07 febbraio 2011

DISATTESA LA LEGGE BRUNETTA, IL COMUNE DI FRANCOLISE NON AGGIORNA L 'ALBO PRETORIO ON LINE.


FRANCOLISE. Malgrado gli altisonanti proclami e le promesse fatte all’elettorato in materia di informazione all’elettorato, nonché di accessibilità e partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa dell’Ente Comune, la Pubblica Amministrazione di Francolise appare inadempiente su tutta la linea nel campo specifico. Non solo inadempienze nell’aggiornamento dell’Albo Pretorio on line, esercizio, questo, imposto dalla cosiddetta Legge Brunetta, che, a partire dal primo gennaio di quest’anno, impone a tutti gli Enti Locali, ivi compreso il Comun di Francolise, di dotarsi di un Albo Pretorio, reperibile e consultabile sui relativi siti internet. L’Ente dell’Agro Caleno si distingue anche per l’inadeguatezza e la pressappocaggine con cui viene tenuto l’Albo Pretorio per così dire canonico, nel quale, documenti, determine, delibere e quant’altro di pubblica utilità, spesso affissi a macchia di leopardo e, in non pochi casi, perfino l’una sull’altra, risulta davvero faticoso se non difficoltoso orientarsi. Anche per i più esperti e smaliziati fruitori del servizio. Che dire, poi, delle bacheche di informazione alla cittadinanza installate durante il primo mandato sindacale del’ex primo cittadino, Andrea Russo e che dovevano garantire maggiore trasparenza nella gestione della locale Res Pubblica e, nel contempo, a ridurre le distanze tra i cittadini e le Istituzioni locali? Anche qui, è notte fonda. Si pensi che negli spazi espostivi in parola, oramai sviliti della loro funzione, sono reperibili unicamente documenti “datati”, i più recenti dei quali risale ad un paio di anni fa. Quello appena tracciato è sicuramente un quadretto non bello, anzi decisamente negativo, ma che potrebbe essere tranquillamente ribaltato solo si facesse largo tra gli attuali abitatori della Casa Comunale francolisana l’dea di risalire la china. Magari rivolgendo l’occhio al passato e facendo tesoro delle esigenze del popolo amministrato, che non chiede atro che vedere ascoltate la propria voce e le proprie istanze.

Daniele Palazzo