25 ottobre 2009

Il prezzo del Sole.


Oggi il fotovoltaico conviene grazie agli incentivi. Ma in prospettiva può essere molto più competitivo dell'energia fossileIl fotovoltaico conviene?Alla fine, al di là di ogni considerazione di carattere ambientale, alla grande massa dei consumatori italiani interessa questo: le proprie tasche.Si tratta dunque di capire quanto costa la bolletta del Sole. Per farlo, occorre considerare diversi costi: l'investimento iniziale nell'impianto, l'andamento del costo del denaro nel periodo di ammortamento (soprattutto per i grandi impianti industriali), la durata di vita dell'impianto (ovvero la qualità dei pannelli di silicio) e, non ultima, la latitudine, perché al Sud c'è più sole che al Nord e quindi il rapporto tra costi ed energia prodotta è migliore. Secondo lo studio "Il valore dell'energia fotovoltaica in Italia" [pdf] realizzato da Arturo Lorenzoni - docente di economia dell'energia all'Università di Padova e allo Iefe (Bocconi) - per il Gifi (il gruppo delle aziende del settore aderenti alla Confindustria), nel caso dei piccoli impianti domestici, tra 1 e 6 Kw di potenza, la "bolletta" dell'elettricità di origine solare varia dai 51,3 centesimi per Kwh nel Nord del Paese, dove le ore di insolazione annue sono 1.100, ai 37,6 euro del Mezzogiorno (1.500 ore di sole). In media, più del doppio di quanto siamo abituati con l'energia tradizionale, cioè circa 20 centesimi di euro per Kwh. Però attualmente in Italia ci sono gli incentivi: ben 45 centesimi per ogni Kwh messo in rete.Tutto ciò rende il nostro fotovoltaico estremamente conveniente: secondo il Gse (Gestore Servizi Elettrici, la società del Ministero dell'Economia che promuove lo sviluppo delle fonti rinnovabili), in 11 anni un utente domestico medio si ripaga l'investimento iniziale, poi l'energia fotovoltaica è gratuita finché l'impianto funziona. E i pannelli sono generalmente garantiti per 25 anni.Anche per questo, attualmente l'Italia è quinta nel mondo come capacità fotovoltaica installata dopo Germania, Spagna, Giappone e Stati Uniti.
Ma occorre ragionare in prospettiva: cosa ne sarà di noi senza incentivi? Dato che i prezzi degli impianti sono in calo, si ritiene che l’attuale sistema dovrebbe essere sostituito da uno con incentivi ridotti, ma costi e tariffe effettivamente più bassi, a metà o fine 2010.Oggi, in Italia, un impianto costa 4.200 euro al Kw. Si prevede che nel 2010 il prezzo sarà di 3.733 euro, nel 2020 di 2.178. Dunque la metà. A quando la cosiddetta "grid parity", cioè il momento in cui l'energia solare potrà competere da sola con quella tradizionale?Non è facile prevederlo in assoluto, perché nel conto energetico tradizionale rientrano variabili imprevedibili, come il costo dei combustibili fossili, che rendono difficile un confronto in prospettiva.Ma secondo diverse analisi l'Italia sarà uno dei primi paesi al mondo a conseguire questo obiettivo, visto che ha le bollette più salate d'Europa e buona insolazione.Di fatto, il nostro Paese punta a raggiungere nel 2020 una produzione totale di 15 GW in energia solare, 10 volte di più della capacità prevista per la data in cui finiranno gli incentivi.

Mimmo Russo