18 agosto 2010

IL PESIDENTE DELLA REPUBBLICA, GIORGIO NAPOLITANO CONFERISCE UNA MEDAGLIA AI CURATORI DELLA MOSTRA SU DON PEPPINO DIANA.


Ancora in grande evidenza la figura di un uomo vero che, di fronte all'arrogante strapotere di quanti, ahi loro, si illudono di poter disporre della vita e della morte di tutti e di ciascuno, non ha voluto abbassare la testa, venendo punito propro per questo suo porsi conto ogni genere di violenza, specie se di stampo mafioso. A ben sedici anni dalla tragica morte dell'amato sacerdote anti-clan, gli ideali e l'incomiabile modus vivendi di Don Peppino Diana sono più vivi che mai. E quexto grazie all'amore e al rispetto che gli hanno sempre portato i suoi, amici, i suoi estimatori e i suoi fratelli in Cristo, che,grazie al Cielo, sono molto più numerosi ed attenti dello sparuto gruppo di uccisori del suo corpo, ma non della sua anima pura e dei suoi innarrivabili ideali. Il merito di tutto questo è di singoli, gruppi, Enti ed Associazioni, che, avendo avuto esperienza diretta del mondo di giustizia morale e limpidezza di attaggiamento di Don Diana, si fanno letteralmente in quattro per divulgarne sempre più e meglio gli ideali e per rendere i dovuti onori alla sua bella persona. In tale ottica anche la manifestazione in svolgimento presso il Centro Comunale Polivalente di Villetta Barrea, in provincia dell'Aquila. Parliamo di una mostra fotografica composta da 24 megapannelli che, sull'onda del ricordo, focalizzano i punti salienti del meraviglioso percorso vitale di un uomo di Dio come pochi, di un prete il cui sacrificio non è stato vano, anzi ha scosso profondamente gli animi e testimoniato nella maniera più cruda e calzante che, nella vita, l'unica via che paga sul serio è e rimane quella della legalità e della giustizia. L'importante e significativa esposizione, che gode dei patrocinii del Comune di Villetta Barrea, del Parco Nazionale d'Abruzzo e delle Regioni Abruzzo, Lazio e Molise, si protrarrà fino al 28 agosto a venire. "Don Peppino Diana-Per Amore del Mio Popolo", questa l'intestazione della kermesse, ha potuto vedere la luce grazie all'ottimo lavoro orgazizzativo della Cooperativa "La Tazziera" e, in primis, del suo Presidente, Massimo Bolini, Questi, in poco tempo, hanno dato corpo e forma ad un evento di portata eccezionalmente grande e che, proprio per questo motivo, ha avuto ampia risonanza sul territorio. Oltre agli Enti patrocinanti, sono stati parte attiva e propositiva nell'allestimento della mostra stessa la valente Associazione "Agrorinasce", la Lega delle Cooperative, la cellula campana della Fodazione "Polis" e la Parrocchia di San Nicola, in Casal di Principe(quì, fino al momento della fine della sua esemplare esistenza, il clerico csalese aveva svolto il proprio ministero sacerdotale), che, proprio per la bontà del lavoro svolto, hanno beneficiiato del conferimento della Medaglia della Presiidenza della Repubblica da parte del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano. Sono passati ben sedici anni dal tragico episodio che pose alla vita di Don Peppino(fu ucciso il 19 marzo del 1994, giorno del suo onomastico, all'inteno della canonica della Chiesa nella quale svolgeva la propria mkssione evanelica), ma, come si può vedere e toccare con mano, quello che lui ha costriuto fondando solo ed unicamdente sulla Roccia del Signore, seguita a dare i suoi frutti.


Daniele Palazzo