Caserta.Trenta
Righe, l’associazione giornalisti casertani, si presenta al pubblico e
lo fa con un incontro-dibattito che si terrà venerdì 8 novembre a
partire dalle ore 18,30 al Tennis Club di via Laviano a Caserta. Sotto i
riflettori il ruolo del giornalista oggi e i possibili scenari futuri
di una professione sempre più in bilico. Temi particolarmente cari
all’associazione che nasce con l’intento di dare voce ad una categoria
che, forse più di altre, in questi anni ha subito gli effetti del
precariato. In sala quattro testimonial d’eccezione, quattro
giornalisti, tutti casertani, che si sono affermati sulla scena
nazionale: Francesca De Carolis, già vicecaporedattore del Tg1,
Silvestro Montanaro autore di centinaia di reportage e ideatore del
programma ‘C’era una volta’ in onda fino a pochi mesi fa su Rai 3,
Tiziana Panella volto noto de La 7, Alfredo Cardone della redazione del
Tg2 Motori. Al loro fianco alcuni giovani precari racconteranno le
difficoltà e le sfide affrontate quotidianamente nel tentativo di
emergere e farsi strada nel mondo del giornalismo. All’incontro anche i
rappresentanti istituzionali nazionali e regionali dell’Ordine dei
giornalisti e della Federazione Nazionale della Stampa. Ad arricchire la
serata due recital. L’attrice Fabrizia Fusco reciterà un breve monologo
tratto da ‘La corale dei nomi propri’ di Michele Pagano ispirato alla
giornalista russa Anna Politkovskaja, uccisa nel 2006. L’attore Antimo
Navarra si calerà invece nei panni di un giornalista precario,
interpretando un brano della pièce ‘Questione di un attimo’ diretta da
Roberto Solofria e scritta dal giornalista Emanuele Tirelli. Gran finale
sulle note del musicista Gianni D’Argenzio.
Informazione,Attualità, Cultura, Cronaca, Politica e Sport della Provincia di Caserta
06 novembre 2013
TRENTA RIGHE L’ASSOCIAZIONE GIORNALISTI CASERTANI SI PRESENTA AL PUBBLICO
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Peter
San Salvatore Telesino (Bn): resi noti i vincitori della III edizione di ConVersiamo al Casale 2013.
Resi noti i vincitori
della terza edizione di Conversiamo al Casale, Concorso Nazionale di Poesia e
Narrativa organizzato da Gli Amici della Biblioteca di San Salvatore Telesino
con il patrocinio del Comune di San Salvatore Telesino e il contributo della Regione
Campania.
Per la Sezione A
Poesia: primo posto ‘Il Grido della Rosa’ di Umberto Vicaretti (Roma); secondo
posto ‘Descendes de Monte’ di Nicola Sguera (Benevento). Segnalati dalla
giuria: ‘I cieli del futuro’ di Teresa De Ninno (Caiazzo - Ce); ‘Per la tua
vita’ di Adolfo Silveto (Boscotrecase - Na); ‘ ‘A Missione’ di Ciro Iannone
(Melito di Napoli - Na); ‘Frammenti di ricordi’ di Dante Iagrossi (Caiazzo -
Ce); ‘La notte di Aretusa’ di Angela Ragusa (Montesarchio - Bn); ‘Sinergiche
emozioni’ di Pasquale Cusano (Ruviano - Ce); ‘Sul ponte di Acqualonga’ di
Agostina Spagnuolo (Capriglia Irpina - Av); ‘Il Tiglio’ di Luca De Crescenzo
(Telese Terme - Bn); ‘Amo il profumo della notte’ di Marco Formisano (Telese
Terme - Bn); Preghiera ‘e mamma di Assunta Liparulo (Napoli); ‘Il Fischio del
Tigre’ di Armando Giorgi (Genova). Per la sezione B Abbazia in giallo: primo
posto ‘Il diavolo in Abbazia’ di Dante Iagrossi (Caiazzo – Ce); secondo posto
‘La Torre Imperfetta’ di Anita Napolitano (Roma). Per la
sezione C Donne - Franca Mente: primo posto per ‘Tra le braccia’ di Paola Saba
(Caldogno – Vi) e secondo posto per ‘Poi ti spiego’ di Gioconda Fappiano
(Cusano Mutri - Bn). Le tre giurie
tecniche della III edizione di Conversiamo al Casale sono composte rispettivamente
da: Rita Pacilio (presidente), Marco Bellini e Giuseppe Vetromile, per la
sezione Poesia; Franco Forte (presidente), Diletta Nicastro e Vincenzo Vallone,
per la sezione Abbazia in giallo; Mariateresa De Lucia (presidente), Enza Di
Caprio e Gianluca Di Fratta, per la sezione Donne - Franca Mente. La cerimonia
di premiazione ci sarà sabato 16 novembre, alle ore 18,30, nell’Abbazia
Benedettina di San Salvatore Telesino.
Maria Grazia Porceddu
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Peter
Cerimonia in memoria delle vittime di ogni guerra a Piedimonte Matese.
PIEDIMONTE
MATESE - Memoria delle vittime di ogni guerra questa mattina al
Comune di Piedimonte Matese, dove ha avuto luogo la cerimonia in ricordo dei
caduti legata alla ricorrenza del 4 novembre, trasferita nell’aula consiliare
del Municipio per via della pioggia. Evento centrale della Settimana della
Memoria, quest’anno giunta alla sua settima edizione, a cui hanno preso parte tanti
giovani studenti, assieme alle autorità religiose, militari e civili, a docenti
e insegnanti, per partecipare a momenti di riflessione e preghiera sui temi
della Storia, della pace, del sacrificio di chi ha perso la vita in guerra.
All’introduzione del Presidente della Comunità Montana del Matese, Fabrizio
Pepe, è seguito il saluto di Salvatore Megna, presidente della Federazione
Provinciale Combattenti e Reduci di
Caserta : “L’unico modo per onorare i
caduti è quello di sentirci eredi del patrimonio spirituale che ci hanno
lasciato. Questo per voi studenti non
deve essere un giorno in cui si salta la scuola, ma va inteso come una lezione
di storia e di valori, poiché sarete voi i protagonisti di domani”. In
rappresentanza del sindaco Vincenzo Cappello, all’estero per motivi familiari, è
intervenuto il Vicesindaco e Assessore a Cultura e Istruzione Costantino Leuci,
il quale ha rimarcato il valore della conoscenza del passato: “Il mio saluto oggi va soprattutto ai
ragazzi: così come abbiamo il dovere di ricordare i caduti di ogni guerra, voi
avete il diritto di sapere, di conoscere la storia e i motivi per cui tanti
giovani sono caduti. In qualità di amministratore della città, sono orgoglioso
di darvi questa opportunità”. Costantino Leuci ha inoltre ricordato
l’episodio, avvenuto a Piedimonte nell’ottobre del ’43, della fuga di un gruppo
di ragazzi dalla prigione che si trovava nell’ex Abbazia dei Celestini,
catturati dai tedeschi nel beneventano e liberati giorni dopo dal carabiniere
Gaetano Guerriero, autore di un vero e proprio gesto di eroismo. Anche don
Cesare Tescione, parroco di Santa Maria
Maggiore, ha partecipato alla cerimonia invitando alla preghiera per la pace, e
benedicendo la bandiera italiana che simbolicamente viene custodita a turno
dagli istituti scolastici di Piedimonte, una tradizione avviata lo scorso anno
per stimolare gli alunni alla riflessione. La lettura della preghiera del soldato - al
microfono il cavaliere Stefano Micelli – e quella dell’elenco dei caduti di
Piedimonte fatta da alcuni alunni, sono
stati tra i momenti più significativi, seguiti da quelli solenni ai piedi del
Monumento ai caduti di piazza Europa, dove è stata posta una corona di alloro
in onore e memoria di chi è morto per la Patria.
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Peter
GUARDIA DI FINANZA DI CASERTA: ACCERTATA UNA FRODE IN MATERIA DI ACCISE PER OLTRE 800 MILA EURO. DENUNCIATI I DUE RESPONSABILI
Caserta - Nell’ambito di una
complessa attività di polizia economico-finanziaria, eseguita nei confronti di
una nota società, con uno stabilimento sul territorio casertano e sede legale
in Emilia- Romagna, il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di
Caserta ha scoperto un articolato sistema di frode finalizzato alla sottrazione
all’accertamento ed al pagamento dell’accisa – imposta dovuta sulle bevande
alcoliche – perpetrata attraverso la fittizia cessione all’estero di prodotti
che, in realtà, venivano immessi illecitamente nel circuito commerciale
nazionale, alimentando così un vero e proprio mercato parallelo, integralmente
sommerso e celato al fisco. Al termine delle operazioni di verifica fiscale, che
ha preso in esame le annualità 2010, 2011 e 2012, sono state accertate numerose
violazioni penali e amministrative e richiesto il sequestro conservativo dei
beni della verificata, fino alla concorrenza della somma complessivamente
dovuta all’erario, ammontante ad oltre 800 mila euro nel solo settore delle
accise. Dalle indagini è emerso come gli autori del sistema truffaldino, per sfruttare
le agevolazioni fiscali previste dal regime sospensivo delle imposte vigenti
per gli scambi intracomunitari, documentavano solo cartolarmente numerose
operazioni commerciali asseritamente relative a cessione di prodotti alcolici
verso società ubicate in paesi dell’Unione Europea, che, in realtà, non erano
mai state effettuate. Il sistema di frode, scoperto e bloccato dalle Fiamme
Gialle casertane, si basava sull’alterazione del nuovo documento di trasporto
elettronico, che scorta virtualmente gli alcolici. In particolare, gli
indagati, generando e documentando nel sistema informatico un fittizio
trasporto fuori dai confini nazionali, celavano l’effettiva destinazione del
prodotto alcolico imbottigliato, che, immesso in consumo in completa evasione
di imposta sul territorio nazionale, ad un prezzo estremamente concorrenziale, generava
un ulteriore indebito vantaggio per gli imprenditori disonesti. Prima e sostanziale conseguenza del
controllo eseguito dai finanzieri, è stato il pagamento, da parte della società
coinvolta, a mezzo di versamenti rateali, delle ulteriori imposte dovute, a
fronte di circa un milione di Euro di elementi positivi di reddito occultati al
fisco, un Iva non versata per oltre un milione di Euro ed una base imponibile non
dichiarata ai fini Irap per 600 mila Euro.
La particolare attività d’indagine, posta in essere dalla
Guardia di Finanza di Caserta, testimonia ulteriormente il peculiare ruolo di
polizia economico e finanziaria svolto dal Corpo a tutela delle entrate del
bilancio nazionale.
Comunicato Comando Provinciale Guardia di Finanza Caserta
Comunicato Comando Provinciale Guardia di Finanza Caserta
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SOLIDARIETA’ PER I BAMBINI DEL CENTRO LAILA
Il Centro Laila è
un’Associazione di Volontariato Onlus operante sin dal 1984, che aiuta i
bambini italiani e stranieri con difficoltà economiche e familiari. Fino ad
oggi sono stati aiutati più di 1000 bambini. Ogni giorno, il Centro accoglie ed
assiste circa una cinquantina di bambini di cui alcuni vengono prelevati e
riportati a casa con i pulmini del Centro dalle ore 6,00 alle ore 18,30/19,00,
assicurando loro: la colazione, il pranzo, la merenda, la frequenza scolastica,
il recupero scolastico, le attività sportive, le attività ludiche-ricreative,
ecc., mentre altri bambini vengono accolti ed assistiti a tempo pieno. La
principale finalità del Centro Laila è “dare ai bambini l’affetto di una
famiglia”. E’ per questo motivo che tute le persone che amano a solidarietà
sono chiamate in campo per offrire la loro disponibilità ad aiutare i bambini
con la loro presenza ed il loro affetto, offrendo, soprattutto, atti d’amore. A
tal proposito il Centro è aperto a tutti d ogni persona è libra di entrare in
contatto con questa bella realtà, attuando così “un’adozione a vicinanza”,
ossia si ha la possibilità di seguire i bambini direttamente, stando con loro
ogni volta che si desidera e provvedendo sia alle sue esigenze affettive che
anche a quelle economiche. Si tratta di bambini bianchi, neri, mulatti, ma
tutti indistintamente bambini italiani perché regolarmente nati in Italia, e
perché no, magari qualcuno di loro potrebbe diventare il “Balotelli” del
domani. Ma bando alle chiacchiere, c’è bisogno d’aiuto, di persone che si
prendono a cuore il problema e con atti di amore e carità cristiana offrano il
loro cuore per aiutare questi piccoli, ricordando il Vangelo di Matteo 25,31-46 - Quando il Figlio
dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono
della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli
separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore
dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. Allora il
re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio,
ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo.
Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete
dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito,
malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Allora i
giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti
abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo
visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando
ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo,
il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a
uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me. Poi dirà a
quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno,
preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Perché ho avuto fame e non mi
avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero
forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in
carcere e non mi avete visitato. Anch'essi allora risponderanno: Signore,
quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o
in carcere e non ti abbiamo assistito? Ma egli risponderà: In verità vi dico:
ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più
piccoli, non l'avete fatto a me. E se ne andranno, questi al supplizio eterno,
e i giusti alla vita eterna». Vogliate scusare questa lunga
digressione, ma è importante rendere bene l’idea del “prossimo”. Le persone interessate possono
contattare il Centro Laila chiamando il seguente numero: 0823 856262 dalle 7,00
alle 17,00.
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La SALVAGUARDIA del CREATO
Mons. Raffaele Nogaro |
Lo
sviluppo della scienza e della tecnologia ha recato a noi uomini e al nostro
cosmo incontestabili benefici, ma ha procurato anche effetti devastanti sulla
natura: inquinamento dell’aria. dell’acqua e della terra, aumento dell’effetto
serra, deterioramento dei grandi ecosistemi, estinzione di diverse specie
viventi, scioglimento accelerato dei ghiacciai ai poli. Sul nostro
territorio la provocazione ecologica è data da mucchi di spazzatura che sono
ammassati dovunque. Mai come oggi, riesce palpitante e drammatica la
rivelazione della “lettera ai Romani”; “la creazione attende con impazienza la
manifestazione dei figli di Dio; essa è sottomessa alla caducità e nutre la
speranza di essere essa pure liberata dalla schiavitù della corruzione”
(Rom.8,19-21). E’ necessario quindi che la nostra coscienza operi una
conversione ecologica. L’impegno è quello di promuovere una visione
integrale del mondo. C’è una visione materialistica
del creato che considera la terra solo come materia, come un insieme di
oggetti il cui valore è misurato in termini di utilità, e quindi di
sfruttamento. E’ un mondo quasi in competizione con l’uomo, e di esso si può
abusare a piacimento. Gli elementi di questa visione cosmologica soggiacciono
al modello industriale della società. C’è una visione radicalmente antropocentrica, che dà valore soltanto
a ciò che è umano e a ciò che immediatamente serve agli uomini. Si ritiene che
solo l’umanità è ad immagine e somiglianza di Dio. L’umanità viene considerata
al di sopra del resto della creazione e adopera la stessa in modo
incondizionato. Ma c’è anche una visione biocentrica,
che contempla la persona umana parte integrante della creazione. E’ l’uomo in
relazione con tutte le altre creature, che ha un rapporto di rispetto e di
responsabilità verso tutto e verso tutti. Ci si rende conto che l’umanità non
può salvarsi isolatamente rispetto alla comunità degli esseri animati e
inanimati. La terra non è più lo sfondo, ma il contesto. Con
essa si vive, con essa si cresce, con essa ci si salva. In questa
prospettiva, ciascuno di noi è responsabile dei propri comportamenti nei
confronti dell’ambiente. Convertirsi è ritrovare il senso della
misura. E’ adottare il nostro modo di vita alle risorse
planetarie disponibili. Un pianeta limitato non può rispondere a bisogni
illimitati. Poiché, l’iperconsumo e lo spreco sono diventati uno stile
di vita, una conversione implica la liberazione collettiva dell’ossessione di
possedere e di consumare. La volontà di costruire una gioiosa alleanza con il
proprio ambiente, ci permette di ottenere un supplemento di umanità, in
continuo progresso. Oggi, la questione cruciale dell’ambiente ci deve
affratellare gli uni agli altri, come mai prima. L’egoismo non è più soltanto
immorale, diventa suicida. L’unica scelta ormai è una nuova solidarietà,
sostenuta da nuove forme di condivisione. Attuale e stimolante potrebbe essere
la prospettiva francescana della
vita. Giovanni Paolo II, nel 1979, ha nominato Francesco il patrono dell’ecologia.
Il richiamo universale di Francesco sta nella sua semplicità di cuore, nella
sua dedizione alla sequela di Cristo, nel suo amore per i poveri, e nella sua
fratellanza con tutte le creature. Francesco ama appassionatamente la creazione
come fratello e amico di ogni realtà creata.
Gode del sole, contempla le stelle, danza col vento, arde di vitalità
col fuoco, narra la meraviglia dell’acqua, ama la terra. La creazione tutta
diventa la parola entusiasta del suo “cantico”: “Laudate sie mi’ Signore, cum
tucte le tue creature”.
† Raffaele Nogaro
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