24 luglio 2011

ALLA PRESENZA DELL’ASSESSORE AMENDOLARA INAUGURATE LE GROTTE DI CAUTO A LETINO.


LETINO. Ieri pomeriggio a Letino, alla presenza del Sindaco Antonio Orsi, del soprintendente ai Beni Culturali e Paesaggistici di Caserta Gennaro Leva, del Presidente della Comunità Montana del Matese Fabrizio Pepe, del Presidente del Parco Regionale del Matese Pino Falco e dell’Assessore all’agricoltura On. Vito Amendolara (nella foto) è stato inaugurato il primo intervento funzionale delle Grotte di Cauto nei pressi del fiume Lete. Le grotte  sono situate a ridosso della Diga del Lago di Letino, su due piani paralleli distanti mediamente 90 metri l'uno dall'altro, esse sono di indescrivibile bellezza, con giochi di stalattiti e stalagmiti, nello stupendo scenario del  Parco Regionale del Matese. Anticamente Ete, nasce nella pianura delle Secene e il suo nome, nel senso figurato, è il leggendario fiume infernale le cui acque avevano l'effetto di produrre l'oblio della vita passata.  Esso sbocca a quota 1028 m e ad una temperatura di 8°C; riceve svariati affluenti, sia da sinistra che da destra, ed alla fine del suo tratto fluviale, accoglie le sorgenti della Cannella e degli Maculi, che pare abbiano proprietà terapeutiche.  Le grotte del Lete sono situate a ridosso della Diga del Lago di Letino, su due piani paralleli distanti mediamente 90 metri l'uno dall'altro, esse sono di indescrivibile bellezza, con giochi di stalattiti e stalagmiti. La galleria superiore si incunea nella montagna e presenta folta vegetazione e molte piccole cascate del fiume che precipita verso la Valle del Volturno. Quella inferiore è scavata nella roccia dalle acque del Lete. Le grotte non sono ancora attrezzate in modo adeguato, e per la loro visita è oggi necessario servirsi di scale e di corde e farsi accompagnare da una guida.  Gli splendidi fenomeni naturali di queste cavità carsiche, stalattiti, stalagmiti, marmitte, concrezioni varie, ripagano però ampiamente della fatica, l'escursionista avventuroso. La fauna della caverna annovera, oltre agli abitanti naturali di grotte e caverne, un crostaceo acquatico bianco e privo di occhi, ed è particolarmente frequente l'avvistamento di una farfalla dagli occhi fosforescenti .