09 agosto 2008

PIEDIMONTE DI NUOVO SPORCA IL SINDACO INTERVIENE CON UNA ORDINANZA PER FAR RACCOGLIERE IL VETRO.




Piedimonte Matese. Ci risiamo, la città di Piedimonte Matese, ieri, si è svegliata sporca e piena di sacchetti, uno spettacolo veramente indecoroso se consideriamo che da circa quattro mesi è iniziato tra mille sacrifici e l’impegno della popolazione il servizio di raccolta differenziata, ma chi dovrebbe effettuare il ritiro dei sacchetti non lo fa regolarmente e il sindaco di Piedimonte Matese Avv. Vincenzo Cappello (nella foto) è dovuto intervenire di nuovo con una propria ordinanza in merito. L’Amministrazione Comunale considerando che a seguito della cronica emergenza dei rifiuti, acuitasi dall’impossibilità di conferimento dei rifiuti solidi, ha iniziato lo scorso mese di Aprile il servizio di raccolta differenziata porta a porta affidando il servizio all’ Consorzio Intercomunale CE/1 , il quale pur se sollecitato, non ha effettuato la raccolta di tutto il vetro presente sul territorio. Il sindaco è stato costretto a sollecitare con ripetute note il Consorzio a potenziare il servizio per la raccolta del vetro senza alcun risultato concreto. Visto che quanto è accaduto sta determinando la condizioni dell’insorgere di situazioni di precarietà igienico sanitaria, anche in considerazione delle alte temperature del periodo, che inoltre tale situazione di emergenza creatasi è attribuibile esclusivamente al Consorzio Intercomunale Caserta 1, il Sindaco di Piedimonte Matese Avv. Vincenzo Cappello ha emanato l’Ordinanza Sindacale n.124 del 08.08.08, con la quale ordina alla Ditta Paciello Alba con sede in Casagiove, di provvedere alla rimozione del vetro per oggi 9 agosto e al successivo conferimento presso un impianto di recupero autorizzato, con la stessa ordinanza è stato dato mandato all’Ufficio Igiene Sanità e Ambiente per il recupero delle spese sostenute dal Comune, in sede di liquidazione del canone mensile dovuto all’ex Consorzio Intercomunale CE/1.“La mia ordinanza, ha precisato il Sindaco Cappello,è stata necessaria ritenendo di risolvere in via provvisoria, le deficienze organizzative dell’ex Consorzio Intercomunale CE/1 poiché allo stato non riesce a risolvere compiutamente il servizio di raccolta del vetro, nonché al fine di non vanificare gli interessi dell’Amministrazione Comunale e gli sforzi della cittadinanza per raggiungere l’obiettivo di una corretta raccolta differenziata, unica strada, allo stato, per risolvere il problema dei rifiuti. Vista l’urgenza e la disponibilità della Ditta Paciello Alba, già affidataria del servizio di spazzatura, è stato ordinato alla stessa, al fine di provvedere correttamente secondo i dettami legislativi, la rimozione del vetro giacente sul territorio comunale”.
Copia dell’ordinanza è stata trasmessa per conoscenza al Comando di Polizia Municipale all’Ex Consorzio di Bacino Unico Province di Napoli e Caserta articolazione Territoriale CE/1, all’ARPAC Provinciale di Caserta, all’ASL CE/1, Al Settore Ambiente della Regione Campania e al comando Carabinieri di Piedimonte Matese.




Pietro Rossi

Approvati dalla Regione Campania tre progetti “Scuole Aperte” per gli istituti matesini.




Piedimonte Matese. La Regione Campania ha ripreso ed ampliata l’esperienza di “Scuole Aperte” dello scorso anno, intesa anche come scuola aperta dentro se stessa, capace perciò di ripensare il proprio progetto educativo in una pedagogia delle relazioni e attenta all’ambiente sociale, praticando una modalità di recupero delle motivazioni e di rinnovato sviluppo di interesse per la scuola. Con il Decreto Dirigenziale 192 del 01 agosto la Regione Campania ha pubblicato la graduatoria dei Progetti finanziati per l’ Anno scolastico 2008/2009. trai progetti finanziati risultano anche tre istituti dell’altocasertano l’ ISISS di PIEDIMONTE MATESE con euro 50.000,00,l’ ITC “DE FRANCHIS” di PIEDIMONTE MATESE con euro 50.000,00 e l’IPIA “MANFREDI BOSCO” di ALIFE con euro 50.000,00 . La capacità attrattiva che ha caratterizzato l’attività di Scuole Aperte deve potersi applicare ad un tempo scuola integrativo in cui gli allievi siano interessati a specifiche attività didattiche, da svilupparsi attraverso metodologie innovative e un più efficace rapporto docente/discenti, che possano rendere più agevoli i processi di apprendimento. Nell’ambito del Programma Operativo FSE 2007-2013, ha precisato l’azione regionale si concentrerà, pertanto, su progetti finalizzati al sostegno e al recupero della dispersione scolastica e dell’abbandono, all’accrescimento delle competenze e al recupero di abilità e, in sinergia con le risorse del PON Scuola, si promuoveranno interventi diffusi, mirati alla qualificazione dei docenti e alla realizzazione di progetti specifici per migliorare le capacità di apprendimento e l’innalzamento delle conoscenze e abilità logico matematiche (numeracy e literacy). La programmazione,ha specificato l’Assessore Regionale al Lavoro e alla Formazione Corrado Gabriele (nella foto), a partire dall’anno scolastico 2008/2009, sarà volta ad implementare e potenziare nell’ ambito del Progetto “Scuole Aperte”, azioni “curvate” su moduli specifici per l’incremento delle abilità logico matematiche e della lettura. Le attività, intese come tempo scuola aggiuntivo, dovranno favorire:
• il miglioramento del servizio scolastico e dell’istruzione in generale mediante un diffuso potenziamento dell’offerta;
• l’innalzamento qualitativo dell’offerta educativa per il conseguimento di più elevate e più diffuse
competenze e capacità di apprendimento;
• un efficace rapporto docente/discenti ed il connesso incremento del tempo scuola individuale.
Le scuole interessate al Progetto “Scuole Aperte” avranno, pertanto, la possibilità di articolare proposte per la promozione di specifiche attività didattiche aggiuntive che, attraverso metodologie innovative, rendano più attrattivo l’apprendimento delle competenze letterarie, della matematica, delle scienze e della tecnologia, anche mediante l’articolazione di una progettuale di tipo biennale.

Pietro Rossi

ALTRA STORIA CASERTANA CON SANGIOVANNI SU VERO.


Caiazzo- La provincia di Caserta in meno di un mese è sbarcata tre volte sulle prime pagine di Vero, diffusissimo settimanale nazionale diretto nella redazione milanese di Via Tunisia- dal vulcanico Riccardo Signoretti. Dopo la soap dei parcheggi rosa e il caso degli scomparsi di Montemaggiore, questa settimana il giornalista caiatino Giuseppe Sangiovanni (nella foto) firma la storia di Ettore Pommella, trapiantato vincente alle Olimpiadi. Una epidemia di storie di cronaca casertana- raccontate dal freelance - collaboratore di giornali-radio e tv nazionali(Rai e Mediaset). Storie di burocrazia, vivibilità, disagio e spreco di denaro pubblico, storie belle, a lieto fine- predilette da Sangiovanni – che racconta prima sui giornali locali, poi su testate nazionali, anticamera per trasmissioni televisive- che catturano milioni di telespettatori. News spazzatura, tv trash per i moralisti di professione. Storie collocate nelle redazioni di Libero, Il Mattino, Il Giornale, Gente, Famiglia Cristiana, Vero, CronacaV.- il Venerdì di Repubblica. Altrettanto lungo l’elenco delle trasmissioni televisive- che hanno trattato le storie scovate da Sangiovanni: Maurizio Costanzo Show, Striscia la Notizia(Canale 5), Secondo Voi(Italia Uno e Retequattro), Domenica In, I Soliti Ignoti, La Vita in Diretta, Festa Italiana (Raiuno), I Fatti Vostri, Piazza Grande(Raidue), Cominciamo Bene, Mi Manda Raitre(Raitre). Un giornalismo di servizio, d’assalto, a volte troppo sanguigno- determinato dall’elemento indigeno, tipico degli abitanti del Medio Alto Casertano: un giornalismo che mira a sensibilizzare le istituzioni, a dare voce ai più deboli- un giornalismo ricco di denunce, inchieste su sperperi di danaro pubblico, un giornalismo libero, senza padroni, senza tessere.
“Faccio con grande passione il freelance- sottolinea Sangiovanni- non a caso posso fare liberamente questo bellissimo “mestiere”, sognato fin da bambino. Non lavoro in redazione, la mia è una scrivania volante- che porto con me come un fucile da caccia. Vado, guardo e racconto cose che mi colpiscono(che a volte il cittadino non vede), in nome e per conto del lettore-telespettatore- amplificandole con gli strumenti a mia disposizione.
Prediligo dare voce ai più deboli, a chi voce non ha- storie spessissimo risolte dopo il passaggio televisivo. Potenza del tubo catodico! Risolvere i problemi della gente, con giornali, radio e televisione, rappresenta però una sconfitta per la società, per i cittadini, per lo stesso pianeta comunicazione.
Mi ritengo fortunato- la mia aspirazione era collaborare con i media nazionali, i giornali, il tubo catodico da piccolo mi hanno affascinato: oggi entrare in Via Teulada(una delle sedi Rai), non dalla porta di servizio, è motivo di grande soddisfazione. Ma la cosa più esaltante per me è entrarci senza avere mai detto “Mi manda Picone”. Senza nessuna lettera o telefonata di preavviso. La ricetta? Proporre ossessivamente i miei casi e pezzi direttamente alle redazioni. Li ho praticamente sommersi con le mie “fisse”- che oggi riesco a collocare con facilità prima su testate nazionali, poi in televisione. “ Diceva bene Rosenthal, il vecchio direttore del New York Times: “ Noi non siamo preti o suore, ma abbiamo dei valori etici e questi sono dettati soprattutto dal rispetto di se stessi e dalla professione- dice Sangiovanni. Il nostro ruolo è di far si che gli altri non abusino del potere. Si sa, quando un giornalista dice le cose come stanno, quando attacca, è sempre un brutto guaio- se poi si “spara” su istituzioni inadempienti, tutto diventa un gioco. Il cronista se dice la verità, può infastidire, non farsi gradire dalla cricca locale, può godere di cattiva fama, solo perché racconta quello che succede, belle e brutte notizie. Nel mondo della comunicazione- continua il freelance di Caiazzo-non esistono argomenti proibiti, ma linguaggi proibiti, basta usare solo le parole giuste. Storie a lieto fine, curiose e singolari. Ma non solo. Inchieste, reportage, infarcite di nomi, cognomi, numeri e circostanze, approdati su testate nazionali: ma la giaculatoria delle belle cose fatte potrebbe continuare ancora.
Insomma un giornalismo utile , che mira con un’adeguata sensibilizzazione a risolvere quando è possibile casi umani, talvolta disperati.

Fonte: Comunicato Stampa