09 settembre 2010

FENOMENO CAIAZZO, AUTENTICO MEDIATICO.


CAIAZZO. Caiazzo sempre più protagonista sui media nazionali. “I Fatti Vostri, Piazza Grande, Forum, Maurizio Costanzo Show, Buona Domenica, Beha a Colori, Baobab, Domenica In, Tg3, L’Altra Italia”- solo alcuni tra gli ultimi passaggi radiotelevisivi di Caiazzo e caiatini.
Elenco che potrebbe continuare, che sembra destinato nel tempo ad allungarsi. La cittadina del Medio Alto Casertano, negli ultimi dieci anni, diventata, autentico fenomeno mediatico, verosimilmente nel gradino più alto nella top-ten (provincia di Caserta), delle partecipazioni a programmi radiotelevisivi nazionali. Raiuno, Raidue, Raitre, Canale 5, Retequattro, Italiasat, RadiounoRai: le reti della Radio-Tv di Stato, del Biscione e satellitari, occupatesi con ampi servizi, in alcuni casi dedicando intere trasmissioni a fatti e personaggi di Caiazzo, saliti alla ribalta nazionale. Con scoop di cui le redazioni romane e milanesi, sono ingorde. Storie incredibili, clamorose, singolari- generate da gente comune, enti ed istituzioni. Storie di burocrazia, di giustizia negata, di disagio, vivibilità al limite del credibile. Ma anche storie belle, simpatiche, commoventi: seguite da milioni di telespettatori, anche oltre oceano. Casi trasformati in reportage da giornali e tv nazionali- ripresi e battuti nel mondo dalle agenzie di stampa, con l’indiavolato pianeta Internet. Diversi i passaggi radiotelevisivi della minuscola cittadina caiatina. Le ultime chicche: Il montascale per disabili mai andato in funzione e gli “orrori” scoperti nel segnale del nuovo parcheggio, finiti sui media nazionali.
Il paese delle meraviglie, continua a suscitare illimitato interesse da parte di principi della comunicazione. Nel mirino clamorose inefficienze e pateracchi. Storie di burocrazia ed “ingegno”(loculi stretti docet). Qualcuno non “metabolizza” certi articoli o denunce televisive. Fallito miseramente il tentativo di imbavagliare un operatore della comunicazione, senza tessere, senza padroni(che ha guadagnato sul campo tutte le collaborazioni) che, scrisse, qualche anno fa, un pezzo sui disservizi di una frazione caiatina, per il quotidiano Libero. Qualcuno si ribellò, accusandolo di avere scritto cose non vere. Scrisse al direttore del giornale nazionale che aveva pubblicato il pezzo. Cinque anni prima, stesse denunce fatte dalla redattrice di Libero, Lucia Esposito, con ampio articolo, non provocarono alcuna reazione. Due pesi e due misure, per cercare, senza riuscir i di tagliare le ali al giornalista locale, che, tempo permettendo racconta cosa succede nella città di Rosa Ponselle, di Giuseppe Jovinelli, bravi e resuscitati ogni anno!

Giuseppe Sangiovanni