17 novembre 2010

UNA INDAGINE SUI MALATI DI ASMA DEL MATESE RILEVA CHE LA MAGGIOR PARTE SI CURA SOLO AL BISOGNO.


Piedimonte Matese - La grande maggioranza dei pazienti asmatici nel Matese (in totale il 5-7% della popolazione matesina, in linea con le percentuali dei dati relativi alla popolazione italiana), si cura solo "al bisogno". "Un paziente su due non assume la terapia, diciamo che la loro sensibilità non è cresciuta di pari passo con l'aumentare della malattia" afferma l'esperto, Luigi Ferritto, medico della Clinica Athena-Villa dei Pini di Piedimonte Matese e referente dell'Ambulatorio di Malattie dell'Apparato Respiratorio e Allergologia Respiratoria della stessa. "Una malattia che aumenta colpendo sempre di più soggetti tra i 20 ed i 40 anni - continua Ferritto - pazienti che rifiutano una terapia che considerano "difficile", e in questa definizione rientra certamente la plurisomministrazione quotidiana. Un'indagine condotta su un campione significativo di pazienti asmatici (32 anni l'età media) su tutto il territorio matesino, scatta una fotografia non certo rassicurante: 1 su 3 dichiara infatti di avere un rapporto problematico con l'asma e 6 su 10 lamentano limiti alla propria quotidianità. Due terzi si svegliano di notte e accusano problemi a respirare; si curano, ma non con continuità, utilizzando il farmaco 4 volte su 7. Soprattutto, l'84% ammette di essere insoddisfatto dell'erogatore. "La monosomministrazione è un requisito importante per favorire l'adesione alla terapia - prosegue Luigi Ferritto - e finalmente è arrivato in Italia un farmaco, il Mometasone Furoato in un nuovo erogatore (Asmanex il nome commerciale), che consente di rispondere alla richiesta di comodità e semplicità d'uso". Una nuova terapia "su misura" che gli esperti attendevano da tempo, poiché "la monosomministrazione, la certezza nelle modalità di assunzione e l'aiuto nel tener sotto controllo la quantità di farmaco ancora a disposizione, sono senza dubbio i desideri che i pazienti esternavano, oltre ad efficacia ed effetti collaterali minimi. L'Augurio, conclude il Dott. Ferritto, è quello che, sia con l'evoluzione della ricerca su nuovi farmaci sempre più efficaci e semplici da usare e sia che con un'adeguata campagna di sensibilizzazione, si possa sempre più controllare al meglio questa patologia”.