24 agosto 2010

Terza edizione della Stracittadina Città di Alife.


Alife. Domenica 29 Agosto alle ore 19,00 l’ Associazione Harmony Road Onlus presieduta da Pasquale Sasso, rinnova il 3°appuntamento con la “Stracittadina Città di Alife ” (CE) a passo libero. Il percorso di 8 Km che si snoda lungo un circuito perimetrale di circa 2 km e 500 mt da ripetersi per tre volte intorno alle antiche Mura Romane. Partenza dalla P.zza IXX Ottobre proprio dinanzi alla Casa Comunale; poi Via Roma, Via Antiche Mura Romane e via via lungo le caratteristiche viuzze che costeggiano campagne e terreni coltivati a prodotti tipici che solo questa terra sà donare; il tutto con alle spalle i Monti del Matese che quasi si ergono a custodi di questo piccolo Mondo Antico La gara a passo libero di 8 km sarà preceduta dalla Stracittadina di poco più di 2 km dedicata ai bambini in età compresa tra i 6 e i 14 anni e vedrà anche la presenza di animatori e personaggi animati che sapranno rallegrare i nostri piccoli atleti Delizie e dolci fatti in casa dalle sapienti mani delle Donne Alifane sarà il giusto ristoro per rifocillarsi dopo la fatica per chi vorrà condividere insieme alla Harmony Road una serata di sport , relax e tanta tanta amicizia . Le iscrizioni di € 3,00 (solo atleti uomini) per la passeggiata di 8 km e gratuita per i 2 km si raccolgono fino ad un’ora prima della partenza il giorno 29 presso lo Stand dell’Organizzazione in loco Lieti di aspettarvi. HARMONY Road. Per info: Harmony Tel . 0823-787338 fax 0823-787996 Riferimento: Pasquale Sasso

c.s.

LE MAGICHE E VIBRANTI NOTE DEI NOMADI INCANTANO PETRULO, MIGLIAIA DI FANS IN VISIBILIO.


Calvi Risorta. Lo "zoccolo duro" dei fans casertani del "Nomadi", gruppo storico della musica pop-rock italiana, in grande spolvero, a Petrulo di Calvi Risorta. L'altra sera, in occasione del magnifico ed applaudito concero della band di quel fenomeno di talento, bravura e versatlità che fu il compianto DD De Simone, in migliaia si sono riversati in Piazza Giovanni XXIII, luogo nel quale si è concretizzato l'atteso evento musico-canoro. Quì, hanno dato vita ad un intreccio di coreografie e manifestazioni di gradimento verso i loro beniamini che hanno reso onore e merito ad un sodalizio artistico tra i più amati e considerati del panoma rock nazionale. Ovviamente, però, l'Ingrediente più "saporito" ed apprezzato del serata petrulese doveva essere la musica dei Nomadi(hanno presentato un'ampia selezione del loro repertorio classico e diversi brani tratti dal loro ultimo lavoro discografico, vale a dire "Nomadi allo specchio'") e così è stato. Insomma, un serata da "mostri", da annnotare a caratteri cubitali negli annali della storia cittadina. Il merito di tutto questo va pure ai membri del Comitato Festeggiamenti in onore di San Nicandro V. M. e San Michele Arcangelo, che hanno dato il la all'evento. La festa patronale d Petrulo si è conclusa con un'altra apprezzatissima performance, quellla del noto fuochita Andrea Monfreda, che, dando piglio a tutta la sua brvura, ha posto in atto uno spettacollo davvero superlativo e fortemennte gradito da quanti hanno avuto oppotinnità di goderlo.


Daniele Palazzo

GLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE, A CAIAZZO CI SONO E FUNZIONANO.


CAIAZZO. Se per molti comuni della Provincia di Caserta gli impianti di depurazione e il loro corretto funzionamento rappresentano un miraggio, a Caiazzo la realtà è totalmente diversa. In due legislature targate Stefano Giaquinto (nella foto) sono state realizzate 4 strutture per il trattamento delle acque. Nel dettaglio: due gli impianti regolarmente attivi, a Caiazzo Nord e nella frazione di San Giovanni e Paolo; manca invece di allacciamenti e di attivazione ufficiale Caiazzo Sud che servirà anche la frazione di Cesarano; in fase di completamento l’impianto di Caiazzo Est (negli ultimi due casi si tratta di impianti progettati, appaltati e finanziati dall’amministrazione Giaquinto). Poker di impianti per una comunità di circa 6mila persone, l’ennesima dimostrazione della perfetta e buona politica messa in campo nel settore ambientale dal sindaco e consigliere provinciale Giaquinto in sinergia con l’intera squadra di amministratori. Basti citare l’elevata percentuale raggiunta nella raccolta differenziata e iniziative come la messa al bando di sacchetti di plastica per l’uso di buste in Mater-Bi. “Le problematiche ambientali hanno assunto, nel corso degli ultimi anni, una rilevanza primaria per il sano ed equilibrato sviluppo della nostra comunità – sostiene la fascia tricolore – la nostra azione istituzionale, amministrativa e politica non ha mai dimenticato la difesa e la salvaguardia della più importante risorsa di Caiazzo, cioè il territorio”. L’amministrazione comunale, quindi, ha posto e sta ponendo in essere tutte le iniziative indispensabili per dare ai caiatini le certezze e le risposte attese, pur nella consapevolezza che i grandi obiettivi che si intendono conseguire dipendono anche dalla complessiva azione amministrativa e tecnica di altri organi dello Stato e di altri enti territoriali, in particolare Provincia e Regione.


c.s.

IL PRESIDENTE DEL PARCO PINO FALCO HA RIBADITO CHE INSIEME AI VOLONTARI CONTINUERA’ A DIFENDERE CON DETERMINAZIONE IL MATESE.

PIEDIMONTE MATESE. Continua anche dopo il Ferragosto senza sosta l’opera di sensibilizzazione ambientale intrapresa da Pino Falco (nella foto) Presidente del Parco Regionale del Matese in collaborazione con i volontari delle associazioni del territorio. Vivo apprezzamento verso i volontari è stato espresso dal Presidente del Parco Falco che ha ribadito: “ Dal più grande al più piccolo difenderemo con determinazione il nostro Matese”. Si moltiplicano, intanto, i consensi da parte di turisti e residenti di Bocca della Selva per l'azione dei volontari dello Sci Club Fondo Matese in sostegno all'iniziativa di informazione e sensibilizzazione al rispetto delle regole a salvaguardia dell'ambiente del Parco Regionale del Matese. Anche in quest'ultimo weekend, grande disponibilità da parte di tutti ad usare il barbecue e riportate i rifiuti a casa. A fine giornata tutta l'area delle piste da sci e il boschetto erano pulitissimi e i cassoni di raccolta, non ancora rimossi, erano semivuoti. La presenza costante della Polizia Municipale di Piedimonte Matese, a sopperito all’assenza di Forestale e Guardie Provinciali. In queste giornate, hanno lamentato i volontari, sarebbe di grande conforto e sostegno a chi si sta impegnando tanto, almeno un'apparizione fugace degli uomini della Forestale e delle Guardie Provinciali. Soddisfazione è stata manifestata anche da Sisto Bucci che ha segnalato come le località di Miralago e Bocca della Selva siano un concreto esempio di rinnovamento, grazie all'opera di sensibilizzazione che sta continuando in questo mese di agosto, si cominciano a vedere i primi e tanto auspicati effetti, aree verdi e aree pic-nic ben pulite, riduzione dei rifiuti abbandonati, più consapevolezza da parte di tutti anche dei venditori ambulanti concordi che tenere pulito e meglio. La giornata del Presidente Falco si è conclusa con il pranzo al campo base, loc. Scennerato, del progetto "MIGRANDATE", Censimento degli uccelli al Lago Matese, con gli amici di LEGAMBIENTE, del CE.D.A. "Matese" e con Rosario Balestrieri, inanellatore riconosciuto dall'ISPRA. Sarà cura del Parco Regionale del Matese, ha dichiarato Pino Falco, e dei promotori del progetto, inviare le risultanze dei lavori a tutti gli istituti scolastici del territorio, giusto contributo all’anno Internazionale delle biodiversità. dei lavori a tutti gli Istituti Scolastici del Territorio, giusto contributo per l'Anno Internazionale per la Biodiversità.

Pietro Rossi

Andamento negativo dei saldi estivi a Piedimonte Matese. La crisi c’è e si vede.


PIEDIMONTE MATESE. Anche a Piedimonte Matese, centro commerciale più rappresentativo dell’alto casertano, siamo agli ultimi giorni di saldi estivi. Dal primo momento c’è stato il sentore che quest’anno l’andamento era particolarmente lento, poi c’è stata la conferma di un vertiginoso calo di vendite. Nella settimana di ferragosto, alcuni commercianti del centro hanno tentato il tutto per tutto, ma la situazione nonostante i prezzi ribassati, in alcuni casi anche fino al 70% non è migliorata. Secondo l’Associazione dei Contribuenti che ha fatto un’indagine, solamente il 50% dei consumatori italiani ha potuto permettersi di andare a fare shopping nel periodo dei saldi. L’altra metà invece non ha potuto spendere, perchè i soldi solitamente destinati ai saldi, sono stati utilizzati per il pagamento di tasse, prestiti e mutui. Anche a Piedimonte Matese e nell’alto casertano la situazione ha rispecchiato l’andamento nazionale con una flessione delle vendite stimabile intorno al 30% rispetto al 2009. La crisi c’è e si sente. Alla luce di tutto ciò le organizzazioni di categoria dei commercianti, mettono in discussione il sistema che regola i “Saldi di fine stagione”. I saldi così come sono fatti hanno perso di credibilità quindi vanno rivisti nell’interesse dei consumatori e degli operatori. In breve queste le richieste che vengono fatte da più parti: la data di inizio dei saldi deve essere uniformata e deve essere la stessa per tutte le regioni italiane, il periodo di saldi deve partire dal mese di Agosto per gli estivi e dal mese di Febbraio per quelli invernali, cioè deve essere veramente di “fine stagione” e non deve superare le quattro settimane. Inoltre viene richiesto un maggior controllo, degli organi preposti, alle vendite straordinarie e alle offerte promozionali fuori periodo che arrecano gravi danni ai commercianti corretti e al sistema saldi.


Pietro Rossi

Riti settennali, il “Ramadan” sannita di un giorno, ogni sette anni.

Guardia Sanframondi –Tutto il paese in processione. Il sangue vivo richiama. Oltre 200 mila, i turisti che, hanno affollato negli ultimi sette giorni le strade e vicoli del caratteristico comune sannita. Centinaia di giornalisti, fotografi e televisioni di tutto il mondo, arrivati fin qui, per immortalare un fenomeno, una rappresentazione unica, a tratti inquietante, già presente nel XVII secolo. Lo chiamano, il paese dei battenti e dei flagellanti, dove ogni sette anni, nell’ultima decade del mese di agosto si celebrano i “Riti Settennali”, festa dell’Assunta per i cittadini di Guardia Sanframondi, piccolo paese della provincia di Benevento: poco più di seimila anime, quasi tutte impegnate nella manifestazione religiosa-penitenziale, un mix di sacro e profano, una processione-penitenza liberatoria. Da brividi. Una festa che dura sette giorni, con il clou domenicale, quest’anno capitato il 22 agosto, che inizia nella chiesa davanti alla sacra immagine dell’Assunta, al grido “In nome di Maria, fratelli battetevi”. Migliaia i figuranti che, rappresentano per tutte le strade del paese, i misteri dei quattro rioni (Croce, Portella, Piazza e Fontanella), con la chiesa locale partecipante ai riti, in ambito religioso, ma non liturgico.
Scene bibliche, vita dei santi, storia della chiesa e storia recente: uomini donne e bambini, chiamati a dare volto e forme a personaggi, talmente compresi nel ruolo da apparire come statue in ogni momento del faticoso e lungo percorso. Tutto il paese in processione, per un giorno intero, sotto il cocente sole di agosto. Figuranti che portano sul capo una corona di spine e sul petto una fune incrociata, a seguire, penitenti incappucciati, Battenti a sangue circa mille, in saio bianco che si percuotono con ritmo cadenzato, sul petto nudo, fino a farlo sanguinare abbondantemente, con uno strumento di penitenza, un pezzo di sughero da cui fuoriescono circa trentatré spilli. Il popolo la chiama “disciplina”. Tra le fila dei battenti, si muovono gli “Assistenti”, il resto degli abitanti praticamente, che provvedono a disinfettare con purissimo vino bianco (3000 litri) le ferite da cui sgorga sangue vivo, un mix che trasforma l’aria in odore acre e pungente. Riti settennali, una sorta di Ramadan osservato per un giorno, ogni sette anni. Gli oltre mille flagellanti, anch’essi incappucciati, che restano anonimi nel paese, come i battenti- invece usano catene o strumenti di ferro preparati artigianalmente e formati da alcune lamine concatenate l’una all’altra, con cui si percuotono duramente le spalle, stringendo nella mano sinistra un piccolo crocefisso.
Camminano in ginocchio, a ritroso, con lo sguardo rivolto al cielo: recitando litanie lauretane.
“Business e sfrenato esibizionismo, roba da Medio Evo-racconta una signora, che critica duramente l’evento. Ma, la signora proveniente dall’hinterland napoletano, rincara la dose: Sarei curiosa di sapere, quanti di questi che fanno questo sacrificio, frequentano la chiesa ogni domenica e osservano i comandamenti negli altri 364 giorni dell’anno!”. Non tutti la pensano così. Forma di devozione negli anni sempre oggetto di aspre critiche, difficile comunque comprendere l’intima natura psico-religiosa che conduce a un così cruento sacrificio: un fenomeno fatto di fede, tradizione, consuetudini familiari, situazioni umane, forse alla base di ogni colpo di catena o di spugna (spilli). “Tradizione conservata nel tempo, ritenuta un’esagerata mortificazione corporale, un rito impressionante e raccapricciante, in un paese rimasto troppo legato al passato, non più in linea con i tempi”- espressione tratta dall’interpellanza parlamentare, Senato della Repubblica del Presidente Amintore Fanfani, del 30 agosto 1968. Penitenza che fa parte della cultura della vita dei cittadini di Guardia, qualcosa che, forse, niente e nessuno potrà mai cambiare, snaturare o cancellare. Da quello che si respira, tra la gente di Guardia, sarà difficile cambiare le cose, impedendo in futuro il sacrificio: versare “il proprio sangue”, tra storia e leggenda, sofferenza e speranza, dolore e gioia, fede e folclore, disciplina e penitenza. Mai a nulla serviranno screening sociologici, antropologici: la risposta al perché dei riti. “Lo facciamo e lo faremo sempre Gratis et amore Dei, i riti sono nel nostro DNA”- la risposta sincronizzata della gente del Sannio beneventano, terra di streghe, gente forte, laboriosa, per nulla decisa a cancellare la propria storia. “ Questo è un luogo terribile”, la scritta in bella mostra, posta sull’altare di una chiesa locale, che non convince e inquieta molti dei turisti approdati da queste parti. “Qui, la gente viene per vedere lo spettacolo, altro che fede: vuole vedere il sangue, è inutile girarci intorno. Il sangue fa vendere più giornali, aumenta gli ascolti dei telegiornali, delle trasmissioni di cronaca. Altro che finzione, qui il sangue scorre davvero. Lo scriva.. lo scriva, la gente è morbosa, dice rivolto al cronista, appena salito su una delle efficientissime navette messe a disposizione per non paralizzare le viuzze del piccolo centro sannita.

Giuseppe Sangiovanni

RITI SETTENNALI 2010: CURIOSITA’ E POLEMICHE IN PILLOLE.

GUARDIA SANFROMONTI. Domenica 22 agosto- Ore 13:10: All’altezza del Municipio si forma un grande capannello di persone. Voci alterate. Si sentono “delirio” e imprecazioni di donne e uomini. Si è sentito male qualcuno? Non in quel momento. E’ arrivato Vittorio Sgarbi, il critico d’arte più amato e bersagliato d’Italia. Il ciuffo ribelle osannato e contestato dai presenti. Nell’affollatissimo bar di fronte al comune gira sempre più insistentemente un rumor: L’inviato romano di una nota trasmissione televisiva nazionale, si sarebbe infiltrato tra i battenti, per “identificare” e raccontare il dietro le quinte, degli anonimi protagonisti incappucciati, ma, sarebbe stato riconosciuto e “allontanato” con veemenza dai “sanniti”. New non confermata. Ore 17:45, mancano pochi minuti alla fine del “Ramadan” sannita. Davanti al cronista al bar, un signore di mezza età fuma tranquillamente una sigaretta. Sotto la spalla sinistra, sulla camicia chiara, due macchie di sangue, forse, procurate sfilando il saio macchiato da sostanza ematica. Qualche minuto, ed è raggiunto da un uomo e una donna. “Andiamo, ti portiamo a casa”- dicono con premura all’uomo, che li segue, con passo rallentato. E’ un battente(appena ritiratosi dalla processione) in carne ed ossa o è solo fantasia? Il dubbio rimane, la foto scattata pure!
All’ufficio stampa, balletto sulle cifre della manifestazione. Giornalisti e foto-cine operatori, che passano in qualche istante da 200 a 500. Impossibile sapere il numero delle donne nel ruolo di battente. “Non lo sappiano”, la litania recitata al “curioso” cronista, che ha fatto la conta delle uniche due donne battenti(tra mille uomini). L’unico numero certo, i mille agenti(non visti tutti) annunciati per garantire l’ordine e la sicurezza: associati clamorosamente nei titoli dei giornali all’arrivo della televisione araba Al Jazeera. Annullato in pochi secondi l’entusiasmo di raccontare in modo diverso, con pignoleria la manifestazione. Sarà possibile farlo, forse, tra sette anni. Nel 2017. Agli amanti della cabala, non rimane che rassegnarsi!

Giuseppe Sangiovanni

BIAGIO IZZO AL CASERTA VILLAGE.


CASERTA. C’è attesa a Caserta per l’arrivo di Biagio Izzo (nella foto). Il comico napoletano sarà in scena al Real Belvedere di San Leucio venerdì 27 agosto a partire dalle ore 21.30 con la nuova divertentissima commedia dal titolo ‘Un Tè per tre’. Uno spettacolo - scritto a quattro mani con Bruno Tabacchini e messo in scena con la regia di Claudio Insegno - leggero e brillante, con inserti musicali e balletti corali, scene d’effetto e luci sfavillanti. Inserito nel cartellone della seconda edizione del Caserta Village - il festival della comicità promosso dalla Biemme Promozione Eventi – questo nuovo spettacolo gioca sulla comicità esuberante e coinvolgente di Biagio Izzo che ancora una volta domina la scena con la sua irresistibile verve ed un ritmo veloce e incalzante. A dare il via alla storia sono i sensi di colpa del protagonista, divenuto miliardario grazie ad una schedina vincente giocata con un amico poi colto da infarto. Vinto dall’ingordigia il giocatore riscuote l’intera somma senza dividerla con gli eredi dell’amico scomparso. A distanza di anni, logorato dal rimorso, decide di rimborsare il primogenito del defunto ma trovarlo non sarà facile. Tra equivoci e colpi di scena il protagonista dovrà scoprire chi è l’erede legittimo prima di poter finalmente espiare le proprie colpe. Al Caserta Village anche Simone Schettino con lo spettacolo ‘Se tocco il fondo…sfondo!!!’ in programma giovedì 26 agosto e I Ditelo Voi in scena lunedì 30 con la cibernetica commedia dal titolo ‘L’Era digitale’. Info e costi su http://www.casertavillage.com/
Speciale formula abbonamento: puoi vedere tutti e 3 gli spettacoli del Caserta Village con un solo biglietto da 30 euro...affrettati...l'abbonamento è in edizione limitata. Per info Ticketteria, via Gemito n. 81 Caserta tel. 0823/353336


c.s.