02 marzo 2011

SANTORO INVITA GLI AVENTI DIRITTO A RECARSI PERSONALMENTE ALLE URNE PER IL RINNOVO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL CONSORZIO DI BONIFICA ALIFANO


PIEDIMONTE MATESE. Il 27 marzo 2011, a distanza circa 20 anni, viene consentito agli aventi diritto di eleggere democraticamente gli organi del Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano. Le ultime elezioni democratiche si sono tenute nel lontano 1992 e quindi ai sensi di legge si sarebbe dovuto votare nel 1997 invece la Regione Campania per ripianare i debiti dei Consorzi impose il commissariamento. Successivamente fu emanato un decreto del Presidente della Giunta Regionale con il quale le elezioni degli Organi Consortili venivano differite ad altra in attesa dell’approvazione della legge di riordino dei Consorzi di Bonifica. Nella sostanza infatti la legge di riordino ha accorpato al Consorzio del Sannio Alifano anche il territorio e le competenze del Consorzio della valle Telesina, ed ha imposto a tutti i Consorzi della Regione Campania di aggiornare i propri Statuti alle norme vigenti per poi successivamente procedere all’indizione di elezioni. In tutti questi anni di mortificazione democratica il Consorzio è stato retto da una gestione Commissariale nominata direttamente dalla Regione Campania. Oggi finalmente, i titolari del diritto di voto e quindi tutti i consorziati hanno la possibilità di eleggere democraticamente gli organi del Consorzio. A norma dello Statuto i consorziati sono stati divisi in quattro fascia di appartenenza a secondo dell’entità del tributo annuo che versa, e quindi ogni avente diritto ha la facoltà di esprimere il voto per eleggere i propri rappresentanti della fascia di appartenenza. Indipendentemente della fascia di appartenenza, dichiara Michele Santoro (nella foto) Commissario Provinciale dell’Associazione ASTRAmbiente, è opportuno, e sarà certamente significativo il dato della partecipazione al voto, recarsi a votare per esprimere liberamente le proprie indicazioni. Non è pensabile delegare altri all’esercizio del proprio voto e successivamente magari lamentarsi delle lagune e delle mancanze del Consorzio sul Territorio. Democrazia e partecipazione invece impongono che ognuno di noi eserciti il proprio diritto senza delegare nessuno a rappresentarlo. E’ opportuno precisare, continua Santoro , che a norma di legge e dello statuto, le deleghe per essere valide debbano essere necessariamente ed elusivamente autenticate da un Notaio, dal Segretario Comunale o da un Funzionario del Consorzio appositamente delegato. Pertanto, tutte le deleghe raccolte e per le quali la firma non è stata apposta nelle forme sopra indicate alla presenza di un Notaio, di un Segretario Comunale o del Funzionario del Consorzio appositamente delegato sono da ritenersi non valide. Quindi, per meglio chiarire, è doveroso precisare che la delega per essere legittimamente valida la firma del soggetto delegante deve essere stata apposta alla presenza dei soggetti sopra menzionati e qualsiasi altra forma di sottoscrizione risulta essere solo un presa in giro per privare gli aventi diritto dell’esercizio del proprio diritto di voto e per continuare dopo venti anni ancora a ritenere che la gestione del Consorzio di Bonifica non appartenga a cittadini contribuenti ma ad altri. Per questi motivi, conclude Santoro, il 27 di marzo invito gli aventi diritto a recarsi personalmente presso il seggio elettorale di appartenenza ed esprimere personalmente e liberamente il diritto di voto senza delegare nessuno.

Pietro Rossi