19 gennaio 2009

V edizione Premio Totò. Fuga di notizie in merito allo slittamento della finale nazionale.


COMUNICATO UFFICIALE DELLA PRESIDENZA




Pompei. La finale nazionale della quinta edizione del Premio Totò, a causa di motivi strettamente personali della signora Liliana de Curtis, è stata rinviata a data da destinarsi.
Si era scelto, in precedenza, di non dare pubblicazione della notizia nel rispetto della famiglia de Curtis, ma erano stati prontamente e correttamente informati tutti coloro che in maniera diretta partecipano al Festival (sedi settoriali, responsabili, imprese di terzi come audio luci, produzione e post produzione televisiva, personale tecnico, allestitore, corpo di ballo, coreografi, valletti, indossatrici indossatori, commissioni, ospiti, giurie e soprattutto i finalisti nazionali). A tutti era stata fatta presente la causa, per cui si era costretti a spostarne la data.
Stesso rispetto è stato dato a tutti coloro che partecipano in maniera diretta o indiretta al premio, ritenendo indispensabile la presenza della signora Liliana de Curtis, in quanto menzionata nel regolamento generale del premio, inserita nei comunicati stampa e - cosa più importante - madrina e garante da cinque edizioni.
L'organizzazione, che non è nuova a queste cose ma vanta ben tredici anni di esperienza nel settore, aveva previsto un ipotetico verificarsi di tale situazione. Nella stesura del bando, risalente ormai a sei anni fa, si inserì infatti, all'articolo 16 (Modifiche), la seguente norma:
Per causa di forza maggiore non dipendenti dalla propria volontà, l'organizzazione del festival può modificare le date, gli orari e le sedi dell'Audizione preliminare, delle esibizioni, della semifinale e della finale, nonché del presente regolamento.
Si è a conoscenza, purtroppo, di voci diffuse da persone piene di pochezza, sia intellettiva che morale, che fanno parte della schiera del «nulla fondato sul niente», le quali asseriscono con estrema certezza che la finale della quinta edizione del Premio Totò non si farà più, che è stata annullata, anzi che l'organizzazione avrebbe seri problemi. A queste persone consigliamo di investire le proprie energie nei rispettivi ruoli ricoperti nella Società, tra i quali sicuramente non figura la professione di operatore dello spettacolo, in quanto hanno dimostrato - e lo si dice senza paura di smentite - di non avervi nulla a che fare.
L'organizzazione, come già espresso in un precedente comunicato, sta lavorando per riorganizzare la manifestazione, tenendo presente che le difficoltà che si incontrano sono ovvie, e di natura tecnica e fisiologica (non ci si dimentica per esempio che tutti i teatri hanno le stagioni teatrali già iniziate), e sarà pronta tra qualche settimana a rendere nota la nuova data della manifestazione.
Per i motivi di cui sopra, al fine di salvaguardare l'immagine propria e di tutte le persone coinvolte nell'organizzazione del Premio, ivi compresi i finalisti, la Presidenza ha conferito mandato ai propri legali di procedere nei confronti degli autori della campagna diffamatoria con querela per il reato di diffamazione, previsto e punito dall'articolo 595 del codice penale.

Il PresidentePio Pinto
riferimenti: http://wm4.email.it/webmail/wm_5/newmsg.php?us=cmVkYXppb25lLmNvcnJpZXJlbWF0ZXNlQGVtYWlsLml0&sid=%7b166745191749736191AB877-49736191AC035-1232298385%7d&to=presidenteami@libero.it3477033723