Piaggine. La VI Manifestazione denominata Il Percorso dei Briganti 2010 si tiene il 24/25/26 settembre è organizzata dall’Associazione Naturambiente, Il Comune di Piaggine, Comunità Montana. Ha Il Patrocinio della Provincia di Salerno, Comunità Montana Calore Salernitano, Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, ETP di Salerno, cassa rurale Roscigno e Laurino,Comune di Piaggine Partecipano associazioni e comitati del Sud, pro loco, scolaresche 22 settembre ore 10,30 Conferenza stampa presso EPT Salerno
Torneo di calcio della montagna dal 20 settembre al 26 settembre
24 settembre incontro scuola ad Agropoli Presidente Naturambiente Mario Nigro, Cinzia Monzo
Ore 16,00 visione di corti “terra mia”
Ore 18,00 Presentazione progetto brigantaggio e Museo del Brigante. Attrazioni culturali, identità Cinzia Monzo Referente Informagiovani Distretto 59, Marra Vincenzo, Anna Pina Arcaro promotrice del nuovo modello di sviluppo sostenibile " turismo rigenerativo", Giuseppina Di Stasio Presidente Pro loco di Felitto, Marisa Preato presidente EPT Salerno conclude Enzo Maraio assessore Turismo Salerno
25 settembre incontro scuola Trentinara ore 11,30 Preside Giuseppe di Candido, Sindaco di Trentinara Lorenzo Fraiese, Cinzia Monzo Informagiovani, Marra Vincenzo responsabile progetto Il percorso dei briganti
Ore 16,00 incontro di calcio rappresentativa della Valle del Calore e Nazionale delle due Sicilie organizza Marra Michele
ore 18,00 viabilità nell’Alto Cilento Coordina Clementina Giordano consigliere di Monteforte Cilento saluto del Sindaco di Piaggine Angelo Ciniello,
Intervengono: Vincenzo Marra consigliere di Piaggine, Consigliere provinciale Pasquale Caroccia, Assessore prov.le Marcello Feola , Donato De Rosa Giunta Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, On. Donato Pica. In serata a Piaggine festival Band Cervati Visione delle stelle con il telescopio e l’orientamento dei briganti Nell’ambito delle celebrazioni del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia proponiamo al popolo il cosiddetto PROCESSO “A quell’Amara Unità d’Italia”, per rendere una lettura puntuale della storia, attraverso la spettacolarizzazione dei fatti intervenuti, rievocando le ragioni dei protagonisti in causa
26 a Piaggine ore 10,30 presentazione libro Cervati di F. Domini, Poesie di Carmelo Arcaro
Ore 11,30 Processo animato da avvocati “ A quell’ Amara Unità d’Italia” Saluto del Sindaco Angelo Ciniello, del consigliere Marra Vincenzo La “corte” sarà così costituita:
Giudice- Historicus: prof.ssa Dora Liguori
Pubblico Ministero avv. Pasquale Caroccia
Cancelliere Pipolo Rita Studentessa Liceo Psico-pedag.Piaggine
Difesa avv.Clementina Giordano
Difesa Avv. Gianfranco Petraglia
Rappresentante del popolo offeso Nando Dicè
Rappresentante dei Briganti Santino Campagna
Donna dei briganti Assunta Nigro
Imputati Vittorio Emanuele II ; Francesco II; Cavour; Garibaldi, Mazzini.
la sentenza sarà frutto di una votazione dei cittadini presenti
ore 16,00 convegno Pastorizia,transumanza,tradizioni agricole coordina vicesindaco Pasquale Rizzo, poesie di Carmelo Arcaro Interviene Mario Nigro Presidente Naturambiente Esperienze Testimonianze e racconti, Franco Nigro, Gerardo Tommasino, Giuseppe Gnazzo
ore 17,30 l’economia del Sud-l’Unità d’Italia-Brigantaggio
Coordina Fiore Marro Presidente Comitato delle Due Sicilie, Saluto del Sindaco Angelo Ciniello
Intervengono: Vincenzo Marra una storia di Brigantaggio Tardio Amilcare Troiano Presidente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano On. Carmelo Conte già Ministro della Repubblica Nando Dicè Presidente Insorgenza Civile , Valentino Romano Centro studi Comitato due Sicilie Lorenzo del Boca Cià Presidente Ordine dei giornalisti
Il Percorso dei Briganti 24/25/26 settembre
Con il 2011 continuano i festeggiamenti dei 150 anni dell’unità d’Italia, ma noi a nome degli sconfitti vogliamo costituire un comitato per la REVISIONE del PROCESSO TARDIO
e rendere onore a chi volle combattere per la Patria ma sul fronte perdente.
Tardio capobrigante, partigiano del Cilento
Giuseppe Maria Tardio nasce a Piaggine Soprane nel Principato Citra il 1° ottobre 1834 da Paolo e Catarina Alliegro di Rofrano
Frequenta a Salerno il Real Liceo e poi l’Università a Napoli
Partecipò a Salerno nel 1859 ad una manifestazione liberale e fu arrestato per 5 giorni
A Piaggine si ordì una congiura per farlo arrestare come reazionario intorno al 10 dicembre
Il 25 dicembre del 1860 evade dal carcere di Laurino e si rifugiò a Roma
Il 18 settembre 1861 si imbarcò a Civitavecchia su un paranzello e nella notte tra il 21 e 22 settembre sbarcò ad Agropoli Punta Teresino contrada Sambuco ed arriva a Piaggine il 24 settembre. Una settimana prima Josè Borjes (ufficiale spagnolo)sbarca a Brancaleone per organizzare le bande nella Basilicata capeggiate da Crocco. L’avvocato, appena sbarcato ad Agropoli consegna le armi ai 32 uomini ex soldati borbonici, affida i gradi e per Giungano, Capaccio, Trentinara, Monteforte, Felitto, Magliano, Stio, Laurino, Valle Dell’Angelo arriva a Piaggine sul Monte Cervati. La famiglia ebbe a patire della sua scelta, in più occasioni fu arrestato il padre Paolo e il fratello Felice. A ridosso delle occupazioni dei paesi vicini a Piaggine furono arrestati padre, fratelli Antonio, Felice sorella Filomena e le zie Il fratello Felice Tardio nel periodo Maggio/luglio 1861 non si presenta, come tantissimi giovani, per prestare servizio militare sotto la bandiera Sabauda del Regno d’Italia e fu incarcerato prima a Laurino poi a Vallo della Lucania Una volta arrestato, a Roma l’8 novembre 1870, il legale subì un lungo processo a Salerno ed Avellino che si concluse con la sentenza di condanna a morte. L’accusa gli attribuiva il reato di voler sovvertire l’ordinamento dello Stato, e nel merito anche fatti di sangue. In seguito, la pena fu tramutata in condanna ai lavori forzati a vita nel penitenziario dell’isola di Favignana in Sicilia, dove, dopo 20 anni di prigionia, morì il 13 giugno 1892. In paese i familiari sostengono che fu avvelenato. In nessun atto processuale rivelò i nominativi di sostenitori e collaboratori.
Tardio al Processo presenta un’Autodifesa
…Io non sono colpevole di reati comuni poiché il mio stato,il mio carattere,e la mia educazione non potevano mai fare di me un volgare malfattore; io non mi mossi e non agii che con intendimenti affatto politici e per iscopo meramente polittico, talchè non si potrebbe chiamarmi responsabile di qualsivoglia reato comune che altri avesse per avventura perpetrato a mia insaputa contro l’espressiva mia volontà e contro il chiarissimo ed unico scopo per cui la banda era stata da me radunata….
Prof. Vincenzo Marra