10 dicembre 2009

A Bonn il discorso di Berlusconi nella giornata conclusiva del Congresso Ppe.


Bonn. Giornata conclusiva al Congresso del Partito popolare europeo a Bonn. I lavori sono stati caratterizzati dagli interventi di diversi Capi di Stato e di Governo. Il premier Silvio Berlusconi ha preso la parola per circa mezz’ora dopo i discorsi dei primi ministri di Lussemburgo, Belgio e del neo eletto presidente romeno Basescu. Rafforzamento della Politica estera europea, solidarietà e mercato, diversificazione delle fonti energetiche, ripartizione delle spese della Politica di difesa a livello europeo. Questi i temi caldi toccati nell’intervento del presidente Berlusconi che ha raccolto gli applausi della platea. Domani, a Bruxelles, appuntamento tra il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e la delegazione italiana del PdL in seno al Parlamento Europeo. “Ho apprezzato molto la franchezza del presidente Berlusconi quando ha parlato della necessità di intensificare la cooperazione con i paesi europei in materia di immigrazione, difesa e politica estera. E’ indispensabile – ha commentato l’eurodeputato Aldo Patriciello, tesoriere della delegazione italiana del PdL – che l’Europa parli con una sola voce. Il rischio, evidenziato dal premier nel suo discorso, è che nel dialogo con gli Stati Uniti, la Cina possa diventare il principale interlocutore. Un primo bilancio di questa tre giorni a Bonn – ha poi continuato il deputato europeo – non può che essere positivo. La spinta propulsiva e dinamica che nasce da Bonn arriverà fino all’aula del Parlamento di Bruxelles. Il Ppe ha celebrato il suo congresso in un momento fondamentale per l’Unione: dopo l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, ha rilanciato il proprio ruolo di partito europeista, ispiratore e guida dell’integrazione comunitaria. I popolari europei confermano la propria posizione egemone nella Commissione europea – ha concluso l’On. Aldo Patriciello –. Il presidente dell’Europarlamento Buzek, il presidente del Consiglio europeo, Van Rompuy, sono tutti del Ppe. Per il Partito popolare europeo questo significa avere maggiore responsabilità nelle scelte future dell’Unione. Ci aspetta un grande lavoro e di questo discuteremo nell’appuntamento voluto dal presidente Berlusconi domani a Bruxelles”.


Ufficio stampa On. Aldo Patriciello