18 settembre 2009

Secondo Rifondazione Comunista il Popolo della Libertà vede una realtà che non esiste.


PIEDIMONTE MATESE. In merito alla nota emanata dal capogruppo consiliare del Pdl , il Partito della Rifondazione Comunista – circolo di Piedimonte Matese , ha voluto replicare all’attacco sottolineando l’attuale situazione politica. In un momento di crisi, ha sottolineato il Segretario Cittadino Vincenzo Sisto (nella foto), che attanaglia le famiglie, gli studenti, i precari, i disoccupati, i pensionati, e più in generale tutte le lavoratrici ed i lavoratori succubi dell’ iniquità di questo sistema economico neo-liberista tanto caro ai seguaci di Berlusconi, spacciare per provvedimenti anti-crisi quelli che nel migliore dei casi sono elementi di carità sociale e nel peggiore vere e proprie elargizioni di soldi pubblici ai poteri forti ed agli apparati che di questa crisi sono causa – il caso più eclatante è quello delle banche – dia il segno dell’irresponsabilità della parte politica su menzionata, nonché del totale distacco dalla realtà che il Pdl, se ancora ce ne fosse bisogno, ha manifestato in più di una occasione, avezzo com’è ai salotti televisivi in un delirio di esposizione mediatica degno di una repubblica delle banane. Il nostro Partito, ribatte il Segretario Cittadino Vincenzo Sisto, grazie alla caparbietà della propria azione, è riuscito a far passare, nell’aprile scorso, un importante ordine del giorno in Consiglio Comunale che impegnava la giunta all’attuazione di una serie di misure anti-crisi. Tale odg, ebbene ricordarlo, fu osteggiato dalla minoranza, che come al solito, intese difendere gli interessi di una parte piuttosto che dell’intera popolazione, in particolare per quanto concerne quella fascia maggiormente colpita dalla crisi. Torneremo nelle strade domenica prossima, ha assicurato Sisto, ed estenderemo la nostra azione anche a Castello del Matese, ripetendo la stessa domanda fino alla morte: come mai se Rifondazione Comunista ed il Gap di Piedimonte Matese riescono a dimostrare concretamente che è possibile abbassare il prezzo dei beni di prima necessità, il Governo non fa nulla che vada nella stessa direzione? Perché non chiediamo il parere ai pensionati che fanno la spesa con una social card vergognosamente vuota? Oppure ai lavoratori in cassa integrazione? Oppure potremmo farci un giro dalle parti dei precari della scuola pubblica, ridotta ormai a relitto. Potremmo continuare ma riteniamo che il modo migliore per rispondere a queste illazioni sia andare avanti per la nostra strada, rassicurando le persone che vivono a Piedimonte circa il fatto che le misure anticrisi, a cominciare dagli spacci popolari, verranno rese attuative in breve tempo, come è stato ribadito, se pure ce ne fosse bisogno, in occasione del dibattito che abbiamo avuto con il Sindaco e i segretari di Piedimonte Democratica durante la festa di Liberazione.


Pietro Rossi