20 febbraio 2013

L’Azione Cattolica Diocesana invita tutti alla preghiera nell’ultimo giorno del pontificato di Papa Ratzinger


Mons. Dio Cerbo con Papa Ratzinger

ALIFE. L’Azione Cattolica della Diocesana ha promosso per giovedì 28 febbraio alle ore 19,00, presso la Cattedrale di Alife, una veglia di preghiera a cui prenderanno i fedeli delle parrocchie, i gruppi, i movimenti diocesani e chiunque vorrà partecipare, in occasione dell’ultimo giorno di pontificato di Papa Ratzinger. Dalle parole di Benedetto XVI pronunciate durante il suo penultimo Angelus in Piazza San Pietro, “Rimaniamo uniti nella preghiera” prende il nome la veglia di preghiera promossa dall’Azione Cattolica, che la Diocesi di Alife-Caiazzo che sarà presieduta dal Vescovo S. E. Mons. Valentino Di Cerbo, per una preghiera di ringraziamento per il pontificato di Benedetto XVI e un momento di preghiera per la Chiesa universale e il nuovo Papa. Personalmente, ha ricordato Mons. Valentino Di Cerbo, lo avevo incontrato il 31 gennaio scorso, in occasione della Visita ad Limina, che come Vescovo della Diocesi di Alife-Caiazzo, gli avevo reso in segno di comunione. Lo avevo trovato, come sempre, lucido, timido e gentile, ma molto affaticato. Congedandomi da Lui, con un moto di tenerezza,  mi era venuto spontaneo dirgli: “Grazie Padre Santo per quanto fa per la Chiesa!”. Era un modo per esprimergli la vicinanza spirituale mia e della Diocesi che mi aveva affidato circa tre anni fa, di fronte a quelle sue spalle curve sotto il peso delle “supreme chiavi” e a quel suo sguardo sereno, ma pensoso, che esprimeva insieme amore per la Chiesa e consapevolezza della gravità della propria altissima missione.

Pietro Rossi

INCONTRO PER RICORDARE L’ECCIDIO DELLE FOIBE A PIEDIMONTE MATESE





PIEDIMONTE MATESE. Presso l’Auditorium comunale del complesso di San Domenico a Piedimonte Matese si è tenuto un incontro sul tema degli eccidi delle foibe tra il 1943 e ’45 e dell’esodo delle popolazioni di etnia italiana dalla Dalmazia e dalla Venezia Giulia al quale hanno partecipato gli alunni delle classi terminali degli istituti superiori cittadini. L’incontro moderato dall’Assessore alla Pubblica Istruzione Costantino Leuci ha visto come relatore d’eccezione l’avvocato Vittorio Giorgi, Presidente dell’Unione Regioni Storiche Europee e autore del libro “Istria, Fiume e Dalmazia, le terre del grande esodo. Una storia italiana”. Per l’occasione è stato proiettato un video con immagini d’epoca su quella che è stata una delle tragedie più odiose ed anche meno studiate del periodo bellico, con la morte di molte migliaia di persone nella regione istriana e dalmata e il successivo esodo di centinaia di migliaia di italiani costretti a lasciare le loro case e le loro terre per trasferirsi in massa in altre città della penisola, ricevendo un’accoglienza spesso abbastanza ostile dagli stessi connazionali. L’Assessore Leuci che ha introdotto l’incontro ha sottolineato quanto sia importante diffondere tra i giovani il valore della memoria dei grandi avvenimenti che hanno segnato la storia del nostro Paese e contribuire così alla crescita civile e culturale della nostra comunità cittadina.

Pietro Rossi

NUOVI TRATTAMENTI PER LE FRATTURE VERTEBRALI E LE STENOSI LOMBARI


Casa di Cura Athena-Villa dei Pini

PIEDIMONTE MATESE. Si terrà sabato 23 febbraio, a partire dalle ore 8.30, presso la Sala Conferenze della Casa di Cura Athena-Villa dei Pini di Piedimonte Matese (CE), l’ECM dal titolo “Fratture vertebrali e stenosi lombare, nuove modalità di trattamento”, curato dal dott. Marcello Bartolo, Responsabile della Neuroradiologia dell’IRCCS Neuromed. Il corso, rivolto a Medici e Tecnici di radiologia e valevole 5 crediti ECM, nasce dalla rilevazione che tutt’oggi circa 2/3 di tutte le fratture vertebrali non vengono diagnosticate, spesso a causa dell’aspecificità dei sintomi. Razionale del Corso è quello di informare sulle metodiche di diagnosi precoce di tali patologie della colonna vertebrale  e delle tecniche mini-invasive atte a trattarle in maniera adeguata, mettendo il paziente al centro di un interesse scientifico che coinvolga varie figure professionali, dal Reumatologo, al Radiologo, al Neuroradiologo Interventista. Nel corso della giornata formativa si affronteranno, pertanto, diverse tematiche. Si approccerà, in primis, alla causa più frequente delle fratture ossee: l’osteoporosi, una patologia caratterizzata dalla perdita progressiva di massa ossea che può essere diagnosticata mediante MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata) e trattata con svariati farmaci. Passando per la diagnostica delle fratture vertebrali, si tratterà l’importanza dell’esame radiografico della colonna vertebrale in proiezione laterale nonché esami più accurati, come la TC. Sempre per la diagnostica, sarà trattata la Risonanza Magnetica con le sequenze STIR, che rappresenta il Gold Standard nelle diagnosi di Frattura Vertebrale e che è particolarmente utile per dirimere un reperto radiografico non chiaro e per valutare lo stato di consolidamento della frattura. La palpazione dei processi spinosi con conseguente evocazione del dolore può essere un altro parametro distintivo  per la eleggibilità alla Vertebroplastica, procedura terapeutica mini-invasiva di Neuroradiologia Interventistica per il trattamento delle fratture vertebrali dolorose sviluppata in Francia nella metà degli anni 80' ma che solo recentemente ha avuto diffusione in altri paesi europei e negli Stati Uniti. Con l’approfondimento della vertebroplastica si concluderà la prima sessione di lavoro della giornata che proseguirà con il trattamento della stenosi del canale vertebrale, altra causa di dolore lombare, che è una condizione che può essere in parte costituzionale e in parte aggravata da fenomeni  degenerativi artrosici e/o protrusioni discali ad ampio raggio. Oltre alla disamina delle modalità diagnostiche tramite RX, TC e RMN, si approccerà il trattamento percutaneo di posizionamento di dispositivo interspinoso.
Pietro Rossi

Laura Coccia candidata alla Camera per il PD ha incontrato i cittadini di Piedimonte Matese.





PIEDIMONTE MATESE. “Conosco poco questi luoghi, ma sono convinta che in cinque anni si possa instaurare un dialogo e avviare un proficuo percorso di conoscenza reciproca”. Ha aperto così, ieri pomeriggio, il suo incontro a Piedimonte Matese Laura Coccia, giovane candidata alla Camera del Partito Democratico nella Circoscrizione Campania 2. Introdotta dal segretario della sezione piedimontese Rosario Rossi, l’atleta paralimpica ha dialogato con un nutrito pubblico, tra cui erano presenti anche rappresentanti di associazioni cittadine che operano nel sociale, esponendo le ragioni della sua scesa in campo e delle linee guida su cui intende costruire la base della sua attività politica in Parlamento. “Quando mi hanno chiesto di fare qualcosa di buono per l’Italia ho sentito il dovere morale di farlo, per dare una mano al Paese a rialzarsi, e questo succederà solo se lo facciamo tutti insieme. Abbiamo bisogno di un progetto serio, e il Pd possiede le energie necessarie”.  Proveniente dalla società civile, Laura Coccia ha sottolineato gli insegnamenti e i valori fatti propri attraverso il mondo dello sport, evidenziando quelle che sono le sue priorità, a cominciare dai temi che ruotano attorno alla disabilità, sino a toccare la solidarietà, l’uguaglianza di opportunità per ogni cittadino, la scuola, il precariato e i problemi del sociale: “Dobbiamo ripartire da politiche che si prendano cura di tutti, disabili e non, che permettano di dare una mano a chi vive situazioni di bisogno, a quelle fasce deboli e meno abbienti della popolazione che affrontano difficoltà economiche e hanno bisogno di un aiuto”.  Un tema, quello del sociale, caro anche al primo cittadino di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello, il quale, anticipato dall’assessore Costantino Leuci, è voluto intervenire: “L’unico aspetto positivo di questa legge elettorale sbagliata è che offre a persone come lei l’opportunità di fare buona politica. Sono fermamente convinto della necessità di riportare attenzione sul mondo del sociale. Questo Governo regionale di centrodestra ha azzerato l’attenzione verso le politiche sociali, è assente e non mostra interesse, e questo va purtroppo a discapito di chi è più debole. La mia Amministrazione si è impegnata a non percepire le indennità di carica devolvendo quelle risorse alle fasce più bisognose della comunità, e sono sicuro che Laura Coccia sia la persona giusta che saprà indirizzare lo sguardo del Parlamento in dose maggiore su questi temi che ci stanno a cuore”.



DOMANI SERA ARRIVA IN CITTA' L'ON. ENRICO LETTA PER TIRARE LA VOLATA AL PARTITO DEMOCRATICO PER LE PROSSIME ELEZIONI.

On. Enrico Letta
PIEDIMONTE MATESE. Ultime battute della campagna elettorale e il Partito Democratico presenta a sua proposta di Governo anche alla cittadinanza di Piedimonte Matese. donani sera infatti, interverranno il dirigente nazionale del Pd On. Enrico Letta, già Ministro nel Governo Prodi dal 2006 al 2008 e il segretario regionale del partito Enzo Amendola. L'appuntamento è alle ore 19,30 presso l'Aula Consiliare e i due candidati, entrambi alla Camera dei Deputati nel collegio Campania 2, saranno ricevuti dal sindaco di Piedimonte Matese, Avvocato Vincenzo Cappello.

NUOVO INDIRIZZO DI LICEO SCIENTIFICO PRESSO IL GIANNONE

Caserta - A partire dall’anno scolastico 2013-14 presso il Liceo Classico “Giannone” di Caserta sarà attivo anche l'indirizzo del Liceo Scientifico (Regione Campania, Delibera n.32/2013), che partirà naturalmente dalla prima classe. Esso sarà ospitato nella stessa sede di corso Giannone e utilizzerà le medesime dotazioni strumentali, didattiche e tecnologiche che servono l’indirizzo classico. La scelta di offrire all’utenza la possibilità di frequentare il Liceo Scientifico nasce dall’esigenza di ampliare l’offerta formativa con un corso di studi abbastanza affine al Liceo classico e capace di intercettare una utenza orientata alla frequenza di percorsi liceali più moderni comunque assicurati da serietà di studio, impegno didattico e metodologico, e garantiti, inoltre, dalla prestigiosa e plurisecolare tradizione del Liceo classico “Giannone”, che si avvia a celebrare i 150 anni dalla sua fondazione avvenuta nel 1866.

Salvatore Candalino

Il Coordinamento delle Associazioni Casertane chiede impegni concreti ai candidati.

Caserta-  (Anna Giordano, presidente Co.As.Ca) - Il Coordinamento delle Associazioni Casertane, sempre attento alle problematiche del territorio, chiede impegni concreti ai candidati e garantisce che, a elezioni avvenute, resterà vigile perché le promesse diventino fatti. Una sfida che il Co.As.Ca. lancia in ogni tornata elettorale ai candidati, perché sappiano rappresentare gli interessi del territorio che li ha votati, spesso disattesi ad elezione avvenuta. Molti i problemi irrisolti, legalità, ambiente, vivibilità, sicurezza, occupazione, rispetto della cittadinanza e meno privilegi e prebende. Tra gli impegni richiesti ormai da lunga data vi è quello che concerne l’Università. Caserta, capoluogo di Terra di Lavoro, non ospita la sua Università ma la Seconda Università di Napoli. Caso unico in Europa. La battaglia per il nome, che non è una nomination ma un riconoscimento di identità, è ultradecennale, ma il Coordinamento non demorde. Risale alla legge n. 245/1990, istitutiva dell’Università. Il problema è stato ripreso nella recente assemblea Co.As.Ca, anche per meglio chiarirlo all’opinione pubblica, alla quale da chi ha interesse ad imbrogliare le carte si fa subdolamente credere che il cambiamento del nome sia appannaggio del Senato Accademico. Falso per due motivi: il primo, quello fondamentale, è che questa Seconda Università è stata istituita con una legge e che la legge va  modificata solo con un’azione  parlamentare; il secondo è che è utopia pensare e sperare che sia il Senato Accademico a mutare il nome, perché non ne ha facoltà né mai lo farebbe, in quanto dire Università di Caserta per i baroni docenti può essere una diminutio. Né vale essersi appassionati all’acronimo SUN e non volerlo perdere, perché esso può essere conservato e così letto: Studiorum Universitas Nova, in coerenza con la Caserta Nova, che si costituì nel Villaggio Torre, quando nel secolo XV vescovi, conti e abitanti da Casa Hirta scesero al piano. Peraltro si tratta di un’operazione a costo zero perché la SUN già gode di una sua autonomia amministrativa.
Ora, alle vigilia delle elezioni, il problema ritorna sul tappeto. Occorre la modifica dell’articolo 1 della 245/1990. Il Co.As.Ca. ha già ben due volte impegnato i parlamentari del territorio perché si facessero carico del problema: dietro sua sollecitazione la prima proposta di modifica fu presentata nel 2007 dall’on. Rosa Suppa, ma rimase inevasa per la caduta del governo Berlusconi; la seconda proposta ancora su iniziativa del Co.As.Ca. è stata presentata  a fine 2012 dall’on. Gianfranco Paglia, ma è andata a vuoto per la caduta del governo Monti. Ora il Co.As.Ca. ci riprova e chiede ai candidati tempestività, determinazione e rispetto dei patti.

GRAZZANISE: LA “VOLTURNO” STRARIPERA’? Andrebbe affacciandosi una nuova lista civica di “mai candidati”.



GRAZZANISE (Raffaele Raimondo) – Il periodo novembre-febbraio del rischio-piena del Volturno va concludendosi; difficile, se non rarissimo, che si ripresenti in marzo, quando torna la primavera. Ma un’altra specie di straripamento si profila all’orizzonte e riguarda le agitate acque dei desideri, più o meno fondati, di occupare le poltrone della maggioranza in municipio. Parliamo della formazione delle liste per le prossime comunali (tuttora incerte per il maggio alle porte) e, in particolar modo, delle candidature a sindaco cui il profilo delle suddette liste è strettamente legato. Ecco, da giorni circola in paese l’indiscrezione del germoglio di una nuova lista che, però, avrebbe già un nome: “Volturno”. Ancora indefinite tuttavia l’identità e la collocazione nello scenario politico locale. Per il momento si sa soltanto che si tratterebbe di una lista in via di formazione con l’esclusiva partecipazione di persone, soprattutto giovani, “mai candidate” in precedenza. Una scelta di campo che, di per sé, costituirebbe un campanello di sonorissimo allarme per coalizioni e partiti che pretenderebbero di conservare stabilmente il potere finora gestito e per esponenti che “bazzicano” nell’aula consiliare da trent’anni e più. Oltretutto, la lista civica “Volturno” (proiettata, già per la sua denominazione, verso la furibonda identità del “fiume in piena”) vorrebbe essere un preciso segnale di sdegno popolare per la classe politica finora dominante, di secco distacco dalle incrostazioni del passato, affermando quella voglia del nuovo che attraverserebbe, in lungo e in largo, vasti strati dell’elettorato. Strariperà, dunque, la “Volturno”? Troppo presto per dirlo. In ogni caso, se dovesse prender piedi e veramente decollare, verrebbe a complicarsi vieppiù il quadro degli schieramenti in lizza. Nell’ultima tornata, quella del 2010, furono tre le coalizioni in competizione (La Svolta –vincente-, Nuovi Orizzonti -finita in minoranza- e Campi Stellati -nessun seggio-). In questa vigilia (?) del nuovo appuntamento amministrativo, sono invece annunciate già sei sul nastro di partenza: le tre del 2010 affiancate dalla lista che candiderebbe a primo cittadino l’ex assessore all’Ambiente, Vito Gravante, dalla formazione corrispondente al comitato Senso Civico, capitanata da Enrico Petrella e da una coalizione guidata dal PD (stando all’ipotesi prospettata da Paolo Parente nel comizio di domenica 17 febbraio). Ed ora, paradossalmente, con la “Volturno” il numero salirebbe addirittura a sette. Per il momento tale è il disegno complessivo. Poi, si sa, con l’avvicinarsi della competizione sarà fisiologico il calo. Nessuno, tuttavia, adesso può attendibilmente accreditare quale “passo indietro” vi sarà. Anzi negli ambienti della lista “Volturno” si rivendica a gran voce il diritto di scendere in campo e di “cambiare le cose” coi “mai candidati” e quindi con energie nuove.