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08 ottobre 2009
Piana di Monte Verna, fucina di reperti storici.
Successo della Pace in Bici alla Giornata internazionale della Pace dedicata a Salvo D' Acquisto e della Mostra sulla Pace dell'istituto comprensivo.
A Bruxelles l’opposizione italiana porta in aula la questione della libertà di stampa.
VENAFRO. Mercoledì, durante la cosiddetta mini sessione plenaria, il Parlamento europeo a Bruxelles si è occupato della questione “libertà di stampa” in Italia. Al dibattito ha partecipato l’eurodeputato del PdL Aldo Patriciello che, a margine dell’intervento del capodelegazione PdL Mario Mauro, ha così commentato: “Ancora un volta ci troviamo a discutere in sede europea, non a Montecitorio o a Palazzo Madama, di questioni di esclusivo interesse e pertinenza nazionale. Ancora una volta siamo costretti a lottare contro il tentativo pretestuoso, ridicolo e strumentale di denigrare l’Italia, il suo Governo e il suo Presidente del Consiglio. Un tentativo portato avanti da un’opposizione italiana che è tale non ad opera di una strana cospirazione ma per scelta del popolo sovrano. Siamo di fronte ad una faziosa campagna pubblicitaria il cui obiettivo è presentare l’Italia ai colleghi francesi, olandesi e inglesi come un paese dove la libertà di stampa non è garantita. Questa azione fuorviante va respinta con forza da parte dei colleghi deputati europei”. A Bruxelles si è parlato dell’iniziativa del presidente Silvio Berlusconi di presentare due querele nei confronti di altrettanti giornali. Ma sono state ricordate anche analoghe azioni in passato portate avanti da Lamberto Dini, Massimo D’Alema e Romano Prodi. Nonché le denunce del premier socialista della Repubblica Ceca Milos Zeman nel 2001, del primo ministro liberale della Finlandia Matti Vanhanen nel 2007 ed, ancora, più di recente, la citazione in giudizio da parte del premier sloveno Janez Juansa di un giornalista per diffamazione. “In tutti questi casi – ha sottolineato l’eurodeputato – mai il Parlamento Europeo è stato chiamato a occuparsi della cosa. E’ quanto mai assurdo che, ogni qual volta certa opposizione in Italia non ha più carte da giocare sul piano dialettico interno, ricorra all’assemblea di Bruxelles dimostrando, così, poco rispetto e considerazione delle prerogative di tale organo, deputato a occuparsi di temi urgenti che riguardano il funzionamento e rafforzamento dell’integrazione tra i paesi membri e non certamente di questioni politiche interne ai singoli Stati. Fino a prova contraria – ha concluso l’On. Patriciello - l’Italia è una Repubblica democratica con solide basi di libertà che sta contribuendo alla crescita dell’Europa fin dall’inizio e che assolve pienamente ai propri impegni internazionali. Gli italiani sono un popolo libero: 17 milioni di loro hanno scelto di avere una coalizione e un governo guidato da Silvio Berlusconi. Questa è la realtà”.
Ufficio stampa On. Aldo Patriciello
PIANO DI RIORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA SANITARIO CASERTANO.
In queste occasioni è stata sottoposta all’attenzione degli amministratori una proposta di modello organizzativo dei presidi ospedalieri, approvata ventiquattro ore prima dai direttori sanitari, che si concentra tanto sulle condizioni generali del sistema sanitario, quanto su quelle particolari relative alle singole strutture. Un documento non definitivo che da un lato informa sulle criticità, di grande o lieve entità, riscontrate nell’Asl Caserta, come unità operative non sempre conformi agli standard previsti dalla legge, oppure problematiche relative alla gestione del personale operante nelle strutture (ad esempio un numero elevato di personale non si occupa della normale routine dell’assistenza); dall’altro mette su carta possibili soluzioni alle lacune che oggi si presentano.
La situazione che emerge riguardo al presidio ospedaliero di Piedimonte è molto rosea. La proposta organizzativa dell’Asl Caserta difatti sottolinea che, in virtù della sua posizione geografica, l’ospedale “A.g.p.” ha necessità di mantenere inalterate le risorse di cui al momento dispone, e anzi si arricchiranno le fila del personale a seguito degli esuberi in altre strutture. “Siamo contenti – afferma il direttore sanitario Accinni – perché per noi la situazione resta immutata rispetto alla legge regionale 16/2008, le unità operative non varieranno e ci hanno promesso nuovi arrivi nel personale”. Anche il sindaco Cappello ha manifestato soddisfazione: mi compiaccio per la competenza e la professionalità del commissario Gambacorta, che ha ascoltato le richieste dell’Alto Casertano, dando a noi amministratori l’opportunità di concordare e condividere un provvedimento di razionalizzazione della sanità casertana, provvedimento provvisorio ma che a gennaio diventerà più restrittivo. E’ stato fondamentale per questo risultato l’apporto di tutti i sindaci, al di là di ogni colore politico, e mi complimento col direttore Accinni e tutti i suoi primari per le capacità e l’impegno dimostrati nel lavorare insieme verso un obiettivo comune”. Resta da attendere ora l’atto definitivo del commissario Gambacorta per l’applicazione delle soluzioni di razionalizzazione, dopo il quale sono già previsti ulteriori interventi che interesseranno altri servizi di carattere sanitario, compreso quello fornito dal 118.
Michele Menditto