MONDRAGONE. Il fallimento dell’Amministrazione guidata dal Sindaco Achille Cennami non è dovuto al presunto tradimento di quattro consiglieri comunali appartenenti alla maggioranza, ma all’inconsistenza di un progetto politico nato in semplice contrapposizione ad un modello amministrativo già attuato in Città, con evidenti risultati, dal centro destra. Fin dal suo insediamento l’Amministrazione Comunale guidata dal centro sinistra si è nutrita di tante parole e di pochissimi risultati concreti. I disastrosi esiti raggiunti nelle principali questioni amministrative, primo fra tutti il blocco dei lavori pubblici, la distruzione del servizio idrico integrato, l’abbandono del Piano Spiaggia, dell’Area P.I.P., la vendita della Farmacia Comunale (giudicata dal T.A.R. “gravissima illegittimità”) e la superficialità nella gestione del personale dell’Ente, sono il segno dell’incapacità politica ed amministrativa di pensare e progettare un futuro per la Città di Mondragone. Ad una stagione amministrativa caratterizzata da una visione precisa dello sviluppo della Città, culminata nell’approvazione del Piano Regolatore Generale (il primo della storia cittadina) e la successiva pianificazione di numerosi piani attuativi, è seguita la stasi più assoluta. Mancanza di progetti, incapacità amministrativa e scelte contraddittorie hanno riempito la Città di sfiducia e scoramento. Riteniamo patetici i tentativi di una parte della maggioranza che, in attesa di ricomporsi e riposizionarsi, intende smarcarsi rispetto agli errori della Giunta Cennami. Allo stesso modo, giudichiamo penoso l’addebito del fallimento dell’azione amministrativa del Sindaco Cennami al comportamento di quattro consiglieri comunali.
In politica servono parole chiare, per Mondragone servono fatti concreti: il progetto politico del centro sinistra che vede nel Primo Cittadino Achille Cennami la sua massima espressione è fallito. E’ fallito per mancanza di idee e di progetti, ma soprattutto per mancanza di una visione politica chiara e condivisa. Ci ha veramente sorpreso aver ascoltato il Sindaco che aggredisce la propria maggioranza in occasione dell’approvazione del Bilancio di Previsione 2010. Nella seduta consiliare in cui si dovrebbe dire alla Città cosa si intende fare nel corso dell’anno e come si sceglie di impiegare i soldi dei cittadini mondragonesi, abbiamo assistito ad un indecoroso spettacolo. Noi rappresentiamo la minoranza consiliare perché non abbiamo mai dato la nostra fiducia al Sindaco Achille Cennami ed al suo progetto politico – amministrativo. Abbiamo rispettato l’esito delle elezioni del 2008 ed abbiamo sempre onorato, con impegno e dedizione, il nostro ruolo di opposizione. Oggi, però, siamo convinti che la Città di Mondragone non può continuare a subire una vera e propria paralisi mentre chi la amministra ha scelto di dedicarsi a scrivere lettere, comunicati stampa e volantini. Quando, poi, con stupore leggiamo di presunte “esigenze ed interessi personali” non possiamo che invitare gli estensori delle note e dei volantini a compiere ogni atto previsto per legge. Pur nella profonda diversità delle opinioni politiche, confidando nella correttezza personale dei componenti dell’attuale maggioranza di centro sinistra, ci auguriamo che la dirittura morale non venga compromessa dai giochi politici che si agitano intorno a loro. Il Sindaco Achille Cennami ed i componenti dell’attuale maggioranza, con profondo senso di responsabilità, prendano atto della fallimentare esperienza amministrativa e, contestualmente, compiano gli atti ufficiali che la Città, prima che noi stessi, attende.
Fonte:Comunicato Stampa Coordinamento Cittadino e Gruppo Consiliare PDL Mondragone