29 maggio 2008

L’ON. PETRENGA A DIFESA DI LO UTTARO E CAVA MASTROIANNI…







S. Maria la Fossa. Hanno suscitato sorpresa e scalpore, fra la gente del Basso Volturno, i due "paletti" indicati dall'on. Giovanna Petrenga (foto in alto) del PdL in una dichiarazione riportata ieri, 27 maggio, da un Portale online e che si concludeva così: "…abbiamo convenuto di avviare un percorso istituzionale che, indipendentemente dagli schieramenti, raccolga le sollecitazioni di cittadini e associazioni e permetta di superare le ipotesi Lo Uttaro e Cava Mastroianni". Come mai la deputata berlusconiana ha limitato soltanto a due siti di stoccaggio-discarica l'annunciato impegno, non citando affatto la situazione di scempio in cui versa Ferrandelle in tenimento di Santa Maria la Fossa? Forse la parlamentare Petrenga non ha fatto ancora un personale sopralluogo nel "chilometro quadrato più inquinato d'Italia" ? O ritiene che studio attento, difesa ambientale e concertazione debbano essere praticati solo a favore del capoluogo di provincia e dintorni? Per fortuna v'è stato chi ha spezzato, nei giorni scorsi, una lancia a vantaggio di Ferrandelle: se n'è resa tenace ed equilibrata protagonista la testimonial Agnese Ginocchio, già più volte in trepidante esplorazione nel Basso Volturno e ben presente alla marcia pubblica fossatara del 10 maggio 2008, sfilando con lo storico striscione 'Fermate il Mostro' (ovvero l'ormai arcinoto slogan tratto dalla canzone di protesta ambientalista da lei scritta inizialmente contro la pericolosa discarica di Lo Uttaro, ma riproposto, con identica passione, in tante manifestazioni ambientaliste ripetutesi negli ultimi mesi in Campania) . "Nel nome della Pace -ha affermato l'ambasciatrice di Pace- mi rivolgo al nostro Governo italiano, a Quelli della nostra provincia di Caserta e della regione Campania. Abbiamo tutti un dovere: salvaguardare il futuro e la vita del nostro territorio! Intendo riferirmi, in particolare, a quel 'futuro' che ho visto accanto a me marciare sabato 10 maggio alla manifestazione di protesta per la chiusura dell'eco-mostro di Ferrandelle. Un 'futuro' rappresentato dai tanti giovani e fanciulli delle scuole che (fra i molti raduni contro la pessima gestione dei rifiuti cui ho partecipato) per la prima volta ho visto così numerosi scendere in piazza ad alzare forte la voce contro il disastro ambientale di Ferrandelle. Quando i referenti dei comitati ambientalisti mi hanno chiesto di lanciare un messaggio durante il corteo, ho provato, dentro di me, profonda commozione (indignazione...) ed enorme responsabilità nel vedermi di fronte così tanti giovani che mi guardavano. Ma come si può non pensare a questo nostro "futuro"? Egregi Signori, Capi di Governo, non chiudete gli occhi davanti alla vita, davanti a queste scene! Le vostre siano scelte di servizio e non di potere. E se "servizio" significa veramente tutela e salvaguardia della vita, dell'ambiente e del bene comune, ora a causa del disastro ecologico di Ferrandelle il futuro e la sicurezza di tante vite diventa davvero difficile da immaginare e da realizzare. Urge fare -ha incalzato ancora la testimonial di Pace- un decisivo cambio di rotta. Urge coscientizzarci. Alle azzardate ed insensate decisioni di chi ha permesso la devastazione totale del nostro territorio, bisogna una buona volta opporre una decisiva scelta, scelta radicale di obiezione di coscienza. Urge riportare salute, restituire la dignità e lo splendore a tutta la martoriata Terra di Lavoro, che. nonostante il disastro ambientale, continua a essere stupenda. Urge riportare ordine, sicurezza, stabilità, vita serena. Senza queste condizioni non ci sarà mai Pace né futuro. La Pace è la massima aspirazione dell'uomo e la si raggiunge solo quando egli vive in sintonia con il Creato, quando c'é appagamento, vera amicizia, solidarietà, autentica legalità". Lanciando il monito finale, ha esclamato: " Nel nome della Pace, fatevi un profondo esame di coscienza, salvate la nostra terra dal disastro totale. Nel nome della Pace salvate e salviamo il futuro: i nostri giovani! Pace! Pace a questa terra! Pace".

(le foto sono del fotoreporter Andrea Pioltini)



di Raffaele Raimondo