31 gennaio 2010

A PIAGGINE SI COSTITUISCE IL LABORATORIO FLUVIALE DEL FIUME CALORE.


Piaggine. Lunedì 1 febbraio 2010 alle ore 17,00 presso la sala comunale di Piaggine(SA)si terrà il secondo incontro per costituire il Laboratorio Fluviale del fiume Calore. E’ un’idea progetto che parte dall’amministrazione comunale di Piaggine ma che dovrà essere proposta e condivisa dai Comuni della Valle del Calore. Tutto è iniziato dal lavoro dall’architetto Giarletta Iole condiviso dal Consigliere Marra Vincenzo. E’ bene precisare che l’adesione al progetto è possibile anche successivamente sia per i partner pubblici che privati. E’ un laboratorio con la gente, le professioni, le associazioni, le istituzioni. Conterà molto la fiducia negli altri e in noi stessi. Importanti sono la ruralità, la montagna, l’agricoltura biologica e le tradizioni con al centro il fiume. E’ una strada dall’asfalto bianco,cristallino, azzurro cobalto che solca l’intero comprensorio imponendone il nome di valle del Calore. Lo scenario mutante del paesaggio è legato all’andamento stagionale, ma sempre fonte di nuove sensazioni. Il Monte Cervati, la vetta più alta della Campania, è attualmente tutto innevato ed il fiume calore è invaso dalle rapide dei torrenti. E’ proprio in questo periodo che frequenti piogge e nevicate in alta montagna ridanno abbondante acqua al letto del fiume. Questi ambienti del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano costituiscono nicchie di biodiversità. E’ prioritario l’intervento per avere nel letto del fiume acqua in tutte le stagioni. Si dovrà partire dalla manutenzione delle montagne con interventi di ingegneria naturalistica. Avere in questo modo centinaia di cantieri e lavoro per migliaia di addetti. Quanto varranno questi interventi per l’ossigeno, l’acqua, contenimento dei dissesti idrogeologici, allagamenti a valle…? L’iniziativa cerca innanzitutto l’aggregazione di operatori locali che da protagonisti avanzino proposte di sviluppo sostenibile. Trovare la forza nell’economia “verde” per invertire la tendenza all’abbandono, all’isolamento, e contrastare la disattenzione per la realizzazione di infrastrutture di collegamento non più rinviabili. Solo così si possono aprire spiragli di occupazione. Per iniziare il governo potrebbe attuare una fiscalità di vantaggio per i cittadini dell’area. Ancor di più, l’intervento di defiscalizzazione potrebbe sostenere gli artigiani, professionisti, attività innovative, nuovi insediamenti produttivi, strutture di accoglienza. All’incontro sono invitati i cittadini gli amministratori, le imprese, gli artigiani, le associazioni i mezzi di informazione…si ha bisogno di volenterosi, siete invitati tutti.

Enzo Marra