19 agosto 2009

IL PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE FREESTYLEMATESE DIFENDE BOCCA DELLA SELVA.




Castello del Matese. A tre giorni dalla scomparsa del ventiseienne N.I., giovane ingegnere di nazionalità israeliana morto a quanto pare dopo aver assunto delle droghe, le polemiche non si smorzano. In un primo momento si era divulgata la notizie che la località in cui si era svolto il rave party era la nota località turistica di Bocca della Selva, presa d’assalto fin dalle prime ore del mattino nel giorno di ferragosto da un’esercito di vacanzieri in cerca di refrigerio tra i secolari boschi di faggio. A fare chiarezza sulla vicenda è stato Gianmaria Marino (nella foto) presidente di un’associazione sportiva il quale ha voluto precisare quanto segue: “In qualità di presidente dell'A.s.d.Freestylematese , operante presso l'impianto di Bocca della Selva, sento il dovere di smentire le notizie apparse sui vari media in queste ultimi giorni, riguardo il rave party "legal tecnica”. Il rave si è svolto presso la località "Pozzacchio" tra il comune di Castello del Matese (Ce) e Guardiaregia (Cb), sede della pista di sci di fondo e del mega rifugio inaugurato nel mese di giugno ma non ancora funzionante , e non a Bocca della Selva località ricadente nel comune di Piedimonte Matese. Per chi è pratico della zona potrà riconoscere la location nel video del tg1 postato sul nostro sito.” Il giovane, trovato accasciato al suolo, era stato trasportato da alcuni amici all’ospedale “Cardarelli” del capoluogo molisano, ma era arrivato nella struttura sanitaria già morto. Il rave party doveva continuare ancora per tre giorni. Erano attesi centinaia di giovani provenienti da tutta Europa e non solo che si erano dati appuntamento in Molise tramite Internet. Ma, dopo la morte del giovane israeliano, è stato smantellato tutto.

Pietro Rossi