10 maggio 2010

UNA COMUNITA' DELL'APPRENDIMENTO PER GLI ORTI IN CONDOTTA A CAIAZZO.


CAIAZZO. Dal 10 maggio al 7 giugno prossimi, nell’ambito del progetto “Scuole Aperte” dell’ISISS “Nicola Covelli” di Caiazzo, si terrà il Laboratorio “Orto in Condotta”, volto alla conoscenza della sostenibilità ambientale e di una corretta alimentazione, soprattutto in relazione alla produzione agricola locale. L’iniziativa è volta a costruire una rete locale di studenti, genitori e insegnanti in vista dell’avvio delle attività degli “Orti in Condotta” nelle scuole di Caiazzo, promossa da Slow Food Volturno e dalla locale Amministrazione comunale, che avrà inizio nel corso del prossimo anno scolastico. Tale rete sarà formalizzata, al termine del Laboratorio, in una Comunità dell’Apprendimento, costituita dalla condotta Slow Food, dagli insegnanti, dai genitori, dai nonni e dai soggetti che si interessano delle attività dell’orto, con il compito di contribuire alla formazione delle giovani generazioni sui temi del cibo e dell’ambiente. Il progetto “Orto in Condotta” ha una rete italiana che comprende numerose scuole in tutta la penisola; esse possono conoscersi e scambiare le loro esperienze in occasione delle manifestazioni internazionali Slow Food, prima tra tutte Terra Madre. Il Laboratorio promosso dall’ISISS “N. Covelli” e da Slow Food Volturno prevede 5 incontri che si svolgeranno ogni lunedi, dal 10 maggio al 7 giugno, con inizio alle ore 14.30, presso il Centro Madre Claudia della Cattedrale di Caiazzo in via Pier delle Vigne, oltre a una visita all’Eremo dei Camaldoli di Visciano (NA). Il Progetto “Orto in condotta” si rivolge all’intera comunità, sollecitando una riflessione sulle dinamiche deleterie che guidano la società dei consumi contemporanea e lo fa trasformando in co-produttore, il consumer che si nasconde dentro ognuno di noi. Obiettivo principale è favorire lo sviluppo di una nuova consapevolezza nei bambini. Il progetto mira, infatti, a introdurre una didattica multidisciplinare in cui l’orto diventa lo strumento per sensibilizzare i piccoli consumatori ad una migliore educazione alimentare e ambientale. Il fine è sviluppare in loro la capacità di orientarsi nell’ambiente attraverso una migliore pratica sensoriale che li porti a compiere scelte più consapevoli e sostenibili. Il progetto ha durata triennale, il suo programma è basato principalmente sull’educazione alimentare ed ambientale, attraverso attività in classe e nell’orto. I formatori Slow Food si occupano delle lezioni di aggiornamento con gli insegnanti e degli incontri con i genitori. Ogni anno le attività ruotano attorno ad una tematica precisa:- 1° anno: l’orto e l’educazione sensoriale; - 2° anno: l’educazione alimentare e ambientale; - 3° anno: la cultura del cibo e la conoscenza del territorio.

Pietro Rossi