10 marzo 2008

PADRE EMANUELE ED IL SUO LIBRO


Cancello Arnone. Abbiamo parlato qualche mese di padre Emanuele Zippo di Cancello ed Arnone. Padre Emanuele è nato a Cancello ed Arnone e da quando è consacrato sacerdote ha impegnato tutta la sua missione a predicare per il perdono, per la liberazione e per le guarigioni. Abbiamo assistito qualche volta ad incontri con le sue comunità, ed abbiamo sempre visto tantissime persone e soprattutto giovani che lo collaborano nel suo apostolato. Padre Emanuele (nella foto) ci annunciò che a breve avrebbe anche scritto un libro che sarebbe stato pubblicato in questi giorni. Così è stato e Padre Emanuele con la sempre sua gentilezza e pensiero affettuoso ci ha fatto pervenire il suo lavoro “SIGNORE…SE VUOI PUOI GUARIRMI”, raccolta di preghiere di perdono, liberazioni e guarigioni. Padre Emanuele ringrazia l’Associazione “BETSAIDA” onlus che ha voluto sostenere il suo fondatore ed Assistente Spirituale incoraggiandolo in questa opera di evangelizzazione. Infine ha voluto ancora ringraziare di cuore il suo più caro amico e collaboratore nel ministero, Don Gabriele AMORT presidente onorario degli esorcisti in Italia che ha curato la presentazione, ringrazia ancora quanti lo vogliono bene. Ed è proprio di Don Gabriele AMORT che vogliamo riportare qualche tratto della presentazione del libro.”Gesù ci dice che tutto quello che chiediamo al Padre ci verrà concesso, e S.Paolo afferma che la preghiera è utile a tutto. Quanto più allora c’è bisogno di pregare oggi, soprattutto in quei casi in cui la scienza umana non giova. Utilissimo a questo scopo è il presente libro di P.Emanuele Zippo, che suggerisce abbondanti preghiere, soprattutto rivolte a quei casi più gravi, che più sentono il bisogno dell’aiuto straordinario di Dio:il perdono,la guarigione,la liberazione.Oggi,in un mondo in cui sono tantissime e le risposte scarse o spesso nulle, è quanto mai opportuno suggerire ai fedeli come pregare.Quindi il libro lo proponiamo a tutti quei gruppi di preghiere che più sono sensibili a supplicare il Signore per questi mali che affliggono i nostri fratelli e molte volte si sentono sprovveduti su cosa dire e su come condurre le loro riunioni di preghiera”.

di Mattia Branco