17 gennaio 2013

Ancora disservizi a Gallo Matese, ora manca anche il segnale della RAI.


Antonio Rampone

GALLO MATESE.  Ancora disservizi a Gallo Matese. Questo ridente paesino del Parco Regionale del Matese, ormai noto come il paese dei disservizi, è tornato di nuovo  alla ribalta in  questi ultimi giorni per la mancanza di segnale del servizio  RAI. Incredibile ma vero, ci dice Antonio Rampone gestore di una radio libera locale, mamma RAI inonda le nostre case con spot pubblicitari ricordandoci che sta per scadere il canone annuale e poi non è in grado di garantire la ricezione dei canali. Questo disservizio a Gallo Matese accade sta accadendo spesso e ora con il segnale terrestre i 14 canali si vedono solo a voce,  i cittadini e Rampone si domandano se è questa la TV di Stato. Gallo Matese è venuta alla ribalta della cronaca locale, negli ultimi anni, già altre volte con la segnalazione di disservizi alle Poste. A Gallo Matese inoltre i cittadini hanno sempre lamentato la mancanze di un servizio di Guardia Medica e del 118 pertanto chi si sente male di notte è costretto a bussare alla porta di qualche medico. A denunciare questi disservizi è stato in passato più volte il solito  Antonio Rampone, il volenteroso cittadino che grazie al suo costante impegno ha denunciato tutto alle telecamere di RAI 3.  

Pietro Rossi

IL SITO ARCHEOLOGICO DI CAPO DI CAMPO MESSO IN SICUREZZA DAL COMUNE DI CATELLO DEL MATESE.


sito archeologico di capo di Campo

CASTELLO DEL MATESE. L’Amministrazione Comunale di Castello del Matese ha provveduto alla messa in sicurezza del sito archeologico di capo di Campo , con l'avvicinarsi delle gelate invernali il sito archeologico è stato protetto con un telo e ricoperto di uno strato di argilla espansa. Lo scavo, avviato nel 2010, è stato reso possibile da  una collaborazione tra il Comune di Castello del Matese, l’Università degli Studi del Molise e la Soprintendenza Archeologica delle province di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta e rientra in un più ampio progetto teso a definire le forme di occupazione e utilizzo in età antica del comprensorio  matesino. Il sito di Capo di Campo è posto all’estremità sud-orientale della piana occupata dal lago del Matese, a circa m 1050 sul livello del mare, a ridosso di un tratturo che ricalca uno dei percorsi che in antico permettevano di scavalcare il massiccio matesino collegando la Campania al Sannio. Esso  è infatti a ridosso della strada che, lasciata la valle del Volturno nei pressi di Alife e raggiunto il passo di Miralago, discendeva lungo il fianco settentrionale della Serra delle Giumente e, attraversata la piana lacustre, proseguiva lungo le pendici di Costa Catena fino al Pozzacchio; da lì, oltrepassata la sella del Perrone, risaliva verso Marianelle, raggiungeva le Tre Torrette, passando sotto la fortificazione sannitica che la controllava, le girava intorno percorrendo Valle Uma e poi ridiscendeva, attraversando il santuario di Campochiaro, fino a raggiungere la sottostante piana di Bojano ove incrociava il tratturo Pescasseroli - Candela. Gli scavi hanno restituito i resti di un edificio pubblico di età sannitica, probabilmente un santuario, abbandonato nei primi anni del I secolo a.C. Esso doveva essere parte di un più ampio insediamento del quale è auspicabile che, con il prosieguo dei lavori, venga meglio delineata la forma e le funzioni. Sul finire del I secolo a.C., le strutture ancora emergenti dell’edificio sannitico furono riutilizzate per la costruzione di un nuovo impianto, verosimilmente a vocazione pastorale come suggeriscono i numerosi pesi da telaio che sono stati fin qui rinvenuti e che documentano una  attività di lavorazione della lana, legata all’allevamento ovino. L’impianto, abbandonato nella seocnda metà del II secolo d.C., può essere identificato con un saltus estivo, termine tecnico utilizzato a Roma per indicare quelle aziende specializzate nell’allevamento transumante, soprattutto ovino, e costituite da un pascolo montano, attrezzato con ambienti per la lavorazione e la trasformazione dei prodotti  e per ospitare la manodopera ivi impiegata, ed un pascolo invernale a valle dove  animali e uomini svernavano; non sono noti molti impianti di questo tipo e, di conseguenza, l’abitato di Capo di Campo riveste una grande importanza per comprendere come fosse articolato un pascolo di alta montagna. Dopo il suo abbandono, l’edificio rapidamente si degradò; sul finire del III secolo, comunque, venne edificata una nuova struttura che potrebbe aver vissuto almeno una trentina d’anni, fino ai primi anni dl IV secolo. Quanto di essa  finora è stato portato alla luce non permette di avanzare ipotesi sulla sua funzione ma non è da escludere che fosse ancora legata ad attività di allevamento.

Pietro Rossi

Tutto pronto per il Festival della vita 2013



Caserta. Generare la vita vince la crisi, questo il tema sul quale si confronteranno studiosi, esperti, studenti e cittadini interessati alla tutela della vita, in occasione della III edizione del Festival della Vita, che si terrà a Caserta dal 26 gennaio al 3 febbraio 2013 (Giornata per la Vita indetta dalla CEI) e in date e con modalità diverse in molte altre città italiane. La manifestazione, organizzata e coordinata dalla Diocesi di Caserta e dal Centro Culturale San Paolo Onlus Campania, è finalizzata alla divulgazione del messaggio emanato dalla Conferenza Episcopale Italiana, in occasione della Giornata per la Vita che si celebra la prima domenica di febbraio di ogni anno. Premiato con medaglia del Presidente della Repubblica Italiana, l’evento vuole essere un'occasione d'incontro per Giovani, Famiglie, Anziani, Istituzioni, Comunità Locali e Associazioni, per sviluppare uno scambio di idee, un attento dialogo sull’esistenza e la promozione di stili di Vita che si traducano in azioni e comportamenti che rendano più consapevole il nostro vivere quotidiano. I Temi del confronto riguardano: l’Ambiente, la Prevenzione, l’Informazione, la Sicurezza Stradale, la Salute e Tutela dei Consumatori, lo Sport, il Turismo, il Tempo Libero, lo Spettacolo, la Musica, la Danza ed il Cinema. Il Settore Amministrativo Provinciale Foreste di Caserta, da tempo impegnato attivamente sulle tematiche dell’Educazione Ambientale e della promozione di uno sviluppo sostenibile, non poteva mancare alla III edizione del “Festival della Vita”, che tra i tanti temi affrontati, dà ampio spazio al rapporto “Uomo-Ambiente-Ecosistema”. Il Settore sarà presente alla manifestazione nella giornata di sabato 2 febbraio con uno stand allestito all’interno di una tensostruttura prevista nel centro della città. Verranno presentate tutte le iniziative curate dal Settore Foreste di Caserta in corso di realizzazione e già realizzate in rete con Scuole, Associazioni, Comuni, Corpo Forestale dello Stato, Amministrazione Provinciale, Pro Loco, ecc., al fine di promuovere e diffondere la cultura della tutela ambientale e l’interesse dei cittadini per il territorio e il paesaggio. Sarà distribuito materiale divulgativo sui boschi della provincia di Caserta, sulla prevenzione degli incendi boschivi e sulle essenze vegetali tipiche della flora autoctona regionale prodotte nei Vivai gestiti dal Settore. Il programma del Festival della Vita si presenta molto ricco con oltre 90 eventi realizzati in 60 giorni da più di 40 realtà associative coinvolte in 24 città ospitanti di diverse regioni italiane (Lazio, Toscana, Basilicata, Campania, Abruzzo e Umbria). Il Festival ha ricevuto i seguenti Patrocini: Pontificia Academia Pro Vita, Pontificium Consilium Pro Familia, Pontificium Consilium De Cultura, Progetto Culturale della CEI, Forum delle Associazioni Familiari, Unione Giuristi Cattolici Italiani, Movimento Europeo per la Difesa della Vita e della Dignità Umana, Regione Campania, Provincia di Caserta, Seconda Università degli Studi di Napoli, Amministrazione Comunale di Caserta.

Esperti a confronto sulla Valorizzazione dell’Agricoltura, cuore e motore economico del nostro Territorio a Dragoni.


Silvio Lavornia

DRAGONI. Sabato alle ore 17,00 presso la Sala Consiliare del comune di Dragoni si terrà un’importante convegno del ciclo Politica e Territorio sul tema delle “Valorizzazione dell’Agricoltura, cuore e motore economico del nostro Territorio”, organizzato dall’Osservatorio Permanente Politica e Territorio del Patto per l’Alto Casertano. In una società che cammina con ritmi non più sostenibili che produce alimenti in  scala industriale senza badare alla salute, non si può più fare a meno della biodiversità, ovvero dei sistemi naturali che sostengono la sopravvivenza di noi tutti. I maggiori nemici dell’umanità sono rappresentati  dalla desertificazione dei territori, dalla deforestazione, dall’utilizzo improprio dei terreni per produzione elettrica, dall’l’impoverimento dei suoli dovuti a monoculture, dalla modifica dell’ambiente e, in generale, dalla dispersione del patrimonio biologico delle specie animali e vegetali, tutti aspetti che determinano una perdita economica considerevole nell´economia regionale. Sono previsti i saluti istituzionali di Silvio Lavornia, Sindaco di Dragoni,  di Antimo Nocera Assessore Comunale di Dragoni, di Giovanni Mastroianni, Presidente dell’associazione Patto per l’Alto Casertano. Ad introdurre i lavori sarà Marco Negri, Consigliere Comune di Dragoni con delega all’Agricoltura e Responsabile degli Imprenditori Agricoli del Patto per l’Alto Casertano. Interverranno a seguire: Vittorio Napolano, Vice-Presidente dell’Ordine degli Agronomi Provincia di Caserta; Vincenzo Peretti, Prof. di  Medicina Veterinaria e Produzione Animale della Federico II di Napoli; Antonio Limone, Commissario Straordinario Istituto Zooproflattico del Mezzogiorno Campania e Calabria; Mario Grasso, Direttore Regionale della CIA Campania; Raffaele Puoti, Presidente della Confagricoltura Provincia di Caserta; Tommaso De Simone,  Presidente della Camera di Commercio Caserta e Presidente della Coldiretti Caserta; Stefano Giaquinto ,Assessore all’Agricoltura Provincia di Caserta; Giovanni Lavornia, Direttore dell’Osservatorio Permanente Politica e Territorio” e Vice-Presidente del Patto per l’Alto Casertano. Le conclusioni del convegno saranno affidate all’ On. Daniela Nugnes, Consigliere Regione Campania con delega all’Agricoltura e all’On. Aldo Patriciello, Deputato al Parlamento Europeo.

Pietro Rossi


Incontro a tema su vegetazione e fauna nel Matese a Fontegreca


cipresseta di Fontegreca

FONTEGRECA. Quarto appuntamento del ciclo di incontri a tema su Risorse Ambientali e Sviluppo Sostenibile - "Realtà ed ipotesi nel territorio matesino" . La sezione CAI di Piedimonte Matese, nell'ambito delle attività legate ai festeggiamenti per il 150° anno di fondazione del CAI, attraverso la propria commissione di Tutela dell'Ambiente Montano, organizza il quarto incontro a tema su Risorse Ambientali e Sviluppo Sostenibile. Luogo dell'incontro, questa volta, la Casa del Parco nel Comune di Fontegreca (messa gentilmente a disposizione dall'Ente Parco), che venerdì 18 gennaio, alle 19.00, ospiterà il dr. For. Pio CILIBERTI ed il dr. Vet. Vincenzo D'ANDREA. Grande protagonista di tutti gli incontri finora organizzati, è ovviamente il Matese. Per questo motivo si è scelto di organizzare i sette incontri in sette Comuni diversi del versante casertano del Matese, al fine di coinvolgere le diverse realtà territoriali e di far conoscere il più possibile la realtà del CAI e le sue molteplici attività. Fino ad oggi gli incontri hanno toccato i Comuni di Piedimonte Matese, San Potito Sannitico e Letino. Il ruolo del CAI nell'ambito della TUTELA DELL'AMBIENTE MONTANO nasce dall'urgenza di proteggere la natura montana dalle azioni sconsiderate dell'uomo, vorace sfruttatore delle sue risorse ambientali, compito che non può essere delegato ai soli soci, ma deve diventare un mutuo convincimento per l'intera collettività, un principio informatore a cui ispirarsi nella personale attività di frequentazione della montagna.

Pietro Rossi