28 gennaio 2011

PRIMO CORSO DI FORMAZIONE PER IL VOLONTARIATO IN ARCHEOLOGIA.


FRANCOLISE. Su iniziativa dello staff di reggenza del “Gruppo Archeologico Falerno-Caleno”(è ottimamente diretto dall’Archeologa Angela Carcaiso) e patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Francolise, prende il via, alle orde 18.00 di questa sera, presso l’Aula Consiliare dell’Ente patrocinante, il primo Corso di Formazione per il Volontariato in Archeologia. Una iniziativa, questa, che è stata molto ben accolta in tutti gli ambienti socio-culturali dell’importante centro del’Agro Caleno, in cui ogni pietra trasuda cultura e storia millenaria. Come si evince da un documento di promozione dell’evento fatto circolare dal sodalizio capitanato dalla Carcaiso, lo scopo precipuo dell’idea progettuale promossa dall’Associazione “carcaisiana” è quello di offrire mezzi e supporti tecnici “a tutti coloro che vorranno cimentarsi nell’appassionante campo del volontariato archeologico”. L’Associazione, infatti, mira “alla formazione delle future leve, per la tutela e la promozione del territorio della Campania Settentrionale, tanto ricco di testimonianze storico-artistiche ed archeologiche”. Tema del primo incontro, che, come tutti quelli successivi, si snoderà nel’arco di due ore, sarà “La riscoperta della villa romana di Francolise: Storia degli scavi archeologici e di dieci anni di volontariato”. Posto che le lezioni in scaletta saranno tenute da Archeologi ed esperi, soci del “Gruppo Archeologico Falerno-Caleno, il ciclo si concluderà il 3 aprile prossimo con la simulazione di una visita guidata alla Villa di San Rocco, che, insieme alla cosiddetta Villa Posto, costituiscono un punto di riferimento importante per quanti, studiosi o semplici divulgatori, vogliano approfondire la conoscenza delle abitudini e degli stili di vita di chi ha vissuto in quelle strutture abitative. “La villa romana di San Rocco(riportiamo fedelmente da uno scritto del druppo organizzante), datata alla fine del II Sec. a.C., è un complesso di notevole imponenza. Dotato di oltre quaranta stanze. Gli ambienti, gravitanti su un ampio peristilio colonnato, posto al centro della casa, erano dotati di tutti gli elementi architetton ici e decorativi tipici di una ricca casa urbana: una sala di ricevimento(tablinum), sale da pranzo(triclinia), di soggiorno(exedra) e da letto(cubicula). Tutte riccamente decorate con pitture e mosaici policromici. Il sistema per la produzione dell’olio di oliva si serviva di impianti permanenti in muratura e si svolgeva in due ambienti comunicanti pavimentati in mattoni opus spicatum), destinati al processo di frangitura e torchiatura, che avveniva mediante utilizzo di macchinari: una macina per separare i semi dalle ulive e un torchio per il successivo schiacciamento della polpa”. E’ da oltre un decennio che il “Gruppo Archeologico Falerno-Caleno”, d’intesa con il Comune di Francolise e con il competente ramo della soprintendenza ai Beni Archeologici, ha in affidamento e tutela la villa omana di San Rocco, mansione che viene portata avanti egregiamente e senza alcuna finalità di lucro. Tra gli scopi del Corso di Formazione di cui ci occupiamo(un ruolo importante nella realizzazione dello stesso si deve anche alla lungimiranza e all’ottimo lavoro svolto dal Sindaco di Francolise, Nicola Lanna), quello della realizzazione, all’interno della Villa romana di San Rocco di un percorso di accesso al sito per soggetti portatori di disabilità, il cui progetto è finanziato integralmente con i fondi perequativi della “Progettazione Sociale 2008”. Il tutto si completa con il Laboratorio “Gustum”, con il quale si illustrerà ai corsisti anche quali erano le abitudini culinarie e gastronomiche degli antichi abitatori della villa stessa. Il corso condotto da Angela Carcaiso e dai suoi collaboratori proseguirà il 10 febbraio prossimo con una lezione su “L’Ager Falernus e Calenus in età antica: Il popolo degli Aurunci e la conquista romana”.


di Daniele Palazzo