23 settembre 2009

Ancora proteste dei genitori della classe accorpata al Liceo Scientifico di Piedimonte Matese.


PIEDIMONTE MATESE. Continuano le proteste dei genitori della classe accorpata IV AS del Liceo Scientifico Galileo Galilei di Piedimonte Matese , che stanno lottando per il diritto allo studio e la sicurezza dei propri figli nella scuola. I genitori dei ragazzi per difendere i propri figli da un illecito senza risposta, hanno inviato una diffida indirizzata al Dirigente scolastico del Liceo Scientifico “ Galilelo Galilei” di Piedimonte Matese, al Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale per i servizi amministrativi di Caserta e al Dirigente Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale della Campania. Tre diffide per tre responsabilità diverse ma per un'unica causa lo sdoppiamento della IV AS costituita da 32 alunni,a cui il Dirigente scolastico dell’istituto è stato costretto ad assegnare un aula sita al piano seminterrato dell’edificio scolastico (Aula n. 29 dell’edificio vecchio) che a seguito della richiesta per la valutazione del numero degli alunni in rapporto alle superfici utili delle aule scolastiche prodotta dal Dirigente Scolastico dell’istituto in data 02.09.2009, prot.3511, pervenuta dall’ASL di Caserta Dipartimento di Prevenzione, è emerso che l’aula a cui sono stati destinati i 32 alunni della costituenda unica classe IV sezione sperimentale PNI, è inidonea all’uopo. Va considerato che tale aula, tra tutte quelle disponibili nel complesso dell’istituto, è l’unica ad avere la maggiore superficie. In un paese altamente sismico, ricordano i genitori dei ragazzi, gli alunni della IV AS vengono tenuti in un seminterrato con grate alle finestre in locali non a norma. Questa situazione che perdura da giorni è inverosimile e vergognosa e i genitori uniti in comitato di lotta non demordono. Le proteste dei genitori non sono verso il Liceo che viene scelto come scuola di qualità e ne verso il nuovo Dirigente Scolastico il quale ha ereditato, suo malgrado, questa situazione, ma verso il sistema burocratico, che tiene conto più della logica dei numeri e del razionamento che della sicurezza e della qualità del servizio svolto dalla Scuole. In questa vicenda i genitori non sanno più a chi rivolgere le loro domande ed hanno l’impressione che Piedimonte Matese sia trattata come una zona di periferia. L’ultimo appello i genitori lo rivolgono ai politici locali i quali sono distratti da altre vicende e non si sono accorti di questo grave disagio. Intanto, in attesa di risposte concrete i genitori continuano la loro lotta per la difesa del diritto alla sicurezza e allo studio dei propri figli.

Pietro Rossi