13 ottobre 2024

PERCORSO DI FORMAZIONE PER CATECHISTI E EDUCATORI A.C.R. ORGANIZZATO DALL’UNITA’ PASTORALE DI PIEDIMONTE MATESE.

PIEDIMONTE MATESE – Ieri Pomeriggio presso l’Oratorio San Domenico Savio ha avuto inizio un percorso di formazione per Catechisti ed Operatori ACR, Organizzato dall’Unità Pastorale di Piedimonte Matese. Il percorso di formazione proposto mira innanzitutto alla crescita personale, 

spirituale ed educante e vuole donare strumenti che possano essere utili all’esercizio del proprio servizio di operatori parrocchiali. Le tematiche proposte dal percorso formativo mettono al centro la dimensione dell’essere più che del fare, la dinamica relazionale (con Dio e con gli altri) e, in seguito, 

forniscono quegli elementi del sapere e del saper fare che non possono mancare nell’azione educativa. All’incontro a cui hanno partecipato Don Armando Visone, Don Carlo Pio Bernieri, catechisti delle tre parrocchie, Operatori dell'ACR e degli Scout è stato animato dal seminarista Giuseppe Tozzo il quale rimarcando le caratteristiche dell’educatore a 

sottolineato che la formazione è un processo che aiuta il battezzato a prendere forma, a svelare cioè la sua identità più profonda, che è quella di figlio di Dio in relazione di comunione con gli altri fratelli. L’opera formativa agisce come una trasformazione della 

persona, che interiorizza il messaggio evangelico, di modo che questo possa essere luce e orientamento per la sua vita e missione. Formarsi allora è una necessità personale ed ecclesiale, in relazione a sé e alla comunità che “manda” coloro che accompagnano nella fede. La formazione, infatti, aiuta 

catechisti, educatori e operatori parrocchiali a maturare come persone, come credenti e come apostoli. La vera formazione alimenta, soprattutto, la spiritualità di ciascuno, in modo che il proprio agire scaturisca principalmente dalla testimonianza della vita stessa. Con la formazione questi soggetti devono diventare consapevoli di essere, in quanto battezzati, veri discepoli missionari, cioè soggetti attivi di evangelizzazione e, in base a questo, abilitati dalla Chiesa a comunicare Perché il Vangelo.

Pietro Rossi

 

07 ottobre 2024

ASSEMBLEA DIOCESANA DI AZIONE CATTOLICA A RAVISCANINA.

RAVISCANINA- L’Azione Cattolica Diocesana di Alife-Caiazzo ha dato il via con gioia ed entusiasmo al nuovo anno associativo con l’assemblea di inizio anno che si è svolta ieri pomeriggio presso l’Auditorium “Gaudium et Spes” di Raviscanina. E’ stata l’occasione, non solo per riflettere sull’icona biblica tratta 

dal Vangelo di Luca (cap. 5, 1-11) “Prendi il largo” che accompagnerà il cammino associativo di quest’anno, ma anche per conoscere quella che è la proposta associativa e le linee giuda che guideranno il cammino dei settori ed articolazioni. Durante l’assemblea, la Presidente diocesana, Cinzia Brandi e i Vice Presidenti hanno illustrato le proposte associativa annuali dei settori Adulti, Giovani e ACR. L’incontro, a cui hanno partecipato anche gli Assistenti Diocesani Don Pasquale Rubino e Don Fabrizio Del Gado, è stata l’occasione 

propizia per discutere i dettagli operativi e le iniziative che aspettano l’associazione nei prossimi mesi, offrendo un’opportunità per condividere idee e visioni con i membri di altre parrocchie e livelli associativi. Per garantire la partecipazione in modo efficace e trasversale sui vari settori e sull’articolazione delle attività, sono stati organizzati dei tavoli di discussione 

anche per fornire dettagli sul processo di tesseramento, un passo essenziale per essere parte attiva della comunità associativa. L’Assemblea Diocesana dell’Azione Cattolica di Alife-Caiazzo, tenutasi a Raviscanina, è stata senza dubbio una occasione per fare il pieno di entusiasmo e consapevolezza, per 

affrontare il nuovo anno, proiettati a vivere pienamente la fede e la scelta associativa, anche in prospettiva dell’Anno Giubilare che attende tutti i fedeli e che sarà per gli aderenti di AC ancora più gioioso, per la santificazione di Pier Giorgio Frassati, figura di riferimento soprattutto per i giovani.

Pietro Rossi