PIEDIMONTE
MATESE - In questi giorni di fine agosto anche a Piedimonte
Matese, come in tanti altri paesi d’Italia, si stanno svolgendo i Grest, le attività
ricreative parrocchiali che vedono la partecipazione attiva di tanti ragazzi
dai 6 ai 14 anni della nostra città. Quella di
quest’anno, arrivata ormai alla
terza edizione, è organizzata dall’Unità Pastorale delle tre parrocchie
piedimontesi guidate dai Parroci Don Armando Visone (Ave Gratia Plena),
Don Massimiliano Giannico (Santa Maria Maggiore) e Don Emilio Meola
(San Marcello di Sepicciano). Tante le novità di questa edizione che vede
impegnati nello Staff organizzativo, oltre
ai giovani animatori, anche alcuni Operatori
Parrocchiali di altre associazioni. L’Azione Cattolica delle tre parrocchie
guidate da Pietro Rossi (Ave Gratia Plena), Lucia Carangelo
(Santa Maria Maggiore) e Chiara Franco (San Marcello di Sepicciano) ha
organizzato due incontri serali con i genitori dei ragazzi partecipanti al
Grest, nella prima
serata si è parlato di “Essere
comunità Parrocchiale oggi: proposte per una riflessione”. L’Azione Cattolica essendo
una associazione di laici impegnati nel sociale, ha la responsabilità
di maturare consapevolezza
su cosa significhi
nell’oggi essere “Comunità Parrocchiale”. Comunità rimanda a sinodalità, che
è senz’altro il modo più adatto di
vivere la comunione e la corresponsabilità. Durante l’incontro
è emersa la volontà di essere Chiesa viva, attenta
al territorio, una Chiesa che si interroga e si verifica.
E’
stato rimarcato, inoltre, anche il ruolo che ha la famiglia nel processo
educativo dei figli. La famiglia svolge un ruolo indiscusso nella
formazione della personalità dei minori, infatti dalle esperienze affettive
vissute in famiglia e dai modelli educativi ricevuti, dipendono identità e
socializzazione, acquisizione dei valori e modalità di interpretazione del
mondo circostante.
La Parrocchia e le famiglie sono legate da un solo filo, sono
il luogo di preparazione alla vita dei più piccoli, coltivano e condividono
l'amore, il reciproco rispetto pur conservando le proprie differenze, la serena
e paziente
attesa, la sana autorità con cui credere, esprimere, vivere e
trasmettere convinzioni e valori. Il ruolo delle Parrocchie è stato incentrato
sul
percorso di crescita dei bambini in Oratorio, un viaggio ricco di esperienze
che affrontano vari aspetti della loro vita.
Questo ambiente favorisce non solo
la crescita personale e spirituale, ma anche lo sviluppo di competenze sociali
e relazionali, preparando i bambini ad affrontare il mondo con fiducia e
responsabilità. “La proposta formativa dell’Azione
Cattolica” è stato il tema affrontato nella seconda serata
a cui ha partecipato anche la Presidente Diocesana dell’Azione Cattolica Cinzia
Brandi.
L’Azione Cattolica, ha ribadito la Presidente Diocesana, è
un'associazione laicale della Chiesa cattolica che si prefigge di promuovere la
formazione e l'impegno dei suoi membri nella vita cristiana e sociale. La sua proposta
formativa si articola in vari livelli e ambiti, e si caratterizza per un
approccio integrato alla crescita personale e comunitaria.
L’Associazione offre
percorsi di formazione spirituale che mirano a approfondire la fede e la vita
cristiana, attraverso la preghiera, la riflessione e la catechesi. Parte della
proposta formativa riguarda anche la dimensione sociale della fede. Attraverso
progetti e iniziative, i membri sono invitati a impegnarsi in attività di
volontariato e a riflettere sui temi della giustizia sociale, della pace e
della solidarietà.
La proposta formativa, ha concluso Cinzia Brandi, è
articolata anche in funzione delle diverse fasce di età, dai bambini agli
adulti. Ogni età ha percorsi specifici che tengono conto delle necessità e
delle esperienze di vita dei partecipanti. Attraverso queste e altre iniziative,
l’Azione Cattolica intende formare cristiani consapevoli e attivi, pronti a
vivere la propria fede in modo autentico e a preoccuparsi per il bene della
comunità e della società. Durante gli incontri con le famiglie, considerando il rilevante
ruolo delle Parrocchie nel percorso di crescita dei bambini in
Oratorio, è emersa la proposta di creare una sorta di “Banca del Tempo”
dove ogni genitore o adulto possa mettere, anche un piccolo ritaglio di tempo
come “un’ora” a settimana, a disposizione della Parrocchia per le attività
dedicate all’Oratorio ed ai ragazzi. La Parrocchia è comunità
di fedeli, è apertura e accoglienza, servizio e risposta
a domande e bisogni, ma anche luogo privilegiato
dove si mettono insieme i propri doni, dove si condivide ciò che si è e ciò che si può dare,
dove si diventa dono. Dove si diventa segno di Cristo.
Pietro Rossi