04 febbraio 2009

La Fisiopatologia e la Cardiologia dello Sport.


Piedimonte Matese. La Fisiopatologia e la Cardiologia dello Sport è una branca della Medicina con forte vocazione preventiva e riabilitativa. Per vocazione preventiva intendiamo l’insieme dei problemi connessi con la valutazione dell’importanza dell’allenamento fisico nella prevenzione dei disadattamenti metabolici (obesità-sovrappeso, diabete di tipo II, iperdislipidemia) e delle malattie cardiovascolari (cardiopatia ischemica, ipertensione arteriosa) che presentano un’esplosion e epidemica nella società ad elevato sviluppo industriale o del “benessere” e nella cui genesi gioca un ruolo predominante lo stile di vita che è imposto all’uomo che vive in tale società. Il suddetto stile di vita è caratterizzato da: 1) errori alimentari (iperalimentazione totale o settoriale in senso iperlipidico); 2) continua tensione emozionale con ipertono adrenergico ed esaltata competitività con tipico pattern comportamentale; 3) ipocinesia o carenza di movimento ed esercizio fisico. Nello stile di vita “sedentario” della società industrializzata si sommano i più noti ed importanti fattori di rischio coronarico che sono concatenati tra loro in una sequenza più o meno obbligata, per cui si produce un effetto di sommazione tra ipocinesia, iperalimentazione, stress psichi. La sport-terapia, da noi intesa come pratica regolare e dosata di un programma di allenamento di endurance o aerobico , risulta sempre più importante quale antidoto della malattia ipocinetica e viene proposta nei programmi di prevenzione cardiovascolare sulla base di una serie di ricerche cliniche, epidemiologiche e sperimentali.
Gli effetti benefici dell'allenamento sono dovuti a numerosi fattori tra cui i più importanti sono:
aumento del numero di capillari a livello muscolare e cardiaco (capillarizzazione) dove lo sviluppo del microcircolo coronarico allontana il rischio di angina e infarto.
Maggiore apporto di sangue e ossigeno a tutti i tessuti e in particolare al muscolo cardiaco.
Riduzione sia dello stress transitorio che di quello a lungo termine grazie al rilascio di sostanze euforizzanti che intervengono nella regolazione dell'umore (endorfine).
Riduzione delle resistenze periferiche sia grazie alla riduzione dell'attività di alcuni ormoni e dei loro recettori (catecolamine) sia grazie all'aumento del letto capillare.
Effetto positivo che l'attività fisica svolge sugli altri fattori di rischio relativi ad altre patologie che spesso si associano o causano l'ipertensione come per esempio il diabete, le dislipidemie e l'obesità.
L'esercizio fisico utile per la prevenzione cardiovascolare deve essere di tipo aerobico: deve cioè essere un'attività fisica di endurance svolta a media intensità (40-70% del VO2max). Tipici esempi di lavoro cardiovascolare sono la marcia, il jogging, la corsa, il nuoto di resistenza e il ciclismo. Per essere veramente efficace, l'esercizio fisico va ripetuto per almeno tre volte alla settimana. Il massimo effetto benefico lo si ottiene con 5 sedute settimanali con sostanziali benefici su lla riduzione del peso corporeo e dell'efficacia del sistema cardiovascolare. L'attività, per essere efficiente, deve protrarsi per almeno 20-30 minuti, possibilmente senza interruzioni. Anche in questo caso i risultati migliori si ottengono con un impegno superiore (40-50 minuti). Al di sotto dei venti minuti gli effetti positivi calano considerevolmente. Accanto alla tradizionale e fondamentale attività di endurance, anche il lavoro muscolare isotonico (forza/resistenza) che può essere svolto in palestra apporta un miglioramento della forza e del tono muscolare. Gli studi epidemiologici hanno da tempo confermato la relazione inversa tra pratica sportiva e rischio cardiovascolare in soggetti sani. Anche un'attività a modesto impegno cardiovascolare, purché praticata assiduamente, è in grado di sviluppare un significativo effetto preventivo cardiovascolare.
Presso l’Unità di Fisiopatologia e Cardiologia dello Sport della Clinica “Athena” Villa dei Pini si eseguono screening cardio-respiratori preventivi essenziali per iniziare un esercizio fisico in tutta tranquillità.

- Screening Cardiologico: Morfologia e Cinetica delle camere e degli spessori cardiaci mediante eco M-mode, calcolo frazione di eiezione (E.F); Funzionalità cardiaca mediante ECG (a riposo e dopo test dello scalino;) Studio degli Adattamenti Cardiovascolari nell’Atleta
- Screening Respiratorio: Spirometria con metodica FVC, VC, MVV; Saturimetria O2 basale e sotto sforzo
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Tutti i Martedì dalle 15.00 alle 19.00


Dott. Luigi Ferritto

Clinica “Athena” Villa dei Pini
Dipartimento di Medicina Generale
Responsabile: Prof. Pasquale Simonelli
Unità di Fisiopatologia e Cardiologia dello Sport