03 aprile 2008

PATTO FORMATIVO LOCALE “RURALIA” IL PRESIDENTE FUSCO HA FIRMATO L’ATTO DI CONCESSIONE.


Piedimonte Matese.Il presidente del Consiglio della Comunità Montana del Matese, Marco Fusco, in qualità di rappresentante legale soggetto capofila, ha firmato l’atto di concessone presso la regione Campania che rende operativo il Patto Formativo Locale “Ruralia”. L’Assessore al lavoro, Formazione e Istruzione della regione Campania, Corrado Gabriele (nella foto), lo presenterà giovedì 10 aprile alle ore 16 presso l’aula consiliare del Comune di Piedimonte Matese, per spiegare a tutti questo strumento innovativo che può rappresentare una svolta epocale per lo sviluppo socio-economico del territorio dell’alto casertano. I Patti formativi Locali sono strumenti concepiti per innalzare la qualità dell’offerta formativa e favorire la concentrazione di risorse e azioni su aree territoriali e su filiere produttive, prevenendo la frammentazione e accompagnando le politiche di integrazione e valorizzazione delle risorse locali. Il PFL “Ruralia” è stato una felice intuizione dell’Amministrazione della Comunità Montana del Matese che risulta capofila di un partenariato ampio che comprende: Comunità Montane Monte Maggiore, Monte Santa Croce, Titerno, Taburno, Comune di Roccaromana, Ente Parco Regionale del Matese, di Roccamonfina, del Taburno Camposauro, Consorzio Gal alto casertano, Consorzio per lo sviluppo delle aree interne, Società Montevalli- monti Picentini e Valli limitrofe per lo sviluppo del comprensorio del Terminio Cervialto e Alta irpinia S.r.l.. “Il partenariato ottenuto fra gli enti e le agenzie coinvolti- scrive in una nota il presidente Fusco- è il risultato di un processo di concertazione avviato a seguito della pubblicazione, da parte della Regione Campania, delle linee di indirizzo per la sperimentazione dei patti formativi locali, che ha visto tutti i soggetti costituenti il PFL Ruralia condividere il medesimo interesse, con l’intento di favorire una programmazione dal basso per i processi di valorizzazione del capitale umano”. “Ruralia” risulta tra i primi nove patti finanziati per un finanziamento complessivo di 2.540.730,00. Soddisfazione dai vertici dell’Ente Montano per il raggiungimento di un obiettivo prestigioso che apre nuovi scenari per nuove opportunità lavorative per tanti giovani dell’alto casertano. “L’obiettivo del patto- dichiara il presidente della giunta montana Fabrizio Pepe- è quello di coinvolgere le principali aggregazioni di imprese che operano sul territorio interessato, allo scopo di contribuire allo sviluppo di nuove opportunità occupazionali, alla riqualificazione del capitale umano già in esse operante, anche al fine di supportare i processi di innovazione tecnologica che investono costantemente le imprese, ma, soprattutto, evitare l’emigrazione delle nuove generazioni verso le aree costiere, il centro-nord d’Italia o l’estero attraverso azioni integrate di network territoriali, finalizzate all’occupazione. L’iniziativa intende, infatti, promuovere nuove possibilità occupazionali per giovani e adulti residenti nelle aree territoriali del Patto Ruralia, valorizzandone le vocazioni locali.” Si prevede che il Patto potrà avere, quale conseguenza diretta, l’assunzione di 150 giovani e l’aggiornamento, tramite formazione continua, di 200 unità lavorative già inserite nel tessuto delle aziende del territorio che hanno attivato al loro interno percorsi formativi. Il presidente Fusco, poi, sottolinea un altro aspetto di questo strumento di programmazione dal basso. ” A queste iniziative si affiancano azioni di “inclusione sociale”, già avviate dai promotori e che sono destinate alle fasce di popolazione in condizioni di svantaggio sociale. La popolazione di riferimento del Patto formativo Ruralia supera di gran lunga il minimo di 80 mila abitanti sancito dalla Regione Campania ed esso rappresenta, il Patto formativo più esteso fra quelli ammessi a finanziamento. Siamo particolarmente fieri di questo risultato- conclude Fusco- che rappresenta per l’Ente Montano che ci onoriamo di rappresentare, un momento storico. Pensiamo che questa sia la migliore risposta a chi si diverte a lanciare accuse di immobilismo verso una amministrazione che, dati alla mano, sta diventando un punto di riferimento per altri Enti di pari livello, per l’attivazione di strumenti innovativi nel campo della programmazione territoriale agganciata alla formazione e alla introduzione di nuove occasioni di lavoro, senza dimenticare il sociale”.


Pietro Rossi