14 maggio 2009

Carlo Puoti dice no allo spreco di risorse economiche fondamentali per lo sviluppo e la crescita del nostro territorio.


Caserta.‘Dobbiamo restituire slancio e vigore al progetto politico dell’Unione Europea. E possiamo farlo soltanto attraverso una campagna che sappia cogliere gli obiettivi fondamentali di questo Sud che non può rischiare ancora una volta di perdere risorse che potrebbero rivelarsi fondamentali per la sua crescita e il suo sviluppo’. E’ un fiume in piena Carlo Puoti (nella foto)candidato dell’Udc alle Elezioni Europee del 6 e 7 giugno prossimi, quando si parla del futuro della provincia di Caserta e dell’intero Meridione. Un guizzo di orgoglio per la sua città, unito alla passione per la politica, lo spingono a spendere tutte le energie in suo possesso per spiegare che un destino diverso per la nostra terra è possibile: ‘Per uscire dalla crisi occorrono iniziative concrete, progetti che mirino davvero al bene del Sud Italia. Non si deve continuare a sperperare denaro che invece potrebbe essere destinato allo sviluppo delle imprese e quindi del mercato del lavoro. È questo il bene comune a cui dobbiamo tendere anche in virtù del fatto che la Campania fa ancora parte dell’Obiettivo 1 e come tale ha il diritto di beneficiare dei fondi provenienti dall’Unione Europea. Ma perché ciò avvenga è necessario che chi si candida a rappresentare il nostro territorio a Strasburgo non si lasci cogliere impreparato o, peggio, sprovvisto di un progetto valido e meritevole di essere finanziato’. ‘Le Regioni del Meridione – continua Puoti - sono infatti le maggiori destinatarie dei finanziamenti erogati dall’Unione Europea, ma è proprio qui che si riscontrano i maggiori ritardi nell’utilizzo dei fondi, attribuibili all’inadeguatezza della macchina amministrativa rispetto alle complesse procedure Ue, alla difficoltà di dialogo tra le autonomie locali e alla ridotta consapevolezza dei cittadini circa l’esistenza di tali fondi’. Secondo Puoti: ‘Con l’impegno e la costanza bisogna impedire che tante risorse vengano sperperate per mancanza di progetti e per mancanza di un seria programmazione governativa locale’.

Pietro Rossi