PIEDIMONTE MATESE. La Giunta Comunale di Piedimonte Matese su proposta dell’Ass. alla Cultura Avv. Benny Iannitti, ha approvato un importante protocollo d’intesa,   tra i Comuni di Piedimonte Matese (Ente Capofila), Ailano , Alife, Capriati al Volturno, Castello del Matese, Ciorlano, Fontegreca, Gallo Matese, Gioia Sannitica, Letino , Pietravairano, Prata Sannita, Pratella, Raviscanina, San Gregorio Matese, Sant’Angelo d’Alife, San Potito Sannitico, l’Ente Regionale del Matese, la Comunità Montana del Matese il cui territorio ricade interamente o nelle aree contigue del Parco Regionale del Matese, con il quale i sottoscrittori si impegnano ad elaborare ed attuare il piano di azioni integrate in coerenza con le strategie, gli obiettivi e le azioni della programmazione della Comunità economica Europea, il programma strategico nazionale ed i programmi strategici della Regione Campania. Gli enti territoriali dell’alto casertano, ha ribadito il Sindaco di Piedimonte Matese Avv. Vincenzo Cappello (nela foto), hanno tenuto conto che l’ambiente e il paesaggio rappresentano oggi i termini con cui vanno confrontati e coordinati interventi che interessano il sistema insediativo , culturale, turistico infrastrutturale e produttivo. Nelle  zone montane  del Matese si evidenziano la presenza di sistemi insediativi , quali borghi montani e nuclei rurali, caratterizzati da connotazioni morfologiche e tipologiche singolari, i quali attraverso opportuno valorizzazione e riorganizzazione funzionale in un unico sistema a rete, possono acquisire notevoli potenzialità di sviluppo. L’evoluzione delle singole realtà dell’area del Parco Regionale del Matese, preme per una riconsiderazione di questo territorio in termini di comune patrimonio archeologico, naturalistico, ambientale e storico- architettonico, quale spazio da organizzare per favorire la tutela e la valorizzazione del elementi di pregio paesaggistico e per promuovere al contempo le vocazioni economiche e produttive, coniugando la tutela con la promozione , l’interscambio internazionale, la formazione e la cultura.
Pietro Rossi