21 settembre 2008

SUMMIT ALLA PROVINCIA PER I PIT DIRETTRICE MONTI TREBULANI-MATESE.




Piedimonte Matese. Summit presso la sala giunta della Provincia di Caserta, sul finire della scorsa settimana, al tavolo di concertazione dei PIT (Progetti integrati territoriali) Direttrice Monti Trebulani-Matese. Diversi i Comuni della Provincia presenti. Per la Città di Piedimonte Matese, l’Assessore all’Urbanistica e all’Edilizia Pubblica e Privata con delega ai PIT, Dott. Attilio Costarella ( nella foto in basso),accompagnato dal Responsabile Unico del Procedimento, Geom. Nicola Vetere, e dal Direttore del PIT ex Convento di San Domenico, Arch. Domenico Buonpane. Presente anche il neo Assessore alle Risorse Umane dell’Ente di Corso Trieste, Renato Ricca (nella foto in alto), il Responsabile di Misura, Arch. Domenico Ranauro, e il Dott. Alfonso Cantelli che ha coordinato la riunione, nel corso della quale si è fatto il punto della situazione, Comune per Comune, in vista della scadenza imminente del 30 Settembre per la ultimazione dei lavori e la loro rendicontazione. Ricordiamo che nella Città di Piedimonte Matese tre sono i PIT ammessi a finanziamento: il Parco Archeologico di Monte Cila, l’ex Convento dei Celestini in Via A. Scorciarini Coppola e l’ex Convento di San Domenico in Piazza Ercole d’Agnese. Tutti questi lavori sono in fase avanzata di esecuzione ed entro la fine dell’anno saranno inaugurati e destinati alle più svariate attività socio-culturali, sotto la sapiente guida dell’Amministrazione Comunale. Nel corso della riunione, i rappresentanti della Città di Piedimonte Matese hanno avanzato la richiesta, prontamente evasa dal Responsabile di Misura, di completare (rispetto ai lavori preventivati) il restauro del ciclo degli affreschi del Chiostro di San Domenico (ricoperti in larga parte da uno strato di calce), per una somma complessiva di Euro trentamila; e di incoraggiare, mediante la destinazione di somme ulteriori derivanti dalla rimodulazione del quadro economico di progetto, il finanziamento degli scavi archeologici in corso sul Monte Cila (che nel passato ha restituito molti avanzi di antichità), prevedendo, altresì, l’illuminazione delle cinte megalitiche ad opera poligonale che si snodano per circa settemila metri e che ne rappresentano il carattere distintivo. Ovviamente, perché questi lavori siano ammessi a finanziamento, sarà necessario produrre, entro la fine del mese, una perizia di variante a cui i tecnici incaricati stanno già alacremente lavorando.

Pietro Rossi