30 aprile 2010

Città Viva, ma col fiatone?


CAIAZZO. Paventata la chiusura della sede. Anche in Consiglio Comunale si presume che il gruppo si divida. Lo preannunciammo qualche giorno e sembra che l’indiscrezione ora sia avallata da dati certi. C’è spaccatura tra i membri dell’Associazione “Caiazzo Città Viva” espressione diretta del gruppo di minoranza consiliare in Consiglio Comunale. La causa di tutto ciò, sarebbe nel mancato appoggio elettorale ad Amedeo Insero, consigliere comunale e candidato con il Pd alle scorse elezioni provinciali. Alcuni membri del direttivo si sono dimessi dall’Associazione e ciò ha creato un ulteriore effetto domino anche tra gli stessi membri del gruppo consiliare, cinque in tutto, il cui capogruppo è l’avvocato Ciro Ferrucci (nella foto), E questi insieme a Francesco Perrone e Stefano Mennillo resterebbero come gruppo consiliare Città Viva, mentre gli altri due membri Amedeo Insero e Antimo Cerreto, entrambi di area Pd, farebbero gruppo a parte. Lunedì scorso si è tenuta un’assemblea che ha portato ulteriori elementi alla luce e ne sarebbe venuta fuori anche una non condivisione di intenti proprio tra Insero e Mennillo, il primo avrebbe infatti additato il secondo del mancato appoggio elettorale. Così come anche Perrone, da sempre vicino alle posizione del centro destra, non avrebbe appoggiato l’alleato alle provinciali, ma anzi addirittura l’avversario politico, ovvero il sindaco di Caiazzo Stefano Giaquinto che qui in città ha rastrellato consensi a quattro cifre! La stessa Associazione si è poi prodigata nell’inviare uno scarno comunicato di cui diamo conto: “In seguito alla riunione avvenuta ieri sera, lunedì per chi legge, successiva alla convocazione di tutti i soci dell'assemblea, la medesima ha deliberato: di continuare le attività dell'associazione;di convocare, da qui a due settimane, una riunione i cui punti all'ordine del giorno saranno:rinnovo del consiglio direttivo, anche in seguito alle dimissioni di parte di esso; nuova campagna di tesseramento annuale”. Il comunicato non è firmato dal presidente dell’Associazione Raffaele Santabarbara, che intanto si sarebbe recato anche a chiedere il distacco delle utenze della sede a lui intestate, almeno queste le voci di corridoio.


Fonte: teleradionews