ALIFE. Il gruppo consiliare di Opposizione, Insieme per Alife,
formato da Daniele CIRIOLI, Gianfranco DI CAPRIO, Daniela PECE, Gaetano
MAIETTI, prende le distanze dalle parole di accuse che il Sindaco della
Città di Alife, Giuseppe Avecone, ha rivolto alla società Enel.
Secondo i consiglieri di opposizione, nell’articolo pubblicato domenica
7 aprile con il titolo “Debito con Enel, le ragioni di Avecone” il
sindaco Avecone afferma testualmente: «Va detto inequivocabilmente che
la società fornitrice, nel sospendere l’erogazione di energia, ha commesso degli abusi (….)», «(…) che l’Enel ha dovuto ammettere i grossolani errori compiuti (…)», «(…) la condotta che ha posto in essere l’Enel è stata fatta a sfregio (…)», «(…) tale azione, che definirei di strozzinaggio, è stata operata perché (…)», accusando l’Enel di aver commesso «abusi» e «grossolani errori», nonché di aver agito con «sfregio» e «strozzinaggio» (!!!) nel distaccare l’energia elettrica al Comune di Alife. Il gruppo consiliare di Opposizione, Insieme per Alife,
ha diramato un comunicato in cui prende le distanze dalle dichiarazioni
del sindaco Giuseppe Avecone, ritenendo questo linguaggio non adeguato
al ruolo di Chi rappresenta una Città, né tantomeno giustificabile nei
riguardi di terzi soggetti (Enel) che hanno rapporti commerciali con il
Comune di Alife. A questo punto, ribatte l’opposizione, due sono le
alternative: se davvero il sindaco Avecone è convinto che l’Enel si è
comportata illegittimamente, invece di una logorroica accusa sulla carta
stampata, si muova a querelare e a denunciare l’Enel su carta bollata;
altrimenti provveda subito a smentire le sue grevi parole per mantenere
indenne i Cittadini da un’eventuale richiesta di risarcimento danni
d’immagine che l’Enel potrebbe fare nei confronti del rappresentante del
Comune di Alife. Sarebbe davvero l’assurdo: oltre al danno (l’enorme
debito per l’energia elettrica) anche la beffa (di nuove spese di
contenzioso).
Pietro Rossi