04 dicembre 2010

DISSERVIZI SULLA LINEA FERROVIARIA NAPOLI-PIEDIMONTE MATESE.


Alife. Unicocampania U è la tariffa che consente di spostarsi da e per Napoli, o tra comuni diversi da Napoli con interscambio a Napoli. In particolare, il territorio regionale campano è suddiviso in 11 fasce tariffarie. Diversi i titoli di viaggio per soddisfare le esigenze dell’utenza tra cui biglietto orario, giornaliero, week-end giornaliero, abbonamento mensile e abbonamento annuale. Il titolo di viaggio dà accesso all’intera rete del trasporto pubblico locale di Napoli (bus, filobus, metropolitana, treni, funicolari, tram) e consente l’utilizzo combinato di tutti i mezzi delle Aziende aderenti al Consorzio UNICOCAMPANIA necessari allo spostamento. Questo tipo di biglietto dovrebbe servire anche per viaggiare sulla linea Napoli-Piedimonte Matese, la famosa e storica “Alifana” che collega Napoli con l’alto casertano, ma non è così, come ci segnala il Prof. Giacomo Venditti di Alife. Avendo deciso di recarmi a Napoli il fine settimana, sabato 4 dicembre 2010, racconta il Prof. Venditti, preventivamente mi sono recato alla stazione di Alife per l’acquisto di due biglietti week-end U6 da euro 6,90(la speciale tariffa per i collegamenti tra Napoli con i comuni della fascia U6), alle ore 16,15 poiché la biglietteria è aperta solo dalle ore 11,00 alle 17,00. Gentilmente mi viene riferito che non vi sono biglietti della tipologia richiesta. Allora mi sposto alla stazione capolinea di Piedimonte Matese per cercare di acquistare i due biglietti week-end U6 Alife-Napoli. Anche qui mi danno la stessa risposta, cioè che non vi sono biglietti della tipologia week-end U6 da euro 6,90 per il tragitto Alife- Napoli. Dopo essermi lamentato con l’addetto alla biglietteria ho chiesto di scrivere un reclamo dell’accaduto e sono tornato a casa senza aver potuto acquistare i biglietti. Mi viene da ridere, continua Venditti, a pensare quando vedo quei convegni o quelle promozioni-progetto , tipo “La Ferrovia dell’arte e del gusto” , piene di dirigenti e politici, che servono ad incentivare l’uso del mezzo di trasporto pubblico e il turismo nelle zone dell’alto casertano, che muoiono, senza una ricaduta effettiva sul territorio, ma che sono state utili solo per chi le organizza e solo per quei pochi giorni. E tutti gli altri 365 giorni cosa succede? Il viaggio dei pendolari come si svolge? Ed il viaggiatore occasionale come può usufruire in modo adeguato dei vantaggi del viaggiare in treno?

Pietro Rossi