29 novembre 2009

LA MAGGIORANZA SDOPPIATA SULLA VARIAZIONE DI BILANCIO VOTA CONTRO SE STESSA.


ALIFE. Nell’ultimo consiglio comunale svoltosi ad Alife è stata affrontata la discussione della variazioni al bilancio dell’esercizio 2009. Due ore di dibattito e tre pause non sono bastate alla Maggioranza guidata dal Sindaco Fernando Iannelli (nella foto) per accordarsi sul voto positivo alla delibera. I Consiglieri di Minoranza del Gruppo Vivi Alife e del Gruppo Leali per Alife, Daniele Cirioli, Alfonso Santagata, Luigi Isabella, Emilio Del Giudice e Giuseppe Santagata, invece, il voto contrario lo hanno manifestato in apertura di seduta, chiedendo il rinvio dell’adunanza per evidenti vizi di legittimità nella convocazione del Consiglio comunale, vizi che avrebbero invalidato in o-gni caso l’eventuale deliberazione. In conclusione, dopo le due ore di dibattito, la Maggioranza ha bocciato la “sua” proposta di delibera relazionata dal Sindaco Fernando Iannelli in apertura di seduta. Una “sfiducia” bella e buona: etica politica imporrebbe le dimissioni. In aula a votare c’erano i Consiglieri di Maggioranza mentre i consiglieri di minoranza, al momento del Voto e previa dichiarazione riportata a Verbale, hanno responsabilmente abbandonato l’aula per non partecipare all’adozione di un atto invalido. L’appuntamento appartiene all’importante operazione contabile chiamata “Assestamento del bilancio di previsione”. Un’operazione che ogni Amministrazione comunale deve fare al fine di assicurare il mantenimento del pareggio del bilancio, mediante la verifica generale di tutte le voci di entrata e di spesa, nel termine ultimo del 30 novembre di ogni anno. Perché “no” a quelle variazioni di bilancio? E’ una questione politica che, evidentemente, appartiene solo ed esclusivamente alla Maggioranza. La verità, asseriscono i consiglieri di minoranza, è nascosta nella “vera” proposta di deliberazione mai arrivata in Consiglio comunale, perché dimezzata dal Revisore dei conti che, giustamente, ha ritenuto alcune variazioni irricevibili. Il risultato del Consiglio comunale, conclude l’opposizione, consegna due significativi segnali, uno ammini-strativo e l’altro politico. Il segnale amministrativo, dimostra l’incompetenza di questa Maggioranza per assicurare l’ordinaria gestione amministrativa del Comune: un assesta-mento del bilancio, infatti, alla fine non c’è stato! Il segnale politico manifesta l’incapacità al relazionarsi dei Consiglieri di Maggioranza: d’accordo nel proporre le variazioni di bilancio, ma contrari nel voto di approvazione.

Pietro Rossi