29 ottobre 2010

Porto di Castel Volturno, 85milioni di buone speranze


Castelvolturno. E’ cominciata da poco la costruzione di un nuovo porto turistico da 1200 posti barca presso il Villaggio Coppola, con la promessa di rilanciare il turismo e di riqualificare il litorale domizio. Il progetto nella sostanza prevede la costruzione di un porto turistico su un’area (in concessione per 60 anni ) di 756.500 mq per un totale di 1200 posti barca nonché la creazione di pontili per aliscafi, campi da golf, un centro polifunzionale e di diverse strutture di ristoro con un indotto di centinaia di posti di lavoro. Il costo complessivo dell’opera è di 85 milioni di euro.
Dopo “svariate “false partenze” sembra giunta la volta buona in quanto i lavori sono iniziati da alcuni giorni ed hanno visto la pulizia dell’area di sedime. Il tempo necessario al completamento dell’opera è stato stimato dalla società costruttrice Marina di Castello spa, società del gruppo Mirabella spa aggiudicatrice dell’appalto in circa 3 anni. Entrambe le società citate appartengono alla galassia della famiglia Coppola, essendo la figlia di Cristoforo, Cristiana Coppola, amministratrice delegata della prima e presidentessa della seconda.
In passato l’ex governatore Bassolino disse che il porto di Pinetamare avrebbe rappresentato la Fiat per Castel Volturno con migliaia di posti lavoro nella costruzione prima e nella gestione poi. Noi siamo fiduciosi che ciò avvenga, anche se finora qualche delusione già c’è stata.
Un esempio è l’annunciato “polo artigianale” di Viale delle Acacie, dove una riconversione volumetrica di vecchie e fatiscenti strutture “non civili”, che doveva creare un luogo di lavoro per artigiani come previsto dall’accordo di programma, è divenuta in realtà un condominio per civili abitazioni. Un cambio di destinazione non menzionato, almeno in apparenza, dagli accordi stretti e non approvato dal Consiglio comunale di Castel Volturno (unico organo delegato a cambiare i termini degli accordi e di cui non ci risultano emanazioni in tal senso). Non si conoscono neppure emanazioni legislative o autorevoli pareri in grado di spiegare i cambiamenti citati, ma nel frattempo è apparso un cartello “vendesi” sulle abitazioni ivi realizzate.
Noi, come altri realmente e sinceramente vogliamo la rinascita ed il bene di questo territorio, ma siamo realisti, non vogliamo illudere nessuno, per questo invitiamo la società e la dott.ssa Coppola, che ha un ruolo importantissimo a livello nazionale (è vicepresidente di Confindustria con delega al Mezzogiorno), ad essere attenti a metodi e modi per le scelte che andranno a farsi, occorrono esempi comportamentali concreti da parte di un gruppo così importante, procedure trasparenti e magari il tutto facilmente riscontrabile attraverso un sito internet, che dimostri che il tutto viene fatto in piena legalità e che finalmente di questi investimenti e posti di lavoro possa essere coinvolta la popolazione e le aziende locali, senza doversi sottomettere,come sempre, ai potenti di turno.

Tommaso Morlando

fonte: www.informareonline.com