Alife – L’amministrazione comunale di Alife guidata dal Sindaco Giuseppe Avecone ha inaugurato la nuova struttura cimiteriale, un imponente complesso sorto proprio accanto al cimitero vecchio che contiene 1848 loculi divisi in moduli di varia grandezza. La struttura, realizzata grazie ad un Project financing di circa 2 milioni e 400mila euro, si estende su una superficie di 16mila metri quadri ed è dotata di un ampio parcheggio che può contenere fino a 150 posti auto. All'interno del cimitero sono stati realizzati loculi singoli e cappelle gentilizie da 6 loculi ciascuna, cui si sono aggiunti 2 campi di inumazione per 40 salme. Questo contratto di partenariato pubblico-privato è stato siglato nel 2003 tra la Italgeco, società di Capodrise con sede legale in Roma, di cui è amministratore Salvatore Liquori, ed il Comune di Alife, con a carico di quest’ultimo solo l'onere del controllo. La realizzazione dei manufatti ha subito nel corso degli anni, però, diverse interruzioni, non ultima quella di alcuni anni orsono causata dal rinvenimento, proprio in quell’area, di un’autentica necropoli con custodite tombe di epoca antichissima. Dopo il superamento di questa impasse con la competente Sorpintendenza per i Beni archeologici, i lavori hanno visto una lenta ripresa: “Abbiamo ereditato una situazione talmente ingarbugliata dal punto di vista tecnico-amministrativo che si è dovuto lavorare diversi anni per venirne a capo – ha affermato il primo cittadino di Alife, Giuseppe Avecone. Noi lo abbiamo fatto, col massimo della trasparenza e della legalità”. “Nel momento del nostro insediamento i lavori erano fermi da due anni circa – ha sostenuto invece l’assessore comunale delegato al cimitero, Gabriele Venditti - in quanto l’area antistante il parcheggio del cimitero era interessata da vincolo archeologico, e pertanto era necessario fare i saggi per acquisire il nulla osta della Soprintendenza. In seguito si è resa necessaria una variante al progetto che accontentasse un po’ tutte le parti in causa: l’amministrazione comunale, la società costruttrice e la stessa Sorpintendenza. Questo lungo periodo di inattività ha causato inevitabili malumori tra la popolazione - ha continuato il vice sindaco Venditti – anche perché il cimitero rappresenta un segno di civiltà per tutta la comunità. E grazie anche alla collaborazione di archeologi spagnoli provenienti dall’Università di Valencia, che hanno lavorato a titolo gratuito nel cantiere di Alife per diversi mesi, si è riusciti dopo numerosi saggi ad ottenere lo svincolo dell’area, svincolo che si è avuto nel settembre del 2012 ed a costo “zero” per il nostro Comune; dopodiché è iniziato una sorta di risanamento tecnico-amministrativo che ha permesso la sottoscrizione dei primi contratti di cessione dei loculi e cappelle”. La cerimonia di inaugurazione ha visto anche la presenza di autorità religiose, in particolare di S.E. Mons. Valentino Di Cerbo, Vescovo della Diocesi di Alife-Caiazzo, che nel corso dell’omelia ha voluto ricordare le figure di Pietro Farina, già Vescovo della Diocesi, recentemente scomparso, e di don Antonino Leggio, parroco della Città di Alife che perì durante l’ultimo conflitto mondiale: proprio in questi mesi, difatti, ricorre il 70° anniversario della fine delle ostilità. “Un compiacimento va senza dubbio all’amministrazione comunale di Alife per la conclusione di quest’opera – ha ricordato il Vescovo Di Cerbo: il segno della civiltà di un popolo si legge anche da come sono tenute le strutture cimiteriali. E la nostra città ha una storia di oltre duemila anni. Mi compiaccio, pertanto, con questa realizzazione ad Alife – ha proseguito il Vescovo originario di Baia e Latina: qui i morti stanno bene, ma dobbiamo ricordarci di trattare bene le persone da vivi. Mi auguro, dunque, che questa magnifica opera ci possa ricordare che dobbiamo sempre trattare bene le persone da vivi, poiché da morti ci pensa il Signore”.
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03 novembre 2013
Inaugurata alla presenza del Vescovo Di Cerbo la nuova ala del Cimitero di Alife.
Alife – L’amministrazione comunale di Alife guidata dal Sindaco Giuseppe Avecone ha inaugurato la nuova struttura cimiteriale, un imponente complesso sorto proprio accanto al cimitero vecchio che contiene 1848 loculi divisi in moduli di varia grandezza. La struttura, realizzata grazie ad un Project financing di circa 2 milioni e 400mila euro, si estende su una superficie di 16mila metri quadri ed è dotata di un ampio parcheggio che può contenere fino a 150 posti auto. All'interno del cimitero sono stati realizzati loculi singoli e cappelle gentilizie da 6 loculi ciascuna, cui si sono aggiunti 2 campi di inumazione per 40 salme. Questo contratto di partenariato pubblico-privato è stato siglato nel 2003 tra la Italgeco, società di Capodrise con sede legale in Roma, di cui è amministratore Salvatore Liquori, ed il Comune di Alife, con a carico di quest’ultimo solo l'onere del controllo. La realizzazione dei manufatti ha subito nel corso degli anni, però, diverse interruzioni, non ultima quella di alcuni anni orsono causata dal rinvenimento, proprio in quell’area, di un’autentica necropoli con custodite tombe di epoca antichissima. Dopo il superamento di questa impasse con la competente Sorpintendenza per i Beni archeologici, i lavori hanno visto una lenta ripresa: “Abbiamo ereditato una situazione talmente ingarbugliata dal punto di vista tecnico-amministrativo che si è dovuto lavorare diversi anni per venirne a capo – ha affermato il primo cittadino di Alife, Giuseppe Avecone. Noi lo abbiamo fatto, col massimo della trasparenza e della legalità”. “Nel momento del nostro insediamento i lavori erano fermi da due anni circa – ha sostenuto invece l’assessore comunale delegato al cimitero, Gabriele Venditti - in quanto l’area antistante il parcheggio del cimitero era interessata da vincolo archeologico, e pertanto era necessario fare i saggi per acquisire il nulla osta della Soprintendenza. In seguito si è resa necessaria una variante al progetto che accontentasse un po’ tutte le parti in causa: l’amministrazione comunale, la società costruttrice e la stessa Sorpintendenza. Questo lungo periodo di inattività ha causato inevitabili malumori tra la popolazione - ha continuato il vice sindaco Venditti – anche perché il cimitero rappresenta un segno di civiltà per tutta la comunità. E grazie anche alla collaborazione di archeologi spagnoli provenienti dall’Università di Valencia, che hanno lavorato a titolo gratuito nel cantiere di Alife per diversi mesi, si è riusciti dopo numerosi saggi ad ottenere lo svincolo dell’area, svincolo che si è avuto nel settembre del 2012 ed a costo “zero” per il nostro Comune; dopodiché è iniziato una sorta di risanamento tecnico-amministrativo che ha permesso la sottoscrizione dei primi contratti di cessione dei loculi e cappelle”. La cerimonia di inaugurazione ha visto anche la presenza di autorità religiose, in particolare di S.E. Mons. Valentino Di Cerbo, Vescovo della Diocesi di Alife-Caiazzo, che nel corso dell’omelia ha voluto ricordare le figure di Pietro Farina, già Vescovo della Diocesi, recentemente scomparso, e di don Antonino Leggio, parroco della Città di Alife che perì durante l’ultimo conflitto mondiale: proprio in questi mesi, difatti, ricorre il 70° anniversario della fine delle ostilità. “Un compiacimento va senza dubbio all’amministrazione comunale di Alife per la conclusione di quest’opera – ha ricordato il Vescovo Di Cerbo: il segno della civiltà di un popolo si legge anche da come sono tenute le strutture cimiteriali. E la nostra città ha una storia di oltre duemila anni. Mi compiaccio, pertanto, con questa realizzazione ad Alife – ha proseguito il Vescovo originario di Baia e Latina: qui i morti stanno bene, ma dobbiamo ricordarci di trattare bene le persone da vivi. Mi auguro, dunque, che questa magnifica opera ci possa ricordare che dobbiamo sempre trattare bene le persone da vivi, poiché da morti ci pensa il Signore”.
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Peter
Nuovi fondi per il patrimonio scolastico di Piedimonte Matese, al plesso G.G. D’Amore 490mila euro
Scuola D'Amore |
PIEDIMONTE
MATESE -Buona notizia per il
patrimonio degli edifici scolastici di Piedimonte Matese direttamente dal Bollettino
Ufficiale della Regione Campania, pochi giorni fa: 490mila euro di risorse per
interventi di adeguamento igienico funzionale e alle norme di sicurezza del
plesso G.G. D’Amore di piazza Carmine, che con i suoi quasi 500 alunni di
scuola primaria e dell’infanzia rappresenta il più popoloso della città. I
fondi sono di provenienza statale, stanziati con il Decreto legge n. 69 del
giugno scorso (il famoso “Decreto del fare”), convertito nella legge n.98/2013.
Le Regioni hanno avuto il compito di selezionare i progetti presentati, e in
Campania soltanto 38 su 345 sono stati ritenuti finanziabili, e solo 5 in
provincia di Caserta, tra cui quello del comune di Piedimonte Matese, che
permetterà di realizzare alcuni interventi indispensabili come il rifacimento
del manto di copertura di due dei quattro padiglioni (agli altri due si è
recentemente provveduto con fondi comunali) e, soprattutto, la sostituzione di
tutti gli infissi interni e i serramenti esterni, in quanto quelli esistenti
risultano obsoleti e poco efficienti, e non rispondono più alle norme sulla
sicurezza e sul risparmio energetico. Verranno
installati invece quelli in lega di alluminio, a taglio termico e con vetri
termoisolanti a bassa resa emissiva, così da consentire una notevole riduzione
dei costi per il riscaldamento e da assicurare un microclima adeguato oltre a
garantire le condizioni di sicurezza per i bambini. Grande soddisfazione
esprimono gli assessori Costantino Leuci
e Antonio Ferrante (Pubblica
Istruzione e Lavori Pubblici) che hanno dato impulso alla progettazione curata
dall’Ufficio Tecnico del Comune e hanno seguito la presentazione dell’istanza:
“Questo ennesimo finanziamento ci rende
orgogliosi perché premia una capacità di progettazione e di programmazione
amministrativa messa in campo sull’edilizia scolastica sin dall’inizio del
nostro primo mandato, nel 2007. Su questo plesso D’Amore, in particolare,
numerosi sono stati gli interventi con la realizzazione di impianti a norma,
compreso l’impianto antincendio, la realizzazione di nuove aule e laboratori,
la sistemazione degli spazi esterni e, ora, la sostituzione di tutti gli
infissi che permetterà di rendere pienamente sicuri e confortevoli gli ambienti
dove ogni giorno vivono i nostri bambini”. Allo stesso modo esprime la sua
soddisfazione il sindaco Vincenzo Cappello: “La cura delle
strutture scolastiche cittadine è stata e resta uno degli obiettivi prioritari
della nostra azione amministrativa e l’attenzione a tutte le opportunità
normative e finanziarie offerte a livello regionale, nazionale e comunitario ci
ha consentito in questi anni di realizzare importanti e continui interventi su
tutti i plessi scolastici come forse non era mai stato fatto dall’epoca della
loro costruzione”.
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Peter
Caso Ligresti, sen. Vincenzo D’Anna (Pdl-Fi): “Ex ministro Balduzzi mistificatore. Condannando Berlusconi condanna anche Cancellieri”.
Sen. Vincenzo D’Anna |
ROMA. “L’ex ministro
della Salute, Renato Balduzzi, ritiene siano mistificatori tutti coloro i quali
richiamano il parallelo tra la telefonata di Berlusconi per il “caso Ruby” e quella
del ministro Cancellieri per il “caso Ligresti”. In realtà, a mio modesto
parere, il vero mistificatore sembra essere proprio il deputato di Scelta
civica quando afferma che Berlusconi chiamò i funzionari della Questura di
Milano per dissuaderli dal compiere il loro dovere. Circostanza, quest’ultima,
smentita sia dagli stessi funzionari, sia dal magistrato del Tribunale dei
Minori il quale ha più volte chiarito come, in quel caso, fosse stata seguita
la normale prassi relativa all’affidamento di un minore”. Così il senatore
Vincenzo D’Anna (Pdl-Fi), vicepresidente della commissione Affari europei di
palazzo Madama. Balduzzi, che per D’Anna: “deve notorietà e carriera a Rosy
Bindi, tradisce evidentemente l’inclinazione alla doppia morale tipica dei
catto-comunisti, notoriamente inclini a misurare l’etica con il metro della
convenienza”. In realtà, prosegue il senatore: “i due casi, ovvero il
comportamento di Berlusconi e quello della Cancellieri, sono tranquillamente sovrapponibili,
ovvero perfettamente legittimi poiché rientrano, da un lato nella sfera dell’illecita
intercettazione, e dall’altro in quella della semplice richiesta di
informazioni”. “Condannando Berlusconi - conclude D’Anna - Balduzzi condanna anche
la Cancellieri con considerazioni che hanno lo stesso pregio dell’azione da lui
svolta quando era alla guida del Dicastero della Salute”.
L’ufficio
stampa
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Peter
Cerimonia celebrativa di deposizione di una corona d'alloro in memoria di tutti i caduti a Mondragone.
MONDRAGONE - Dopo aver commemorato i defunti con il tradizionale corteo al Cimitero lo
scorso sabato 2 novembre alla presenza di S.E. il Vescovo Orazio Francesco
Piazza, domani, lunedì 4 novembre 2013, alle ore 18, in occasione della Festa
dell'Unita' Nazionale e delle Forze Armate, dalla Casa comunale di viale
Margherita partirà un corteo diretto alla piazza Umberto I, ove si terrà la
cerimonia celebrativa di deposizione di una corona d'alloro in memoria di tutti
i caduti.
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Peter
CONVEGNO STORICO A PIEDIMONTE MATESE
Prof. Felicio Corvese |
PIEDIMONTE MATESE -In occasione del 70° Anniversario
del 1943 l'ASSOCIAZIONE Storica del Medio Volturno e il Comune di Piedimonte
Matese, organizzano per Lunedì 4 Novembre alle ore 18,00 presso la sede sociale di Via Sorgente, 6 a
Piedimonte Matese, un Convegno
in memoria dei tragici avvenimenti. Dopo i saluti del Sindaco di Piedimonte
Matese, Avv. Vincenzo Cappello e del
Presidente dll'A.S.M.V, dott. Pasquale
Simonelli e del Cav. Stefano
Micelli, Presidente dell'Ass. Combattenti e Reduci della sezione di Piedimonte
Matese, interverranno: Prof. Costantino Leuci, Assessore alla Pubblica
Istruzione e alla Cultura, sul tema: OTTOBRE del 1943, il Prof. Felicio Corvese, storico e Presidente
del Centro Sudi "F. Daniele"di Caserta, su: L'Occupazione tedesca
e la resistenza civile delle popolazioni nella Campania settendrionale e il
Prof. Giuseppe Angelone, docente di
Storia del cinema c/o la SUN di Napoli, su: Fonti Audiovisive della 2*
Guerra Mondiale nell'Alto Casertano. Seguiranno le proiezione di filmati.
Pietro Rossi
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Peter
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