Informazione,Attualità, Cultura, Cronaca, Politica e Sport della Provincia di Caserta
15 gennaio 2011
PIANO CASA REGIONE CAMPANIA: PUBBLICATA LA LEGGE DI MODIFICA .
Presentazione della nuova guida Slow Food alla Reggia di Caserta.
CASERTA.Sabato 22 gennaio 2011 alle ore 10.30, presso la sala rappresentanza dell'Ente Provinciale del Truismo nella Reggia di Caserta (ingresso lato Pro Loco), si terrà la presentazione della nuova guida “Slow Wine 2011” redatta da Slow Food. Continua, con la tappa casertana, il lungo tour allestito per far conoscere la pubblicazione di Slow Food che offre la fotografia reale dell’attuale situazione del vino in Italia. Va da sé che l’attenzione sarà rivolta in particolare alla Campania e a Terra di Lavoro, forte di ben 90 schede, a dimostrazione della bontà dei vini e delle incredibili potenzialità di crescita di un territorio che, tra l’altro, vanta un sistema produttivo fortemente radicato e basato sulla produzione contadina e di chiaro stampo artigianale. “Il lavoro svolto nelle regioni del Sud - ha affermato Luciano Pignataro, responsabile della guida per la Campania - è straordinario. Si è riusciti ad andare oltre la banalità e centrare con precisione quelle aziende capaci di coniugare rispetto per l’ambiente, etica della vinificazione e qualità in bottiglia. Questo è stato possibile anche grazie alle visite e all’impegno del gruppo Slow Wine che, non limitandosi alla degustazione, ha saputo evidenziare il forte accento sul rapporto tra l’uomo e la terra”. Ad introdurre i lavori ci sarà il fiduciario Slow Food della condotta di Caserta Sabatino Santacroce. Sono previsti i saluti del commissario Ept Alfredo Aurilio, dell'assessore all'Agricoltura della Provincia di Caserta Ettore Corvino ed Enzo Ricciardi, dell'Ais oltre che patron dell'Enoteca La Botte di Casagiove (Ce). Ci saranno, inoltre, gli interventi di Luciano Pignataro (responsabile regionale Slow Wine Campania) e Nino Pascale (Presidente Slow Food Campania). Coordinerà i lavori Maristella Di Martino, giornalista e scrittrice enogastronomica. Seguirà la degustazione dei vini delle aziende vitivinicole della provincia di Caserta, presenti nella guida.
c.s.
Il Sindaco di Castello del Matese Tonino Montone replica alle accuse sul cattivo funzionamento dei depuratori.
COMUNICATO STAMPA
La recente notizia apparsa sul Corriere del Mezzogiorno, riguardo l’inquinamento della sorgente Maretto da parte dei depuratori di Castello è falsa. E’ doveroso, dunque, da parte di questa Amministrazione fornire un contributo per una CORRETTA INFORMAZIONE ai cittadini ed a tutti gli abitanti del Matese.
Gli articoli fanno riferimento al mancato o parziale funzionamento dei depuratori di Castello ed al conseguente inquinamento della sorgente del Maretto, citando una indagine provinciale ARPAC del 2009 e uno studio del locale Gruppo Speleologico del Matese del 2010.
L’indagine Arpac, dal titolo “La Raccolta ed il Trattamento delle acque reflue urbane nella Provincia di Caserta”, come giustamente citato nell’articolo del Corriere del Mezzogiorno, si riferisce, come detto, ad un lavoro del settembre 2009. Ebbene nelle circa 100 pagine del rapporto, senza essere scienziati, leggiamo un dato preoccupante per la depurazione nella nostra Provincia, che diventa allarmante nel nostro Bacino Volturno. I dati sotto riportati sono eloquenti: su circa 90.000 ab. solo le acque delle fogne che servono 26.000 ab. sono regolarmente depurate.
bacino | Totale (ab.) | Depurati (ab.) | parzialmente depurati (ab.) | non depurati (ab.) |
Volturno | 86.935 | 26.255 | 24.830 | 35.850 |
Per quanto concerne l’egregio lavoro svolto dal Gruppo Speleologico del Matese, dal titolo “Contributo per la ricerca delle cause di inquinamento delle acque della sorgente Maretto” lo stesso ipotizza che la causa dell’inquinamento della sorgente Maretto potrebbe essere ricercata negli scarichi del Vallone Cila e nell’inghiottitoio denominato Pincera “Cp79” posto a mt. 514 s.l.m. Il lavoro si conclude suggerendo che per capire l’eventuale inquinamento bisogna effettuare campionamenti delle acque sia superficiali che sorgentizie per accertare se il Vallone Cila è il veicolo principale dell’inquinamento del Maretto.
I concittadini, allarmati, mi hanno chiesto: ma allora in questo disastro i depuratori di Castello inquinano il Maretto?
La risposta è semplice e chiara: NO, e per due ordini di motivi:
1) I nostri due depuratori (Purgatorio e Campo di Chino) funzionano e l’acqua allo scarico rientra nelle tabelle previste dalla Legge. Questo lo sappiamo in quanto, oltre alle analisi effettuate dall’Arpac, in regime di autocontrollo il Comune di Castello effettua regolarmente le sue analisi: le ultime a nostra disposizione sono del 05/01/2011 ed il loro esito attesta parametri di conformità. Il risultato non è casuale, ma frutto di una programmazione svolta negli anni, quando forse queste tematiche non facevano notizie.
2) I nostri due depuratori (Purgatorio e Campo di Chino) hanno come corpo recettore il Vallone Cila ad una quota rispettivamente di mt. 270 e di mt 360 s.l.m.: cioè ad una altezza inferiore di circa 250 e di 150 mt. al sito del citato Inghiottitoio Pincera CP 79 (514 mt. s.l.m.).
Ma vi è di più.
Premesso che il Vallone Cila (confine tra Castello e Piedimonte) è corpo recettore dei nostri due impianti di depurazione e confina con l’ex discarica del Comune, negli anni passati, essendo a conoscenza dei continui inquinamenti del Maretto, ci siamo preoccupati e ci siamo mossi seguendo, di nostra iniziativa, le linee tracciate oggi dal gruppo Speleologico. In particolare:
1) abbiamo provveduto a ristrutturare i nostri due impianti di depurazione (2006-2010) che abbiamo trovato nel 2005 entrambi non funzionanti, tanto che il risultato è quello di avere oggi scarichi conformi alla legge;
2) abbiamo provveduto, grazie ad un finanziamento specifico della Regione Campania, ad effettuare le indagini preliminari sull’ex discarica comunale (sito potenzialmente inquinante). Nello specifico nel 2006 abbiamo effettuato le analisi delle acque superficiali del Vallone Cila sia a monte che a valle del sito ex discarica, il tutto avvertendo contestualmente l’ARPAC della data dei prelievi. I risultati hanno escluso potenziali inquinamenti del sito ex discarica nel Vallone Cila;
3) in ogni caso nel 2008 abbiamo programmato il “Risanamento ambientale delle acque reflue urbane nell’incisione orografica Cila” presentando istanza di finanziamento con progetto definitivo alla Regione Campania nel mese di gennaio 2009.
Per quanto sopra crediamo di aver provveduto, con la doverosa sensibilità ambientale di amministratori, a porre in essere tutte le azioni che credevamo necessarie ed opportune per contribuire alla Tutela dell’Ambiente in tempi non sospetti.
Le analisi, i progetti e tutte le attività sopra citate, adempiute da questa Amministrazione, sono a disposizione di chiunque voglia prenderne visione. Il Sindaco
Antonio MONTONE di Vittorio
IL PARTITO DEMOCRATICO DI ALIFE SI PREPARA PER LE ELEZIONI.
Pietro Rossi
Il Comune di Piedimonte Matese ha acquistato il complesso dei Salesiani.
PIEDIMONTE MATESE. Il Comune di Piedimonte Matese ha acquistato il complesso dei Salesiani, nato nel 1946, grazie all’onorevole Giovanni Caso e al vescovo Luigi Noviello, che fondarono una filiale dell’Opera Piccoli Apostoli come scuola artigianale, passata poi negli anni ‘50 alla gestione dell’Istituto Salesiano, dopo la donazione del suolo pubblico da parte dell’allora sindaco Vincenzo Cappello, nonno del primo cittadino attuale. A darne notizia, visibilmente soddisfatto, è stato il Sindaco Vincenzo Cappello (nella foto)che ha firmato il documento notarile di compravendita perfezionando l’acquisizione al patrimonio comunale degli immobili di via Vincenzo Caso, da diverso tempo nei progetti dell’amministrazione per assicurare il continuo dell’attività salesiana alla comunità piedimontese, visto che per ragioni socioeconomiche l’Opera Salesiana non è più nelle condizioni di tenere vivo il suo percorso in Città. La volontà di acquistare la struttura era stata espressa già nella seduta del Consiglio Comunale del 12 giugno 2009 con l’accensione di un mutuo presso la Cassa Depositi e Prestiti, che dava il via all’iter per la formalizzazione dell’atto. “E’ una giornata davvero importante per la città di Piedimonte - ha commentato il sindaco Vincenzo Cappello, a cui sta a cuore l’intera vicenda – un passo fondamentale affinché la strada tracciata dall’Opera Salesiana non si interrompa, e possa avere un prosieguo, continuando a fare del bene per la nostra Comunità”.
Pietro Rossi
SVOLTI GLI ESAMI DI ABILITAZIONE DEI VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE A PIEDIMONTE MATESE..
PIEDIMONTE MATESE. Si sono svolti ieri sera presso la biblioteca comunale di Piedimonte Matese, come da programma della Scuola Regionale di Protezione Civile, gli esami di abilitazione “Operatore di Protezione Civile”. Presente il Sindaco avv. Vincenzo Cappello che ha dato inizio ai lavori salutando le autorità presenti ed augurando ai corsisti un “in bocca al lupo” per gli esami e una proficua attività futura. Ha inoltre portato i saluti dell’amico Ernesto Lonardo che nel ricambiarli gli auguriamo una pronta guarigione per tornate al più presto tra i sui amici del volontariato. Presente il geom. De Rosa Alfredo (nella foto), ex delegato della Prot. Civile, attuale delegato Sport Spettacolo e Turismo, che ha seguito fin dall’inizio la fase di formazione dei volontari, ha ribadito l’importanza della formazione, allargare ad altri la cultura della Protezione Civile, perché la strategia è quella di svilupparla a partire dai giovanissimi. Sono stati rivolti dei complimenti anche al coordinatore dei volontari di Piedimonte Matese, il geom. Enzo Mone, per la sua alta professionalità con cui affronta tutte le problematiche in campo di Prot. Civile. I corsisti sono stati onorati dalla presenza dei vertici della scuola regionale tra cui il Direttore della Scuola, Generale Franco Bianco, la nuova segretaria regionale dott.ssa Esposito, il dr. Mimmo Clemente e il dr. Paolo Lantinetti, funzionario regionale, nonché pioniere della Protezione Civile Campana. Nel suo intervento iniziale il generale Francesco Bianco, ha salutato i presenti, congratulandosi con loro per il lavoro svolto e per il gran numero di corsisti presenti, ai quali ha ricordato che "la protezione civile è soprattutto formazione, perché non si può far fronte all’emergenza improvvisando". A breve verranno rilasciati gli attestati di frequenza e finalmente sarà un momento di grande festa per i nuovi volontari abilitati.
Pietro Rossi
A IANNARELLI LA DELEGA ALLA PROTEZIONE CIVILE E ALLA POLIZIA MUNICIPALE.
PIEDIMONTE MATESE. Il Consigliere Comunale Michele Iannarelli (nella foto a sinistra, insieme al Sindaco Cappello)è il nuovo delegato alla Protezione Civile e al Corpo di Polizia Municipale del Comune di Piedimonte Matese. A firmare la delega è stato ieri mattina il Sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello che sta rimodulando gli incarichi e le competenze della Giunta e del Consiglio Comunale. La nomina di Iannarelli, eletto nella lista di opposizione “Unione Civica per Piedimonte” da tempo dichiaratosi indipendente per discordanze con il gruppo di minoranza e da alcuni mesi entrato a far parte del gruppo di maggioranza guidato dal Sindaco Cappello, era da qualche settimana nell’aria. La delega ricevuta da Michele Iannarelli Agente di Polizia in servizio in provincia di Benevento, va a completare il quadro di rinnovamento delle competenze specifiche attribuite ai vari consiglieri comunali da Vincenzo Cappello. Con piacere ho accettato la delega conferitami dal Sindaco Cappello, ha commentato Michele Iannarelli, materia a me cara per il lavoro che svolgo e spero di svolgere pienamente i compiti a me affidati nell’interesse dell’intera comunità.
Pietro Rossi