21 febbraio 2009

VIA LIBERA DAL CDM AL DECRETO LEGGE 'ANTISTUPRI'.


ROMA - Il Consiglio dei ministri ha dato oggi via libera al decreto legge contenente misure urgenti in materia di sicurezza e contrasto alla violenza sessuale. Lo si apprende da fonti governative.Tra le misure del decreto legge in materia di sicurezza e contrasto alla violenza sessuale, approvato dal Consiglio dei ministri, è presente anche una norma che consente ai sindaci di avvalersi di associazioni di cittadini non armati, in coordinamento con i prefetti.RONDE CON EX APPARTENENTI FORZE ORDINE Gli ex appartenenti alle forze di polizia e alle forze armate avranno un ruolo "prevalente" nelle ronde di cittadini. Lo ha annunciato il ministro della Difesa Ignazio La Russa lasciando palazzo Chigi al termine della discussione in consiglio dei ministri che ha dato il via libera al decreto anti-stupri. La Russa ha poi sottolineato che la proposta di dare agli ex appartenenti ai corpi di polizia e ai militari un ruolo "rilevante" nelle ronde è stata portata al tavolo da An e, al termine della discussione, condivisa da tutto il Consiglio dei ministri.L'obiettivo è quello di passare "dalle ronde fai da te ai volontari per la sicurezza". Ha affermato il ministro dell'Interno Roberto Maroni (nella foto)."I volontari che parteciperanno alle ronde non saranno muniti di armi ma avranno solo cellulari e ricetrasmittenti per fare segnalazioni alle forze dell'ordine". Afferma Maroni. Quanto all'utilizzo delle ronde il titolare del Viminale ribadisce che "saranno i sindaci a decidere il come, il dove e il quando utilizzare questi volontari". "Io mi fido dei sindaci - aggiunge ancora - perché so che a loro sta a cuore la tutela del territorio".Il decreto legge stanzia "risorse per 100 milioni di euro al Viminale per allestire un sistema più efficace di presidio del territorio e procedere entro il 31 marzo all'assunzione di 2.500 unità di forze dell'ordine da mettere per questo piano straordinario di controllo del territorio", ha sottolineato Maroni.CARFAGNA, IN DL NORME CONTRO STALKING Il decreto anti-stupri approvato oggi é "motivo di soddisfazione, perché da una risposta immediata e non tardiva ai fenomeni della violenza sessuale. Non agiamo su l'onda dell'emotività, ma emaniamo norme già approvate da un ramo Parlamento". Lo ha detto il ministro delle Pari opportunità Mara Carfagna in conferenza stampa a Palazzo Chigi. "Sullo stalking - ha rilevato Carfagna - sono previste sanzioni per gli episodi di molestie e minacce reiterate prima che possano degenerare in condotte più gravi: le pene vanno da sei mesi a 4 anni, con aggravanti se il reato è commesso da un ex partner o marito o ai danni di soggetti particolarmente deboli". Previsto, ha aggiunto, "che la vittima si possa rivolgere al questore che può 'ammonire' il colpevole, nonché il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa".BERLUSCONI: DECRETO LEGGE ESSENZIALE PER CHI LEGIFERA I decreti legge sono uno strumento "essenziale" affinché "un governo possa intervenire tempestivamente, legiferando con norme che immediatamente siano applicabili e quindi possano consentire dei risultati nelle situazioni che si manifestano e che richiedono provvedimenti tempestivi". Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi nel corso della conferenza stampa a palazzo Chigi al termine del Consiglio dei ministri che ha dato il via libera al decreto anti-stupri.