PIEDIMONTE MATESE. Sabato 5 marzo, presso l’Auditorium San Domenico di Piedimonte Matese, alle ore 17,00 si terrà l’inaugurazione ufficiale del Corso Regionale delle Guardie Zoofile organizzato dall’Ente Nazionale Protezione Animali in collaborazione con il Comune di Piedimonte Matese. Per l’occasione interverranno il Sen. Carla Rocchi Presidente dell’Ente Nazionale Protezione Animali; l’Avv. Vincenzo Cappello Sindaco di Piedimonte Matese; il Prof. Costantino Leuci Vice-Sindaco e Assessore all’Ambiente; il Dott. Fabrizio Pepe Presidente della Comunità Montana del Matese; Giuseppe Falco Presidente del Parco Regionale del Matese, il Ten. Col. Ernesto Di Gregorio Comandante del Gruppo T.S. di Napoli e Davide Canzano Ispettore Regionale dell’Ente Nazionale Protezione Animali. Le guardie eco-zoofile, sono volontari che saranno formati opportunamente, affiancheranno la Polizia municipale e gli uffici comunali nell’opera di informazione e di sensibilizzazione sulle tematiche ambientali, del randagismo e dei diritti degli animali, a cominciare dall’iscrizione obbligatoria all’anagrafe canina. “Si tratta - ha dichiarato l’Assessore Costantino Leuci - di strumenti essenziali per portare avanti l’azione di prevenzione del randagismo e di promozione del benessere dei nostri amici a quattro zampe. È quello che stiamo facendo con i lavori di adeguamento del ricovero temporaneo per cani di via Baden Powell, visitato recentemente anche dai Veterinari dell’ASL, insieme ai quali abbiamo progettato gli interventi più idonei a rendere dignitosa la vita degli animali che sono temporaneamente ospitati presso la struttura. Per loro però intendiamo promuovere anche una campagna di sensibilizzazione e incentivazione all’adozione, con visite di scolaresche e approfondimenti sulle loro esigenze, per cercare magari di prevenire l’abbandono dei cani ed anche di evitare la rincorsa all’acquisto di esemplari costosi, che non hanno niente di più da offrire, in termini di compagnia e simpatia, rispetto ai tanti “trovatelli” che vengono rinchiusi nei canili o abbandonati per strada”.
Pietro Rossi