CASERTA - Il Presidente della Commissione Ambiente e Protezione Civile, Giovanni
Zannini, ha chiesto formalmente l’intervento del Governatore De Luca e di
Alaia, Presidente della Commissione Sanita, a tutela degli Oss e degli
infermieri somministrati, in servizio presso l’azienda Ospedaliera Sant’Anna e
San Sebastiano di Caserta. L’intervento della regione - spiega Zannini - è
doveroso alla luce delle recenti pronunce del tar Napoli che ha definitivamente
chiarito come anche questa categoria di somministrati (Oss e infermieri nello specifico)
debba ritenersi pacificamente inclusa all’interno del bacino dei somministrati
da stabilizzare.
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10 febbraio 2021
Zannini chiede l’intervento di De Luca e Alaia per i precari dell’Ospedale S.Anna e S.Sebastiano di Caserta
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Peter
Vino che racconta il territorio, la storia e la bellezza di “Porto di Mola”
Galluccio - Vino che racconta il territorio, la storia e la bellezza di
un’azienda familiare, gli Esposito e i Capuano che, dal 1988 con dedizione e
amore, iniziarono a lavorare queste terre un tempo appartenute al Duca
fiorentino ‘Velluti Zati’, che vi aveva fatto impiantare sangiovese, ciliegiolo
e merlot. Oggi, troviamo varietà autoctone campane quali: l’Aglianico amaro
(localmente diffuso) la Falanghina (biotipo beneventano), Piedirosso, Fiano e
Coda di Volpe. Siamo a Galluccio, alle pendici del vulcano spento
di Roccamonfina, ai confini tra Lazio e Campania, è la terra dove i Romani
costruirono un importante porto sul fiume Garigliano di cui restano le vestigia,
si trattava di un porto adoperato per trasportare vino ed olio nell’antica
Roma, rinvenuto in uno scavo archeologico del 1992. Un
quartiere artigianale di anfore vinarie, appunto, destinate all’esportazione e
alla commercializzazione del vino in tutto il Mediterraneo. ‘Porto di
Mola’, prende il nome proprio da questo antico ed importante centro,
dove oggi come allora, rivive la tradizione dell’olio e del vino.
Attualmente, la Tenuta è rappresentata da Antimo Esposito, figlio di
Peppì (uno dei due fondatori), che ha dedicato tutta la sua vita a questa
terra. E, accanto ad Antimo, troviamo sua figlia Anna Chiara in
amministrazione e Arturo Erbaggio a cui è affidata la conduzione enologica. Un’azienda,
tra le più grandi e soprattutto più belle della Campania, un’oasi di pace con
distese immense su cui si ammirano vigneti, oliveti e laghetti che furono
costruiti artificialmente dal Cavalier De Sanctis (un industriale del nord titolare
di industrie siderurgiche) per irrigare i terreni del Feudo di Galluccio. È una
realtà che si estende su quattrocento ettari di terreno che va sempre più ad
affermarsi anche sul mercato internazionale esportando i vini in numerosi paesi
esteri, tra cui: Francia, Germania, Brasile, Stati Uniti, Giappone,
Antigua, Panama. La peculiarità dei vini è data dai caratteristici terreni di
origine vulcanica in cui sono prodotti che conferiscono loro una struttura
unica e un sapore dalle mille sfumature. Durante il primo incontro
dello ‘smart tasting’ dal titolo ‘Filiera’ promosso dall’Associazione Italiana
Sommelier Campania che, nel primo ciclo di eventi del 2021 ha visto
protagonista la delegazione di Caserta e i vini di Terra di Lavoro portati
direttamente nelle case italiane per una serie di appuntamenti online con i
produttori, ha debuttato il Galluccio Rosso Doc Riserva annata 2015 è il
‘Contra del Duca’, uno dei vini rappresentativi dell’azienda, il cui
nome, deriva da un acquedotto che attraversa la tenuta portando l’acqua da
Galluccio verso le Terme di Suio in Regione Lazio. È un vino prodotto con
Aglianico amaro 100% vinificato in acciaio e affinato in tonneaux per 12 mesi e
in botte per altri 12 mesi dal carattere longevo e austero, il profumo ampio,
complesso e con aromi intensi. Bella persistenza in bocca, all’assaggio risalta
il sapore armonico, con note speziate, tra cui il pepe verde e sentori erbacei.
Si
abbina bene con primi piatti con sughi corposi, arrosti, brasati e formaggi
semiduri. Gradevolmente secco ed equilibrato, un ottimo Galluccio Doc Riserva.
Pietro Rossi
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Peter
Bullismo e Cyberbullismo: non dimenticate le vittime con disabilità.
NAPOLI - Il
Garante dei diritti delle persone con disabilità della
Regione Campania, l’avv. Paolo Colombo (nella foto), in occasione della
giornata celebrativa contro il bullismo e cyberbullismo dichiara “in
questa giornata, che ci ha offerto l’opportunità per
promuovere la consapevolezza nei giovani, società e istituzioni, occorre non
dimenticare le persone con disabilità, che spesso sono le più colpite come
purtroppo i numerosi e gravi fatti di cronaca dei nostri giorni ci ricordano, e
che come tutti, utilizzano i social network come strumento per relazionarsi con
gli altri e uscire dall’isolamento.” “È fondamentale
- continua il Garante - fornire loro gli strumenti per potersi difendere nella
vita reale e sui social costruendo delle reti di protezione più efficaci, in modo
da creare una società sempre più inclusiva e contrastare ogni forma di
bullismo. In particolare, occorre un uso consapevole della rete, con un
maggiore controllo da parte delle famiglie sui fruitori (soprattutto
adolescenti) e maggiori risorse per i centri antiviolenza per poter formare
degli operatori specializzati.” “Da parte mia - conclude l’avv. Paolo Colombo -
farò il possibile per contrastare questo triste fenomeno. Di fatto, in alcune
ipotesi, ho proposto la costituzione di parte civile della Regione Campania
mediante il Difensore Civico e di concerto con il Garante dell’infanzia e
dell’adolescenza, stiamo organizzando iniziative di sensibilizzazione sul
tema.”
Pietro Rossi
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Peter
A PIEDIMONTE MATESE IL RICORDO DEI MARTIRI DELLE FOIBE
PIEDIMONTE
MATESE - In occasione del giorno del ricordo, tra le tante
iniziative promosse, Fratelli d’Italia ha affisso uno striscione nei pressi
della villa comunale della città. “Il nostro pensiero nella giornata di oggi, ha
ribadito in una nota il Circolo locale di Fratelli d’Italia, è rivolto ai
martiri delle foibe, perseguitati e uccisi dai partigiani comunisti di Tito, e
dell'esodo istriano, fiumano e dalmata. Migliaia di persone che hanno perso
casa, famiglia e vita per la sola colpa di essere italiani. Ricordare quanto
accaduto, partendo innanzitutto dalle scuole della città come da anni avviene
grazie al Comitato 10 Febbraio, è fondamentale per ribadire la verità della
storia a chi, ancora oggi, nega o prova a giustificare quanto è successo. Il
sacrificio di tanti italiani non può essere dimenticato”. Sempre nella
giornata, una delegazione dal Matese presente a Napoli per le celebrazioni
organizzate congiuntamente dalle associazioni della Campania.
Pietro
Rossi
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