20 settembre 2010

Scuola, disagi e proposte fattive.


SQUILLE. Per osteggiare i “tagli” che falcidiano il comparto scolastico -assimilato probabilmente ad una siepe, nelle mire dei preposti nazionali- il sempre attento Camillo Giardullo avanza proposte concrete e sollecita il fattivo interessamento delle amministrazioni locali e territoriali. Domanda da classica cento pistole: perché devono essere sempre i piccoli centri di periferia penalizzati, esclusi dai diritti, in questo caso allo studio? Un diritto comune e uguale per tutti, residenti in piccoli o grandi Comuni, nessuno escluso. Di seguito la denuncia del portavoce di altri genitori degli alunni che frequentano la sezione staccata di Squille, facente capo al Circolo didattico di Caiazzo, un plesso ideale ma che per ironia della sorte rischia la chiusura: “C’ è preoccupazione per il futuro destino della nostra scuola. Cari amministratori, quali sono le vostre posizioni in merito? Quali precauzioni state prendendo per far si che la scuola resti in quanto unica risorsa per la frazione? Per questa giusta causa invito tutti i cittadini e amministratori, sia di maggioranza che di opposizione, a proporre soluzioni fattive affinché la nostra scuola rimanga e funzioni dignitosamente. La scuola della frazione Squille é di esempio per tutto il circolo didattico di Caiazzo per funzionalità e simbiosi scuola famiglia ed é una delle poche strutture ampie e ben riuscite direi a livello regionale, ora a causa dei tagli della riforma sta rischiando la totale chiusura. La nostra scuola elementare si è ridotta in due pluriclassi: una sezione é frequentata dagli alunni di prima, quarta e quinta elementare, e l’ altra gli alunni di seconda e terza elementare. Possiamo mai non indignarci di fronte a queste condizioni? In questo modo si evidenzia la difficoltà di apprendimento degli alunni e la difficoltà d’ insegnamento dei docenti. La scuola della frazione di Squille é l’unica risorsa rimasta per la nostra frazione, la preoccupazione è davvero tanta per il rischio di chiusura. Dato che a Castel Campagnano vi è la scuola media e l’elementare con strutture strette e fatiscenti, avanzerei la proposta di spostare le scuole materne e medie nella nostra frazione di Squille e quelle materne ed elementari a Castel Campagnano o viceversa. Il primo giorno di scuola enorme é stato il caos a Castel Campagnano, specialmente per le prime classi: mancavano nove insegnanti su dodici. Come primo impatto con la scuola media non c’è stato male...”.


Fonte: teleradionews