25 ottobre 2009

PREOCCUPAZIONI DEGLI ESPONENTI DELL'IDV PER L'OSPEDALE DI TEANO.


Teano. L'I.D.V. di Teano nel prendere atto dell'ultima disperata proposta inviata al Commissario Straordinario, on. Antonio Bassolino, da parte del Consiglio comunale cittadino, ritiene la stessa estranea ad ogni logica tecnico-organizzativa sanitaria : risulta veramente difficile sostenere l'apertura di un "ospedale" costituito esclusivamente dal pronto soccorso, più un reparto di chirurgia.Come si è giunti a questa incresciosa situazione?Tutti coloro che hanno partecipato alla cerimonia di riapertura dell'ospedale di Teano, erano a conoscenza del fatto che la struttura ricominciava a funzionare con soli 24 posti letto, in attesa che venisse realizzato il "nuovo ospedale", in località Taverna Zarone.Che la vecchia struttura fosse da considerare obsoleta, se ne era presa coscienza fin dal lontano 1993, anno in cui il Comune di Teano individuava la zona per la costruzione del nuovo nosocomio, in attesa di un finanziamento (40 miliardi delle vecchie lire), poi arrivato nel 2000.Dopodiché, l'inerzia più totale. Non si provvedeva nemmeno a cambiare, preventivamente, il piano di fabbricazione esistente, al fine di individuare le singole particelle da espropriare: atto che avrebbe resa inequivocabile la scelta effettuata dall'Amministrazione Comunale.Successivamente al 2000, nonostante la concessione del finanziamento, il ritmo non cambiava e si giungeva, così, al 2006, data di revoca dello stesso :1. -Senza essere stati in grado di svolgere l'appalto per l'ospedale P.S.A. (Pronto Soccorso Attivo) da 140 p. l.2. -Dopo aver speso più di 900.000 euro della Comunità Europea per la costruzione di infrastrutture.Cari concittadini, riflettiamo!Le amministrazioni succedutesidal 1979 ad oggi, con crescenti responsabilità nel tempo, non sono state in grado di dotare la nostra città di un valido strumento urbanistico; tale "negligenza" ha impedito una crescita ordinata della nostra città, che fosse basata su uno sviluppo sostenibile, rispettoso del territorio e non ha reso possibile la costruzione del nuovo ospedale, che ci sfuggito sotto il naso.Riguardo alla sopravvivenza dell'attuale presidio , riteniamo che, solo sfruttando al massimo la capacità ricettiva dell'edificio (circa 70 p. l.), si potrebbe pervenire ad una riduzione dei "costi per posto letto", rimanendo più in linea con il piano di rientro imposto dal Governo alla Regione Campania".


Fonte : comunicato stampa

LA CORTE COSTITUZIONALE STABILISCE CHE LA RETE SCOLASTICA E’ DI ESCLUSIVA COMPETENZA DELLA REGIONE E DEGLI ENTI LOCALI.


PIEDIMONTE MATESE. I comuni dell’alto casertano sono in trepida attesa per le sorti della rete scolastica territoriale per la preannunciata riforma. E’ prossimo il ridimensionamento della rete scolastica, sta arrivando il 2010, l’anno previsto dalla riforma Gelmini per chiudere tutte quelle scuole sottodimensionate e le dirigenze con meno di 500 alunni. In vista del riordino di tutto il sistema, arriva una novità di grande rilevanza per chi dovrà mettere mano nei prossimi mesi alla riorganizzazione della rete scolastica su scala provinciale. A mettere un po’ d’ordine ci ha pensato ancora una volta la Corte costituzionale. Infatti sono state da poco depositate le motivazioni di una sentenza dell’alta Corte sulla tanto discussa riforma Gelmini. Un pronunciamento che cade proprio al momento giusto, riferisce il Prof. Marco Fusco (nella foto)Presidente del Comitato E.D.A. CE6, con la sentenza numero 200 del 2 luglio 2009, l’alta Corte ha delimitato i poteri dello Stato centrale circa il ridimensionamento della rete scolastica. La competenza per il ridimensionamento della rete scolastica è esclusiva di Regioni ed Enti Locali. Il cuore della riforma della scuola del centrodestra, sarà attuato per così dire dal basso. Lo ha sancito la Corte costituzionale bocciando due passaggi del decreto contenuti nelle lettere f-bis) e f-ter) dell’articolo 64, comma 4, del Dl n. 112 del 2008, entrambe aggiunte dalla legge di conversione n. 133. In buona sostanza, le censure della Consulta si sono concentrate sulla definizione di criteri, tempi e modalità per ridimensionare la rete scolastica e sulla potestà di definire le misure necessarie a ridurre i disagi causati dalla chiusura o dall’accorpamento di scuole nei piccoli comuni. Un motivo in più, per difendere le scuole di montagna nell’anno scolastico 2010/2011, quando dovrebbero scattare meccanismi rigidi per definire la chiusura di scuole sottodimensionate così come prevedono le disposizioni volute dal Ministro Gelmini. Secondo i giudici costituzionali, questi profili della riforma, in virtù della divisione delle competenze legislative fra Stato e Regioni, non possono essere disciplinati a livello nazionale, ma devono essere le realtà locali a provvedere in base alle effettive esigenze del territorio. “La definizione di criteri, tempi e modalità per la determinazione e l’articolazione dell’azione di ridimensionamento della rete scolastica ha un’immediata incidenza sulle esigenze socio-economiche di ciascun territorio che ben possono e devono essere apprezzate in sede regionale- si legge, tra l’altro, nelle motivazioni della sentenza n. 200 della Corte Costituzionale da poco depositate- con la precisazione che non possono venire in rilievo aspetti che ridondino sulla qualità dell’offerta formativa e, dunque, sulla didattica”. Importante anche un altro passaggio della Corte quando dice che spetta a Regioni ed enti locali la facoltà “di prevedere misure volte a ridurre il disagio degli utenti del servizio scolastico, proprio per l’impatto che tali eventi hanno sulle comunità insediate nel territorio”. Questa sentenza dunque dovrebbe spronare gli amministratori locali a trovare le giuste soluzioni per una rete scolastica rispondente alle reali esigenze del territorio.

Pietro Rossi

MOZIONE DI SANTORO PER SANARE LE SITUAZIONI DEBITORIE NEI CONFRONTI DEL COMUNE DI BAIA LATINA.


BAIA LATINA. Nei giorni scorsi il gruppo consiliare, “Uniti per Baia e Latina” di cui è capo gruppo Michele Santoro (nella foto), ha presentato una mozione con la quale ai sensi dell’articolo 13 della legge n° 289 del 27 dicembre 2002 chiede che venga adottata da parte del Consiglio Comunale un provvedimento finalizzato ad offrire ai contribuenti cittadini la possibilità di sanare la propria posizione debitoria nei confronti del Comune a seguito di omissioni totali o parziali degli obblighi connessi all’ICI, TARSU, Pubblicità ed Affissione, TOSAP ecc..
Infatti, dichiara Michele Santoro, moltissimi cittadini di Baia e Latina hanno accumulato negli anni debiti verso il Comune riguardante le imposte di competenza comunale quali la T.A.R.S.U., ICI, Pubblicità ed affissione, acque reflue. Nella tabella allegata al bilancio ogni anno vengono riportati quali residui attivi ingenti somme da riscuotere relative agli anni precedenti che difficilmente potranno essere riscosse dal Comune o addirittura per molte delle quali è intervenuta o sta per intervenire la prescrizione. L’articolo 13 della legge n° 289, del 27 dicembre 2002, sancisce che: Con riferimento ai tributi propri, le regioni, le province e i comuni possono stabilire, con le forme previste dalla legislazione vigente per l'adozione dei propri atti destinati a disciplinare i tributi stessi, la riduzione dell'ammontare delle imposte e tasse loro dovute, nonche' l'esclusione o la riduzione dei relativi interessi e sanzioni, per le ipotesi in cui, entro un termine appositamente fissato da ciascun ente, non inferiore a sessanta giorni dalla data di pubblicazione dell'atto, i contribuenti adempiano ad obblighi tributari precedentemente in tutto o in parte non adempiuti. Le medesime agevolazioni di cui al comma 1 possono essere previste anche per i casi in cui siano gia' in corso procedure di accertamento o procedimenti contenziosi in sede giurisdizionale. In tali casi, oltre agli eventuali altri effetti previsti dalla regione o dall'ente locale in relazione ai propri procedimenti amministrativi, la richiesta del contribuente di avvalersi delle predette agevolazioni comporta la sospensione, su istanza di parte, del procedimento giurisdizionale, in qualunque stato e grado questo sia eventualmente pendente, sino al termine stabilito dalla regione o dall'ente locale, mentre il completo adempimento degli obblighi tributari, secondo quanto stabilito dalla regione o dall'ente locale, determina l'estinzione del giudizio. Ai fini delle disposizioni del presente articolo, si intendono tributi propri delle regioni, delle province e dei comuni i tributi la cui titolarita' giuridica ed il cui gettito siano integralmente attribuiti ai predetti enti, con esclusione delle compartecipazioni ed addizionali a tributi erariali, nonche' delle mere attribuzioni ad enti territoriali del gettito, totale o parziale, di tributi erariali. Si tratta di un provvedimento, continua Michele Santoro, che se approvato dal Consiglio Comunale va incontro alle esigenze dei cittadini, che noi del gruppo consiliare “Uniti per Baia e Latina” riteniamo fortemente di volere per permettere agli stessi cittadini di sanare le proprie posizioni tributarie e, contemporaneamente adempiere ad un dovere civico con conseguente introito di denaro nelle casse comunali. Il provvedimento proposto, conclude Michele Santoro, non vuole essere un premio a chi per diversi anni ha evaso i tributi ma, vuole essere l’occasione per consentire a chi non ha avuto la possibilità di sanare la propria posizione tributaria verso il comune e consentire contemporaneamente al Comune di incamerare somme che altrimenti non avrebbe la possibilità di riscuotere.

Pietro Rossi

L’Orientamento come risorsa per lo sviluppo dell’ambiente e del territorio dell’alto casertano.


Piedimonte Matese. Come è noto l’orientamento va assumendo una rilevanza sempre più strategica nel contesto delle politiche educative e del lavoro, nel nostro Paese come in tutti i Paesi avanzati e nella nostra società, particolarmente in settori vitali quali la Scuola, l’Università, la Formazione Professionale, i Servizi per l’Impiego, interessati negli ultimi anni da significativi provvedimenti legislativi, che ne hanno trasformato ruoli e funzioni. Orientare, come tutti sappiamo, significa mettere il giovane nella condizione di prendere coscienza di sé e di far fronte, per l’adeguamento dei suoi studi e della sua professione, alle mutevoli esigenze della vita, con il duplice obiettivo di contribuire al progresso della società e di raggiungere il pieno sviluppo della persona. Parlare, quindi, di orientamento significa mettere i giovani in condizione di comprendere i segnali che provengono dalla “cultura del cambiamento”, sia come fatto di atteggiamenti personali, sia come capacità di “governare” il nuovo che sopraggiunge. L’orientamento oggi non viene più considerato come un atto episodico nella vita dell’individuo o l’intervento di un esperto che dà consigli sulla scelta professionale, ma un’attività educativa che accompagna il soggetto per tutto l’arco evolutivo. In un’ottica più ampia possiamo vedere l’Orientamento come un momento formativo che permette ai ragazzi di essere protagonisti di un loro personale progetto di vita. L’orientamento oggi è associato al potenziale, allo sviluppo, alla risorsa, e quindi si “lega” ai processi di formazione continua che consentono al soggetto di aggiornarsi sulla rapida evoluzione delle professioni e del lavoro. Le professioni sono anch’esse in “cambiamento”, cioè vi sono “nuove” professioni che nascono e di cui non vi era esistenza in un passato recente. Proprio in questa realtà locale vi sono professioni “emergenti”, legate alle risorse del territorio, che vanno considerate e valorizzate per l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. La professionalità e le esperienze degli operatori del Centro di Orientamento Professionale e, in particolare, di quelli che operano a Piedimonte, costituiscono una vera e propria risorsa per il territorio e un punto di riferimento per i giovani che possono attingere informazioni aggiornate sulle tendenze e sulle nuove forme di inserimento nel mondo del lavoro. L’auspicio è quello di lavorare in modo sinergico per la costituzione di un sistema di rete permanente che metta in collegamento tutti gli attori dello sviluppo locale. Questa rete dovrebbe essere finalizzata, attraverso la condivisione e la progressiva valorizzazione delle specificità di ogni singola esperienza realizzata, alla crescita e all’arricchimento di un modello orientativo come elemento di incontro e mediazione tra realtà soggettiva e una realtà sociale complessa.

Pietro Rossi

La Commissione Europea ha adottato la comunicazione “Un impegno comune per l’occupazione”.


La Commissione Europea ha adottato la comunicazione “Un impegno comune per l’occupazione” mediante la quale si definiscono le strategie e le misure per salvaguardare i livelli occupazionali e rilanciare la crescita economica.La suddetta comunicazione sostiene l’esigenza di un impegno comune, tra i vari stakeholders, indirizzato a rafforzare la governance multilivello delle politiche occupazionali: le azioni indispensabili per contrastare le conseguenze sociali e occupazionali dell'attuale recessione economica devono necessariamente procedere di pari passo con il rafforzamento del livello di cooperazione tra gli Stati membri e le parti sociali. Dal documento si evincono chiaramente le tre priorità su cui sviluppare le azioni d’intervento. Nella fattispecie le sfide cui l’Ue dovrà rispondere afferiscono alla tutela dell’occupazione, allo sviluppo di nuovi posti di lavoro e all’incremento della mobilità geografica. La Commissione ha proposto di elargire 19 miliardi di euro per ovviare alle conseguenze della crisi economica. I fondi sono attinti dal Fondo sociale europeo, lo strumento finanziario di cui l'Unione europea si è dotata per incrementare l'occupazione e ridurre gli squilibri territoriali. Per saperne di più: http://ec.europa.eu/


Fonte: ISFOL

Rapporto Nazionale sull’Orientamento: Raccolta dati.


La raccolta dati dell’Indagine Nazionale sullo stato dell’orientamento in Italia è in corso e si sta avviando alla conclusione. L’indagine di tipo censuario è rivolta a tutte le organizzazioni e gli enti, pubblici e privati, che erogano servizi di orientamento sul territorio italiano (Centri di orientamento e Servizi per il lavoro, Centri di Formazione professionale, Istituti Scolastici, Università e Aziende). Al fine di ottenere una mappatura più accurata possibile dell’esistente, è importante che ogni organizzazione che si occupa, a diverso titolo, di orientamento aderisca a questa iniziativa di ricerca scientifica. Partecipare all’Indagine costituisce un’occasione unica per mettere in luce le competenze e le specializzazioni della propria organizzazione. Collaborando al progetto, infatti, ciascuna organizzazione potrà: 1. figurare nell’Archivio Nazionale dell’Orientamento, la banca dati che sarà aggiornata di anno in anno e pubblicata on line, all’interno della quale sarà possibile trovare gli indirizzi e le caratteristiche di tutte le strutture censite; 2. entrare in un network nazionale, restando in contatto con l’ISFOL e ricevendo informazioni sugli eventi più significativi a livello nazionale e internazionale; 3. far sentire la propria voce e dare un contributo concreto, attraverso la propria esperienza;4. partecipare agli eventi organizzati sul territorio con le Istituzioni; 5. contribuire allo sviluppo di un sistema nazionale di orientamento. Entrare a far parte dell’Archivio è molto semplice: basta compilare un apposito questionario, differenziato in base al proprio contesto di riferimento. Il questionario è disponibile sia on-line – collegandosi al sito web dedicato al progetto: http://wm9.email.it/webmail/wm_5/redir.php?http://mail.neikos.it/bmail/users/link.php?LinkID=1534&UserID=94452&Newsletter=863&List=63&LinkType=Send, sia in forma cartacea – richiedendone una copia direttamente ai promotori del progetto. I risultati dell’indagine saranno pubblicati nel Rapporto Nazionale sull’Orientamento, un volume interamente dedicato al mondo dell’orientamento, che si propone, anno dopo anno, di descriverne lo stato dell’arte e di restituirne una fotografia ragionata. Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito http://wm9.email.it/webmail/wm_5/redir.php?http://mail.neikos.it/bmail/users/link.php?LinkID=1534&UserID=94452&Newsletter=863&List=63&LinkType=Send o inviare una mail all’indirizzo info@rapporto-orientamento.it


Fonte: ISFOL

Presentati gli orientamenti strategici per il mandato della prossima Commissione europea.


Il presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso (nella foto) ha comunicato, al Parlamento europeo, il programma di indirizzo per il mandato della prossima Commissione europea. Nel documento strategico vengono stabilite le priorità e le linee d’intervento per uscire dalla crisi economica. Tra i temi enunciati nel documento risultano centrali la revisione della strategia di Lisbona, il sostegno ai disoccupati, gli investimenti in ricerca e sviluppo e la lotta al cambiamento climatico. Tuttavia, nella presente congiuntura è il mantenimento del livello occupazionale la criticità principale. L’UE, sostiene Barroso, deve migliorare le azioni indirizzate ad alimentare la qualità delle competenze professionali della forza lavoro: una maggiore complementarietà tra la domanda e l’offerta di competenze può innescare processi virtuosi in grado di incrementare la produttività e la competitività dei sistemi economici europei. In tale scenario, risulta fondamentale calibrare le attività formative ed i sistemi d’istruzione europei sulle esigenze e le richieste che provengono da settori economici e produttivi.Il presidente Barroso, infine, sostiene che per raggiungere i summenzionati obiettivi occorre rafforzare le procedure di codecisione tra il Parlamento e la Commissione europea attraverso l’istituzione di uno speciale partenariato tra le due istituzioni europee. Per saperne di più: http://ec.europa.eu/


Fonte: ISFOL

Un bando per il sostegno alla mobilità individuale degli alunni.


Nell’ambito del sottoprogramma Comenius - uno dei sei sottoprogrammi che costituiscono il programma per l’apprendimento permanente - è stato pubblicato un bando per il sostegno alla mobilità individuale degli alunni.Tale azione consente agli alunni delle scuole superiori di trascorrere un periodo dai 3 ai 10 mesi presso una scuola e una famiglia all’estero. L’obiettivo è quello di dare agli alunni la possibilità di effettuare un’esperienza di apprendimento europea, di sviluppare la loro comprensione della diversità culturale e linguistica presente in Europa e di acquisire competenze necessarie al loro sviluppo personale. Pertanto, possono candidarsi scuole secondarie di II° grado che partecipano o hanno partecipato a un partenariato scolastico Comenius e che desiderano inviare uno o più alunni presso una o più scuole ospitanti che abbiano fatto parte del partenariato. Le scuole (sia quelle di provenienza degli alunni sia quelle ospitanti) devono essere stabilite in uno dei seguenti Paesi: Austria, Belgio (comunità germanofona), Norvegia, Spagna e Svezia, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Italia, Lettonia, Lussemburgo . Gli alunni che effettueranno la mobilità devono aver compiuto 14 anni al momento della partenza. Il sostegno finanziario verrà erogato alla scuola di provenienza degli alunni, che diviene responsabile della gestione e della distribuzione dei fondi. L'ammontare delle sovvenzioni concesse, nonché la durata del progetto varieranno a seconda dei Paesi e delle scuole che organizzano la mobilità. Lo stanziamento globale messo a disposizione del bando è di € 2.600.000. Le candidature devono essere presentate dalla scuola di provenienza all’Agenzia nazionale del proprio Paese, utilizzando i formulari di candidatura forniti dall'Agenzia stessa (per quanto riguarda l'Italia, l'Agenzia nazionale li renderà disponibili a breve). La scadenza per la presentazione è il 1° dicembre 2009. Per saperne di più: http://www.programmallp.it/home.php?id_cnt=11


Fonte: ISFOL

Europe and me: A resource kit on European Citizenship Education.



La Rete delle Fondazioni Europee (NEF) e la European Schoolnet (Rete Scolastica Europea) hanno realizzato un’iniziativa dal titolo “Europe and me”, un kit di risorse sull’Educazione alla Cittadinanza Europea. Esso si compone di una serie di attività di discussione a tema, supportate da PowerPoint semi-animati, casi studio e informazioni di base, follow-up di indagini pratiche nelle comunità locali e opportunità per i giovani di far sentire la propria voce per ciò che concerne le questioni Europee. Il testo è dedicato agli insegnanti che vogliono esplorare e integrare le proprie attività di insegnamento e apprendimento nelle scuola. Per saperne di più: http://wm9.email.it/webmail/wm_5/redir.php?http://myeurope.eun.org/ww/en/pub/myeurope/home/practice/teaching_ideas/ilde.htm

CORSO PER GIOVANI AGRICOLTORI DIPLOMATI E LAUREATI (scade il 30.10.2009).

UIL Corpo Forestale Stato
CASERTA
Si comunica che il Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati, con il patrocinio ed il contributo del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, organizza un corso di formazione di carattere residenziale finalizzato alla diffusione ed alla valorizzazione dell’imprenditoria giovanile in agricoltura. Al corso, con durata complessiva di 170 ore, saranno ammessi 20 allievi che godranno di vitto e alloggio gratuito. Possono presentare domanda di partecipazione i cittadini italiani con età compresa fra 18 e 40 anni non ancora compiuti alla data di scadenza del bando, in possesso di diploma di scuola secondaria superiore, diploma universitario o diploma di laurea di primo o di secondo livello. I requisiti debbono essere posseduti alla data di scadenza del presente bando. Ai fini dell’ammissione sarà data preferenza:
- ai giovani agricoltori che si sono insediati da non più di due anni;
- ai giovani che hanno presentato domanda per l’ottenimento di aiuti per il miglioramento delle
strutture aziendali;
- ai giovani che hanno presentato domanda di premio di primo insediamento nell’ultimo biennio
Il fac-simile della domanda di partecipazione è scaricabile dal sito internet:
http://www.agrotecnici.it/oiga/cartab172-09DomandadiAmmissione.PDF


Fonte: Comunicato Stampa segreteria UIL-PA CFS Caserta

Pochi asili nido? Arriva la tagesmutter.


In molte regioni d’Italia si sta diffondendo una nuova professione: la mamma giorno. Una soluzione per sopperire alla carenza di strutture. Se non ci sono più posti all’asilo nido e siete mamme lavoratrici c’è una buona notizia: arriva la tagesmutter. Un termine tedesco che significa mamma di giorno, ovvero una figura professionale che lavora da casa con costi relativamente bassi. Un mansione molto diffusa nei paesi nei Paesi del Centro e del Nord Europa che di recente sta prendendo piede in Italia. La tagesmutter accudisce nel proprio domicilio un massimo di cinque bambini di età compresa tra zero e tre anni, non ha orari predeterminati ed è in collegamento con un ente no profit che la sostiene e supporta nel lavoro. Il costo, di circa 3 euro all’ora, è sensibilmente più basso rispetto a quello medio orario degli asili nido italiani.Per intraprendere questa professione occorre avere un’età compresa dai 21 ai 50 anni ed è essenziale seguire un corso di 250 ore, attivo nelle regioni dove il servizio è presente: Lazio, Trentino, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna. La formazione è completamente gratuita e offre notevoli vantaggi: figura di educatrice domiciliare; reinserimento nel mondo del lavoro; flessibilità di orari (sia diurni sia notturni) in funzione della disponibilità della tagesmutter; regolare contratto; azzeramento dei tempi di raggiungimento del luogo di lavoro.La casa in cui si ospitano i piccoli, infine, deve soddisfare le norme di sicurezza e igienico-sanitarie previste dalle legge, oltre ad uno spazio attrezzato per il riposo e una dotazione di primo soccorso.


Mimmo Russo

Win for Life, la lotteria vitalizia sbanca anche online.


Record di pagine anche su internet, per l'ultima gallina dalle uova d'oro targata Sisal. E intanto spuntano blog di previsioni, sistemi e aggiornamenti in tempo reale Giovedì 22 ottobre, ore 11.00. Digitando "Win for Life" nel box di ricerca del nostro portale, si ottengono 59.800.000 risultati. Significa che in rete esistono cinquantanove milioni e ottocentomila pagine web in cui compaiono le tre parole magiche. Non è un caso che sul motore di ricerca di Virgilio la chiave "Win for life" sia in crescita costante e si piazzi ormai stabilmente nella top 20.E' passato meno di un mese (il gioco debutta in Italia il 28 settembre) dall'avvio della lotteria che permette ai vincitori di mettere le mani su un vitalizio da 4mila euro al mese, per 20 anni, e la Win for Life mania dilaga un po' ovunque. Dalle ricevitorie, a internet. Nei primi 21 giorni di vita, il gioco della Sisal ha totalizzato una raccolta di 157 milioni di euro, oltre 7,5 milioni al giorno. Ma dove trovo i risultati? Come si gioca? Quali sono i trucchi e i segreti per vincere?A quanto ammonta il montepremi? Come si riscuote la vincita? Ne ho sentito parlare, ma che cos'è? Le risposte a queste e altre domande si cercano online e la rete diventa così il modo migliore per tastare il polso al nuovo fenomeno, per cogliere con efficacia l'indice di popolarità della lotteria. Vediamo alcuni dati. Nella settimana dal 12 al 18 ottobre, le ricerche sul tema raggiungono picchi inediti: la parola "sisal" è oggetto di quasi centomila ricerche (99.650 per l'esattezza), "Win for Life" 62mila e "Super Enalotto", che fino a poco tempo fa dominava le ricerche dei giochi numerici, 15mila. Ma la gente non vuole solo sapere cos'è la lotteria vitalizia, ma anche avere dritte su come vincere. Ecco allora fiorire blog con le previsioni sulle estrazioni e con le estrazioni aggiornate in tempo reale. Mentre inevitabilmente iniziano pure a spuntare sistemi più o meno sofisticati per azzeccare la serie vincente e cambiare la vita per sempre.E se "Win for Life" diventa nel giro di pochi giorni una delle parole più cercate del web, la febbre è destinata a crescere ancora di più e chi ha ideato il gioco può ben dire di avere fatto centro: la fortuna è cieca ma la Sisal ci vede benissimo...

Il prezzo del Sole.


Oggi il fotovoltaico conviene grazie agli incentivi. Ma in prospettiva può essere molto più competitivo dell'energia fossileIl fotovoltaico conviene?Alla fine, al di là di ogni considerazione di carattere ambientale, alla grande massa dei consumatori italiani interessa questo: le proprie tasche.Si tratta dunque di capire quanto costa la bolletta del Sole. Per farlo, occorre considerare diversi costi: l'investimento iniziale nell'impianto, l'andamento del costo del denaro nel periodo di ammortamento (soprattutto per i grandi impianti industriali), la durata di vita dell'impianto (ovvero la qualità dei pannelli di silicio) e, non ultima, la latitudine, perché al Sud c'è più sole che al Nord e quindi il rapporto tra costi ed energia prodotta è migliore. Secondo lo studio "Il valore dell'energia fotovoltaica in Italia" [pdf] realizzato da Arturo Lorenzoni - docente di economia dell'energia all'Università di Padova e allo Iefe (Bocconi) - per il Gifi (il gruppo delle aziende del settore aderenti alla Confindustria), nel caso dei piccoli impianti domestici, tra 1 e 6 Kw di potenza, la "bolletta" dell'elettricità di origine solare varia dai 51,3 centesimi per Kwh nel Nord del Paese, dove le ore di insolazione annue sono 1.100, ai 37,6 euro del Mezzogiorno (1.500 ore di sole). In media, più del doppio di quanto siamo abituati con l'energia tradizionale, cioè circa 20 centesimi di euro per Kwh. Però attualmente in Italia ci sono gli incentivi: ben 45 centesimi per ogni Kwh messo in rete.Tutto ciò rende il nostro fotovoltaico estremamente conveniente: secondo il Gse (Gestore Servizi Elettrici, la società del Ministero dell'Economia che promuove lo sviluppo delle fonti rinnovabili), in 11 anni un utente domestico medio si ripaga l'investimento iniziale, poi l'energia fotovoltaica è gratuita finché l'impianto funziona. E i pannelli sono generalmente garantiti per 25 anni.Anche per questo, attualmente l'Italia è quinta nel mondo come capacità fotovoltaica installata dopo Germania, Spagna, Giappone e Stati Uniti.
Ma occorre ragionare in prospettiva: cosa ne sarà di noi senza incentivi? Dato che i prezzi degli impianti sono in calo, si ritiene che l’attuale sistema dovrebbe essere sostituito da uno con incentivi ridotti, ma costi e tariffe effettivamente più bassi, a metà o fine 2010.Oggi, in Italia, un impianto costa 4.200 euro al Kw. Si prevede che nel 2010 il prezzo sarà di 3.733 euro, nel 2020 di 2.178. Dunque la metà. A quando la cosiddetta "grid parity", cioè il momento in cui l'energia solare potrà competere da sola con quella tradizionale?Non è facile prevederlo in assoluto, perché nel conto energetico tradizionale rientrano variabili imprevedibili, come il costo dei combustibili fossili, che rendono difficile un confronto in prospettiva.Ma secondo diverse analisi l'Italia sarà uno dei primi paesi al mondo a conseguire questo obiettivo, visto che ha le bollette più salate d'Europa e buona insolazione.Di fatto, il nostro Paese punta a raggiungere nel 2020 una produzione totale di 15 GW in energia solare, 10 volte di più della capacità prevista per la data in cui finiranno gli incentivi.

Mimmo Russo

Irap, la più odiata dagli italiani.


Che cos'è, chi colpisce e perché è considerato il tributo più ingiustoL'Irap è un'imposta generalmente poco conosciuta dal grande pubblico ma che di tanto in tanto finisce sotto i riflettori. Che di solito alimentano la sua cattiva reputazione. Quando se ne parla infatti è per chiederne l'abolizione, come ha fatto nei giorni scorsi il premier Berlusconi. Ma perché, tra la scarsa simpatia di cui godono tutte le tasse, questa è la più bersagliata? Due i motivi principali:
si tratta di un imposta che colpisce non solo gli utili ma anche i costi e le perdite;
non è deducibile dalle imposte sui redditi (il che significa che si paga un imposta su un'altra imposta).
Eppure l'Irap qualche merito ce l'ha: è stata introdotta – 12 anni fa – per semplificare un prelievo molto più frammentario e confuso (ha sostituito 7 tributi, dalla tassa sulla salute all'Ilor e l'Iciap). E soprattutto ha una funzione fondamentale: col suo gettito si finanzia la spesa del sistema sanitario nazionale. Il che fa pensare che, nonostante i proclami, abolirla non sarà facile.
Che cos'è e chi la paga
Irap sta per imposta regionale sulle attività produttive. E' a carico delle imprese commerciali (sia le grandi società di capitali che le imprese individuali), delle pubbliche amministrazioni e dei lavoratori autonomi. Non la pagano quindi i dipendenti.
Si calcola sul "valore della produzione" di beni e servizi, dal quale però non può essere dedotto il costo del personale.
Quanto incide e quanto rende
L'aliquota base è il 3,9% (fino all'anno scorso era il 4,25%) ma ci sono maggiorazioni per alcuni settori (banche e assicurazioni) e sconti per altri (agricoltura e pesca). Le singole regioni avevano un margine di autonomia nella gestione dell'aliquota ora molto ridotto.
L'Irap ha prodotto nel 2008 un gettito per l'Erario di circa 38 miliardi di euro (2 in meno rispetto all'anno precedente).
I motivi delle polemiche
L'aspetto più contestato dell'Irap sta nel fatto che si applica anche sul costo del lavoro: l'impresa non può detrarlo dalla base imponibile e quindi paga l'imposta anche su questo. Ciò penalizza le aziende con molti dipendenti.
Altro punto spinoso: l'Irap colpisce anche le perdite. Ad esempio se il contribuente svolge un'attività commerciale con un attivo di 200.000 euro ma è anche un produttore agricolo che registra perdite per 30.000 euro, la base imponibile finale sarà comunque di 200.000 euro e non di 170.000.
Infine non è deducibile dall'Irpef e dall'Ires (l'imposta sul reddito delle società) o lo è, in alcuni casi, nel limite del 10%. Cioè il contribuente paga le imposte sui redditi su una base imponibile che comprende l'Irap. Un'imposta sull'imposta.
Gli autonomi sul confine
Il lavoro autonomo è invece la linea di confine dell’Irap. Inizialmente colpiva indistintamente tutte le partite Iva, ma dopo lunghe polemiche e battaglie giudiziarie si è imposto il requisito della "autonoma struttura organizzativa". In sostanza pagano l'Irap solo i lavoratori autonomi che
hanno lavoratori dipendenti o collaboratori;
hanno beni strumentali che vanno oltre il minimo indispensabile per l'attività svolta.
In altre parole, il lavoratore con partita Iva che lavora da solo e senza una struttura (studio o laboratorio) è esonerato dall'imposta.

Mimmo Russo

Comprare casa, tutte le agevolazioni.


Mini-guida alle imposte sugli acquisti immobiliari e alle agevolazioni per la prima casaMettersi un tetto sulla testa approfittando della crisi. Un'idea che può avere la sua logica. Nel 2009, infatti, le vendite sono crollate del 15% e i prezzi sono scesi in media dell'8%. Potrebbe essere il momento giusto per acquistare un immobile.
Com'è noto, per calcolare l'impegno economico per l'acquisto di una casa occorre aggiungere al prezzo dell'immobile un'altra serie di costi, tra cui l'eventuale commissione per l'agenzia, la parcella del notaio, le imposte. Mentre i primi due dipendono da fattori di mercato e dai tariffari professionali, il carico fiscale varia in base al fatto che si tratti o meno di una abitazione principale (sono previste agevolazioni fiscali per l'acquisto della "prima casa") e che il venditore sia un privato o un'impresa costruttrice.
Le imposte da pagare al momento dell'acquisto sono:
l'imposta di registro,
l'imposta ipotecaria,
l'imposta catastale,
(eventualmente) l'Iva.

Prima casa più leggera
Se acquistate un immobile ad uso abitativo (e delle eventuali pertinenze: box, cantine ecc.) e "non di lusso":
da un privato cittadino,
da un'impresa non costruttrice, oppure
da un'impresa costruttrice che vende un immobile ultimato da più di 4 anni,
siete tenuti a pagare le imposte di registro, ipotecarie e catastali (a un tasso agevolato) e non l'Iva. Questa imposta invece è dovuta se il venditore è un'impresa costruttrice che vende la casa entro i 4 anni dalla fine lavori.
Questi gli importi:
imposta di registro: 3% calcolato sul valore catastale e non su quello commerciale (il vero prezzo d'acquisto dev'essere indicato nel rogito ma non ha alcuna rilevanza fiscale)
imposta ipotecaria: 168 euro (importo fisso),
imposta catastale: 168 euro (importo fisso).
Iva (se dovuta): 4% calcolato sul valore d'acquisto (e non sul valore catastale).
Per la prima casa è prevista anche una riduzione del 30% sulla parcella notarile per il rogito.
Per ottenere queste agevolazioni:
dovete essere residenti nello stesso comune dell'immobile che acquistate o dovete trasferirvi la residenza entro 18 mesi dall'acquisto,
non dovete possedere altri immobili nello stesso comune,
non dovete avere già usufruito delle agevolazioni "prima casa" per qualsiasi altro immobile su tutto il territorio nazionale.

Le imposte per gli altri immobili
Se non potete acquistare come prima casa perché non avete i requisiti soggettivi (ad esempio avete già una casa nella stessa città) o perché si tratta di un immobile considerato "di lusso" (in base ai criteri stabiliti da un decreto del 1969) dovete pagare le imposte per intero. E cioè:
imposta di registro: 7% (anziché 3%),
imposta ipotecaria: 2% del valore catastale (anziché l'importo fisso di 168 euro),
imposta catastale: 1% del valore catastale,
Iva (se dovuta): 10% (anziché 4%).


Mimmo Russo

Scienze criminologiche, al via il corso del Formed tenuto da docenti della Sun ed esperti del settore.


Caserta. Al via al Formed di Caserta - da lunedì 26 ottobre - il corso di perfezionamento in Scienze criminologiche e criminalistiche. Realizzato in collaborazione con la facoltà di Giurisprudenza della Seconda Università degli Studi di Napoli il corso, diretto dal professor Alfredo Grado, sarà tenuto da un pool di esperti, tra questi il noto criminologo Carmelo Lavorino (famoso per aver seguito casi di fama nazionale come il delitto di Garlasco e il giallo di Cogne), il professore Giuliano Balbi, Ordinario di Diritto penale alla SUN, il vice questore aggiunto di Napoli Fabiola Mancone, dirigente del gabinetto interregionale della polizia scientifica di Campania e Molise, il dottor Adolfo Ferraro, direttore sanitario dell’Opg – Ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa, ma anche ufficiali della Guardia di Finanza, dei Carabinieri e della Guardia forestale. Si partirà con il diritto penale e la psicologia criminale, seguiranno lezioni incentrate sull’investigazione e l’analisi della scena del crimine. Spazio anche ai temi della persuasione e manipolazione mentale, alla sociologia della devianza, alla psicopatologia sessuale e non solo. Alle lezioni in aula verranno affiancati durante il corso convegni a tema, seminari e visite guidate al museo criminologico di Roma, ai laboratori della Polizia scientifica di Napoli, all’istituto penitenziario minorile di Nisida e all’ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa. I seminari affronteranno invece tematiche legate al giornalismo investigativo e alla spettacolarizzazione dei media, alla psicologia della scrittura, ai crimini della strada, alle relazioni sentimentali tra normalità e patologia. ‘Siamo veramente soddisfatti – dichiara Vittoria Ponzetta, responsabile del Formed – della risposta dei casertani al corso in Scienze criminologiche e criminalistiche. Un segnale che attesta ulteriormente il livello di qualità riconosciuto a questa Scuola che non ha eguali in provincia di Caserta e che risponde in modo concreto alle istanze provenienti dal mondo della formazione’. SEMINARI DEL CORSO IN SCIENZE CRIMINOLOGICHE
Elenco dei seminari proposti dal Formed di Caserta nell’ambito del Corso in Scienze criminologiche e criminalistiche
Spettacolarizzazione della Criminalità e Mass-media
Poteri condizionanti della Comunicazione
Giornalismo investigativo-giudiziario
Sistemi di Sicurezza passivi ai fini identificativi
La Psicologia della scrittura
I Crimini della strada: Metodologia del rilevamento e repertazione
I Crimini della strada: Ricostruzione della dinamica del sinistro/Attività di Polizia Giudiziaria
Relazioni d’amore tra normalità e patologia
http://www.formedcampania.it/


C.S.

I CONSIGLIERI DEL PDL RICORRONO AL TAR PER IL SIAD.


Città di Piedimonte Matese
Gruppo Consiliare “Il Popolo della Libertà”


Comunicato Stampa


Nel corso del Consiglio comunale di martedì scorso (in merito alla discussione sul piano commerciale) è risultato evidente che l'Amministrazione Cappello non ha fatto nulla per impedire il commissariamento da parte della Regione: basti considerare che gli uffici regionali a fine marzo 2009 avevano informato il Sindaco dell'intenzione di commissariare il Comune per l'approvazione del SIAD e che la nomina è stata formalizzata a fine giugno (dopo tre mesi) e resa efficace soltanto il 13 luglio con la pubblicazione nel bollettino ufficiale.
Il Sindaco, quindi, ha avuto tutto il tempo necessario per attivarsi ed impedire il commissariamento; l'impressione che noi abbiamo, confermata anche dall'andamento del dibattito in Consiglio comunale (adunanza svoltasi su richiesta dei Consiglieri di minoranza) è che la nomina del commissario sia un comodo alibi per consentire una inammissibile espansione delle superfici di vendita riservate alla media e grande distribuzione, circa 44,000 mq.,senza assumere la responsabilità politica di una scelta cosi scellerata!
Il Sindaco pensa in tal modo di poter continuare a raccontare la favoletta che lui “non c'entra” e che queste sono scelte del commissario alle quali lui “non può opporsi”: si continua, cioè, a raggirare i commercianti di Piedimonte cosi come è avvenuto rispetto alle sanatorie edilizie rilasciate per i lavori abusivi svolti nell'ex cotonificio.
Noi riteniamo, viceversa, che decisioni cosi importanti debbano essere precedute da una discussione alla luce del sole ed assunte con assoluta chiarezza di posizioni. Non possiamo accettare che il Consiglio comunale, luogo massimo della democrazia cittadina, sia espropriato della podestà di pianificare il territorio e di definire la organizzazione commerciale della città. Non è ammissibile che gli oltre 200 operatori commerciali di Piedimonte non abbiano considerazione e tutela proprio nel Consiglio comunale che è l'organo istituzionalmente competente per assumere simili decisioni. Per questa ragione i Consiglieri di minoranza hanno proposto ricorso al TAR per ottenere l'annullamento della nomina del commissario ad acta, facendo quello che il Sindaco e la maggioranza avrebbero dovuto fare da subito per tutelare gli interessi di Piedimonte e dei commercianti.

Piedimonte Matese 24/10/2009

I Consiglieri comunali: Giovanni Ferrante, Carlo Sarro, Giacomo Cestaro, Nicola De Girolamo, Michele Iannarelli, Mauro Martino.

NASCE IL FORUM GIOVANILE A SANT'ANGELO D'ALIFE.


SANT'ANGELO D'ALIFE.Fervono i preparativi per la presentazione alla cittadinanza del Forum dei Giovani. Il Forum dei giovani è un importante e fondamentale momento di confronto, e l'ente locale può istituzionalizzare un luogo specifico dove i giovani possono avere la parola sui problemi riguardanti il Comune, assicurando così una formazione alla vita democratica ed alla gestione della vita cittadina. Obiettivo è costituire un luogo privilegiato di confronto e dibattito democratico ove raccogliere, da un lato, sollecitazioni e proposte su tutto ciò che può riguardare la condizione giovanile per poi riportarlo in Assessorato ed in Consiglio Comunale e, dall’altro come momento di ricaduta delle iniziative nell’ambito in cui ogni organizzazione opera. Per questo motivo il Forum Giovanile è il primo punto di riferimento dell’Amministrazione per quanto riguarda il rapporto con la realtà giovanile. La manifestazione per la presentazione alla cittadinanza del Forum dei giovani avverrà domani, con inizio alle ore 10:00, nello splendido scenario della Villa Comunale. Il Forum dei giovani santangiolesi, nato agli inizi di ottobre, vuole essere strumento di informazione e partecipazione attiva alla vita cittadina. Tutto questo sposa a pieno gli ideali impressi nella “Carta Europea della partecipazione dei Giovani alla vita Locale e Regionale” approvata dal Congresso dei poteri locali e regionali d’Europa il 21 maggio 2003. In Essa viene sottolineata l’importanza del binomio partecipazione-informazione. La partecipazione si realizza attraverso un’attenta presentazione di progetti, attraverso la nascita di politiche di settore facendo ampio riferimento alla formazione giovanile, allo sport, alle pari opportunità, alla lotta alla violenza e delinquenza. L’informazione, definita elemento chiave per la partecipazione, si realizza invece attraverso la garanzia di un facile accesso alle possibilità che sono loro offerte dal territorio. I giovani santangiolesi hanno scelto come Presidente del Forum Fabio Pisaturo, già presidente dell'Associazione AVAN MTB, una delle realtà associative più importanti della comunità matesina. Lo affiancheranno: Lidia Cunti nelle vesti del vice presidente, Giuseppe Maiello nelle vesti di segretario e Melania Di Caprio in quelle di Tesoriere. Il forum sarà composto da diversi gruppi di lavoro: Michele Petruccio, che guida il primo gruppo, si occuperà di Sport e Tempo libero, un secondo gruppo è stato affidato a Concetta Sabatini che si occuperà di Arte, Spettacolo e Fotografia, un terzo, affidato al presidente, Fabio Pisaturo, si occuperà di Salute e Benessere Sociale ed, in ultimo, ma non ultimo, un quinto gruppo di lavoro, affidato a Carmine Bucci, si occuperà di Istruzione e Beni Culturali. Il presidente del Forum Giovani, confidando in una intensa partecipazione della cittadinanza tutta, invita tutti alla presentazione ufficiale del Forum dei Giovani.


Nunzio De Pinto

Agroalimentare, la Ugl a confronto col segretario regionale Palumbo.


Avellino - Si è svolta questa mattina, presso gli uffici della segretaria provinciale della Ugl Avellino, una riunione operativa, convocata per mettere a fuoco le problematiche del comparto agroalimentare. L'incontro ha visto la partecipazione del segretario provinciale del sindacato guidato da Renata Polverini, Costantinos Vassiliadis, del dirigente provinciale delegato ai rapporti con la Ferrero Michele Picardi, del Segretario regionale del settore agroalimentare della Ugl Campania Ferdinando Palumbo (nella foto), del suo vice Cesare Zaccaria, e di altri lavoratori del comparto. "Come promesso al termine della fase congressuale, ho programmato una serie di incontri sul territorio della regione necessari per ascoltare da vicino le problematiche dei lavoratori" ha dichiarato Palumbo "Avellino vive alcune particolarità che vanno seguite con la massima attenzione e sarà mia cura inserirle nella scaletta delle priorità. Con Vassiliadis ci sarà una comunicazione costante frutto di una collaborazione alla quale entrambi guardiamo con interesse. Posso affermare dunque che la tappa odierna si è dimostrata proficua".


c.s.