11 giugno 2012

STREPITOSO SUCCESSO DEL “CONCERTO PER CORO E BANDA” DELLE ELEMENTARI DI PRATELLA – AILANO E SCUOLA MEDIA “DON CARLO MONACO” .

AILANO- Strepitoso successo degli alunni delle elementari di Ailano, Pratella e della Scuola Media “Don Carlo Monaco” che, in occasione della fine dell‟anno, si sono esibiti in modo davvero splendido in un „Concerto per Coro e Banda. Essi sono stati preparati in maniera egregia dalla Prof.ssa Angela FARAONE. A dirigere la Banda il Maestro Nicola Samale, il quale ha galvanizzato tutti i coristi e i Maestri in modo magico ed efficace, con il più ampio consenso e scroscianti applausi della popolazione di Ailano, dal palato musicale raffinato e abituata ai successi della sua Banda, che ormai festeggia centocinquanta anni di storia. il Maestro Samale è reduce da una “chiamata” (Febbraio 2012) della Filarmonica di Berlino, la quale ha eseguito il finale della incompiuta Nona di Bruchner da lui trascritta, avendo una standing ovation di ben dieci minuti, messa in risalto da tutta la stampa tedesca. La vera sorpresa, comunque, è stata la bravura degli alunni di quarta e quinta elementare, prima, seconda e terza media di Ailano e Pratella, dai quali la Prof.ssa Angela Faraone ha saputo trarre il meglio con la sua professionalità e dolcezza. Hanno eseguito prima di tutto l‟Inno con uno slancio da emozionare tutti i presenti e poi l‟Inno alla Gioia, Tourdion, Every time I fell the spirit, Gabriel‟s oboe, Yesterday, O surdato‟nnammurato, Torna a Surriento, Funiculì Funiculà, O sole mio, O Fortuna, ecc. L‟arredo dell‟Auditorium comunale è stato curato in modo semplice e magistrale dall‟Architetto Dott.ssa De Sire, insegnante di Arte e Immagine della nostra Scuola.
GLI ALUNNI DEL CORO E DELLA BANDA COL MAESTRO SAMALE
Entusiasta la partecipazione delle mamme degli alunni, le quali oltre a partecipare al coro, hanno preparato anche uno splendido buffet di prodotti locali. Ad eccellere fra di essi le gustosissime mini mozzarelle di Bufala dell‟ormai lanciatissima Azienda Agricola “Ponte Reale” di Torcino.
“Il migliore esempio di che cosa dal 1° Settembre vorrà essere il neonato Istituto Comprensivo di Ailano, ha dichiarato il dirigente scolastico prof. Michele Vaccaro, lo abbiamo già avuto per questa Manifestazione Musicale e per la recente Festa della Legalità, con la presenza del Dott. Ceglie, Magistrato antimafia della Procura di Napoli”. Presenti all‟evento l‟indimenticato Preside ed Ispettore Scolastico, Dott. Faraone, il Sindaco di Pratella Dott. Romualdo Cacciola, meravigliato della bravura dei suoi piccoli concittadini, il Sindaco di Ailano Dott. Mario Lanzone, che ha patrocinato e con forza voluto la buona riuscita della Manifestazione, esprimendo l‟augurio di una rinnovata stagione di vera passione per la Musica che ha la sua gente. A questa gente e alla sua passione per la Musica, passione che fa da esempio per i paesi circostanti Il preside Michele Vaccaro ha dedicato la poesia che segue dal titolo:
GLI ALUNNI COL DIRIGENTE PROF. MICHELANGELO VACCARO
Gente d’Ailano
Alta nella bruma si sveglia al mattino Ailano,in attesa del sole ! Con lei si svegliano gli abitanti suoi, estranea gente a questo nostro tempo, sognatori impastati di musica.
Son certo: se Dio ha una voce ,il Suono e il Canto son retaggio Suo! Perciò mi chiedo: quanto vicini a Dio son costoro, che nei ricordi di bambini vocianti son presenti, che mille anni fa seguivan la Banda d‟Ailano pei vicoli antichi di paesi festanti ? Ed oggi: può questa gente rinunciare al suono e al canto, senza perder l‟anima sua, o vorrà ritrovar nuovo slancio cercando nel cuore d‟altre genti un cantuccio ove posar la voce di Dio e il Suo Canto?
Questi gli alunni che si sono esibiti:
Soprani:
Aurecchia Francesco, Bucci Annalisa, Gagliardi, Asia, Calcagno Maria Grazia, Calcagno Valeria, Calcagno Sabrina, Cantelmo Federica, Cappello Rossella, Caruso Alessia, D'Angelo Chiara, Iovaro Damiana, De Cristofano Moira, De Pari Naomi, Del Sesto Noemi, Lanzone Maria Cristina, Lanzone Miriana, Marsella Florinda, Montanaro Teresa, Puca Sarita, Rega lngrid, Riccio Erika, Robbio Maria Rita, Rotondo Annachiara, Russo Antonella, Russo Teresa, Troiano Patricia.
Contralti I - II :
Bucci Rosta, Cafasso Annalisa, Cappello Maria Chiara, Cappello Victoria, Carlone Demi, Caruso Ilenia, Caruso Raffaele, Cervella Ferdinando, Corbi Maria laura, D'Angelica Gaia, De Pari Amy, De Santis Andrea, Fumante Jsiria, Fusco Clelia, Giordano Federico, Grande Francesco, Holyak Mariana, Magri Brunilde, Manta Matteo, Palermo Federica, Riccio Marica, Rico Francesco Pio, Rinaldi Raffaella, Russo Anna, Russo Gianluca, Stranges Martina, Tamburro Roberta, Testa Michela, Terlizzi Pasquale, Valletta Francesca
Hanno contribuito alla buona riuscita della manifestazione i seguenti sponsor: la”Lete” del Dott. Nicola Arnone; Azienda Agricola “Ponte Reale” Torcino; Ferramenta Bisceglia Pied. Matese; Materiali Edili Scappaticcio Ailano; Ferramenta Villano Quattroventi; Impresa Edile Cantelmo Ailano; Macchine Agricole A. Iadevaia Pietravairano; Macelleria “Robbio Pasquale” Pratella; Edil Di Mundo Raviscanina; Panificio “”Taralli ed altro”Ailano;; “Il Girasole”” fiori in Ailano.
 
Nicola Iannitti

Fiction web a Piedimonte Matese, partite le riprese

Negli spazi degli ex Salesiani la troupe sta girando quasi l’intero secondo episodio di ‘Soma’. A settembre il lancio in rete tramite il sito, Youtube e Facebook

PIEDIMONTE MATESE. Una piccola folla incuriosita assisteva oggi pomeriggio in silenzio, a stento trattenuto, alle scene che una troupe ha incominciato a girare già in mattinata nei locali del complesso ex salesiano, tasselli di una fiction in produzione per il web dal nome ‘Soma’. Tutto lo stupore era generato, oltre che dal piccolo spettacolo inconsueto, dalla presenza di alcuni volti noti che stavano partecipando alle riprese. Volti  familiari a tanti per essere, chi tuttora e chi in passato, attori della celebre soap opera di Rai 3 ‘Un posto al sole’, tra cui, stavolta però in veste di produttori, Francesco Vitiello e Davide De Venuto, il quale ci ha spiegato che gli spazi della struttura “sono stati adattati per fungere da ospedale psichiatrico giudiziario, dove vogliamo ambientare quasi l’intero secondo episodio di Soma, da lanciare su internet a Settembre. Oggi le fiction sul web ricevono molta attenzione, la macchina lavorativa è più libera e soprattutto non c’è bisogno del permesso di un rete tv, inoltre il feedback che arriva dal pubblico è più diretto, ed è semplice coglierne l’apprezzamento.” Davide ci ha infatti detto che verranno utilizzati canali come Youtube e Facebook per diffondere la serie, oltre naturalmente ad un sito dedicato.  La location è stata scelta a Piedimonte Matese tramite l’intervento della Caserta Film Commission, e la Malatesta Film (questo il nome della produzione) rimarrà a girare sino a martedì, quando a conclusione del lavoro ci sarà una conferenza stampa. ‘Soma’, i cui primi due episodi sono diretti dal terzo produttore Fabio Paladini, è strutturata in 4 parti di 12 minuti ciascuna, centrata sul rapporto uomo-natura immerso in un clima narrativo che miscela fantascienza e thriller. E’ la storia di Emilio, che di ritorno da un viaggio si accorge di essersi infettato con un fungo parassita che ne modifica il comportamento sociale. Comincia così un conflitto interiore che lo spingerà a gesti di estrema violenza. Si tratta di un prodotto che vuole essere diverso da quelli presentati dal flusso televisivo, alla ricerca di un pubblico, dunque, altrettanto differente. Finora è stato girato tra Roma e alcuni luoghi della Campania. Prossima tappa della troupe sarà Sessa Aurunca. Tra gli interpreti troviamo Helene Nardini, già vista in fiction tv come ‘Un posto al Sole’, e idem per Luigi Di Fiore, poi Emilio Vacca, Gianfranco Russo, Giorgio Sorrentini.

Fonte: Clarusonline

Caiazzo. Raccolta rifiuti, LSU a rischio?


CAIAZZO. Fiato sospeso per gli addetti alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani: se il Comune fosse costretto ad entrare nel preposto consorzio Gisec, implicitamente metterebbe a rischio il loro posto di lavoro, qualora, come è immaginabile, il nuovo carrozzone provinciale adottasse la prassi riscontrata nella vicina Piana di Monte Verna, scaricando sul Comune diverse unità lavorative in esubero, dopo le mega assunzioni di massa poste in essere dal vecchio CUB. I LSU infatti sopperiscono proprio alla carenza di personale nel comparto ecologico comunale, ragion per cui ove mai il Consorzio dovesse scaricare sul Comune una decina di unità lavorative, provenienti da altre zone, evidentemente per tali lavoratori caiatini, quasi sempre comportatisi in modo impeccabile, non vi sarebbero prospettive realistiche.

Fonte: teleradionews

La presidente del Coordinamento Donne Endas denuncia l'assenza di strutture a 9 mesi dall'entrata in vigore della legge che cancellerà gli OPG


Maria Rosa Lombardo
“E' un episodio gravissimo che però deve servire ad aprire una riflessione seria ed approfondita sull'attuale condizione degli ospedali giudiziari”. Questo, dopo l'aggressione verificatasi nell'OPG di Aversa, il commento a caldo del presidente del Coordinamento Donne Endas Maria Rosa Lombardo, per 12 anni sindaco di Roccaromana. “E' certamente vero che le condizioni dei detenuti negli ospedali giudiziari per malati mentali sono spesso indegne di un Paese civile. Allo stesso modo sono   reali le difficoltà e spesso l'impossibilità del personale medico di curare, come è giusto che sia, quelli che non  sono solo semplici detenuti ma anche e soprattutto “pazienti” afflitti da gravi malattie psichiatriche. Posto come dato acquisito tutto ciò, non so come si possa pensare che la legge del senatore Ignazio Marino, che entrerà in vigore il 31 marzo del 2013, possa essere considerata una soluzione. Per quella data, infatti, - prosegue Maria Rosa Lombardo – i sei OPG italiani chiuderanno i battenti ed  i 1500 pazienti-detenuti, dovranno essere trasferiti in piccole strutture da 30-40 posti, da costruire grazie ad un finanziamento di 273 milioni di euro, dove potranno essere curati e recuperati. Questa legge, che indubbiamente funziona alla perfezione sulla carta, ha però il limite delle “iniziative all'italiana”. Come avvenne per l'altrettanto doverosa e necessaria chiusura dei manicomi negli anni '70, anche oggi la legge, non applicata per intero, finisce per essere una cura, se non peggiore del male, certamente un peso che finisce inevitabilmente ed inesorabilmente sulle spalle di famiglie lasciate da sempre sole dalla società e dalle istituzioni. Ad oggi nessuna struttura è stata creata per accogliere i pazienti detenuti degli OPG. Mentre il tempo passa inesorabilmente e tra soli 9 mesi si apriranno le porte degli ospedali giudiziari, le famiglie tremano all'idea di essere nuovamente abbandonate, chiedendosi dove saranno trasferiti i propri familiari: negli ospedali civili? nelle carceri? i meno gravi agli arresti domiciliari? Nessuno lo sa...la battaglia del senatore Marino era “doverosa”... i 273 milioni chissà se con la crisi verranno erogati … ma cosa accadrà del futuro dei malati e delle loro famiglie? Viene da chiedersi: ma a qualcuno importa?

COMUNICATO COORDINAMENTO DONNE ENDAS

GRECI, EBREI E UNGHERI A S. MARIA LA FOSSA (XII – XVI SEC.)



CAPUA. Venerdì 8 giugno 2012 presso il Salone Capecelatro ex Seminario Diocesano di Capua è stato presentato il libro “I più antichi documenti di S. Maria la Fossa – Greci ed Ebrei (XII – XVI sec.). All’inaugurazione del libro erano presenti S.E. il vescovo Bruno Schettino, il Sindaco del Comune di Santa Maria La Fossa, Dr. Antonio Papa e l’addetto stampa comunale, Avv. Antonio Gaudiano, oltre ad un pubblico molto folto e numerosi giornalisti.   L’opera è stata redatta dal professore Giancarlo Bova, storico di fama mondiale, che si occupa  della civiltà di Terra di Lavoro tra Antichità e Medioevo. Le pergamene relative a S. Maria la Fossa, presentate in questo volume, sono in tutto sessantasette, di cui due precetti di Giordano II (uno è in transunto), un mandato di Giovanna II, una concessione dell’arcivescovo Stefano (in notizia), una procura dell’abate Taddeo (in transunto). Gli altri documenti sono tutti di natura privata: vendite, concessioni, conferme, permute, donazioni pro anima, testamenti e contratti di divisione. L’arco di tempo indagato è molto ampio ed è compreso tra il 1121 e il 1516. Attraverso lo studio degli atti giuridici è possibile vedere molto bene l’evoluzione del centro medievale, denominato dapprima locus S. Marie que dicitur alla Fossa, chiamato poi villa S. Marie ad Fossam pertinenciarum Capue. Si tratta di un villaggio lungo il fiume Volturno, dove i mercanti provenienti da Castelvolturno si fermavano con le loro imbarcazioni nel porto Femirarum o Mulierum per vendere le loro merci, all’ombra della chiesa dedicata alla Vergine Assunta (X – XIII sec.), che rappresentava un asilo di pace per quegli uomini affaticati e per tutti gli abitanti. Attraverso questo libro il professor Bova restituisce al culto dei fedeli di S. Maria la Fossa il meraviglioso affresco della Madonna del Rosario tra i Santi Filippo e Giacomo (XIII sec.) la cui devozione ha visto affollare per otto secoli la stupenda chiesa parrocchiale di Maria SS. Assunta in Cielo (X – XIII sec.). L’Autore presenta in maniera così viva la complessa documentazione relativa al centro, che al lettore sembra quasi di essere presente alle aste pubbliche del tempo e di trovarsi al cospetto ell’arcivescovo Stefano o della badessa Galgana o anche dei giudici riuniti in platea indicum a Capua, mentre concedevano le terre agli abitanti della località, tra cui si ricorda una terra del giudice Pietro de Vinea. Interessanti le notizie sui servizi personali che i fittavoli di alcune terre dovevano prestare alla badessa del monastero di S. Giovanni delle Monache. Altrettanto importanti i riferimenti circa la presenza di numerosi greci nella zona, oltre a quella degli ebrei, tra cui vengono ricordati i fratelli Filippo e Pietro cognomine Medici, figli del fu Pietro eiusdem cognominis, abitanti a Capua (1196), i quali risultano concessionari di una villa rustica a S. Maria la Fossa e sono citati anche come Pietro cognomine Ebreus, fratello dell’arciprete Filippo Medico. L’Autore, che per primo ha studiato i formulari e i sigma dei notai e giudici capuani, identifica il signum del notaio Petrus Medicus, che potrebbero essere degli avi di Lorenzo il Magnifico di Firenze, ma questo è ancora in fase di accertamento. Certa la presenza nel territorio della famiglia Cavalcanti di Firenze e non manca la notizia di un’incursione di Ungheri (1349). Ai primi del ‘500 abitava nei paraggi anche un fratello di Ludovico de Abenavolo, l’eroe della disfida di Barletta. Sessantasette pergamene, dunque, per restituire una storia a S. Maria la Fossa, per conoscere usi, costumi, abitudini e vita di una popolazione, che con rispetto e ammirazione si preannuncia molto laboriosa. Pare che la dicitura ‘fossa’ sia un chiaro riferimento al fatto che il paesino fosse situato nei pressi del fiume Volturno e che il termine indichi il canale di smaltimento dell’acqua nelle terre paludose. E’ proprio grazie al corso fluviale il borgo medievale ha acquisito un’impronta commerciale, dato che la navigazione del corso d’acqua permetteva di trasportare facilmente merci da commerciare. Merci che venivano poi dislocate presso la località ‘Porto delle Femmine’, un punto di attracco, esistente ancora oggi, dove si recavano le donne per acquistare i prodotti e prelevare l’acqua del fiume. Ma le attività dei fossatari non si fermavano solo al commercio e alla pesca, ma riguardano anche altri settori come la caccia e l’allevamento di animali da cortile e di suini, ciò è testimoniato dalla presenza nella chiesa di “Maria SS. Assunta in Cielo” di un affresco che raffigura Sant’Antonio Abate, protettore degli animali. Sicuramente era anche praticato l’allevamento della bufala, che ancora oggi rappresenta un’importantissima risorsa per l’economia locale. Un bellissimo ed illuminante volume, quindi, fortemente voluto dal primo cittadino, Dottor Antonio Papa, che ha deciso e scelto di investire sulla cultura, infatti egli dice: “investire nella cultura è necessario, tenere memoria del nostro passato è indispensabile”.

Tilde Maisto