20 ottobre 2010

Convegno sullo sviluppo del Litorale Domitio.


Giugliano - Appuntamento alle ore 18 giovedì 21 ottobre presso Villa La Posada (via Stella Maris n° 10, Giugliano) per il convegno dal titolo “Quale sviluppo per il Litorale Domitio?”, promosso dall’ASCOM – Confcommercio di Napoli in collaborazione con il Consorzio Costa del Mito ed inerente i temi dello sviluppo locale in chiave turistica e produttiva. All’iniziativa, introdotti dal presidente del Consorzio Costa del Mito Francesco Romaniello, interverranno : l’assessore regionale al turismo e vicepresidente della Regione Campania Giuseppe De Mita (nella foto); il vicepresidente del consiglio regionale della Campania Biagio Iacolare; l’assessore provinciale all’urbanistica Nello Palumbo; il commissario dell’ASCOM – Confcommercio di Napoli Tullio Nunzi; il presidente del SIB Napoli Salvatore Trinchillo; i sindaci di Giugliano in Campania Giovanni Pianese; di Castelvolturno Antonio Scalzone e di Bacoli Ermanno Schiano; il commissario di Pozzuoli Roberto Aragno e Gaetano Montefusco dell’associazione “Costa dei Sogni”.Il dibattito sarà preceduto da un video illustrativo del progetto a cura dell'architetto Aldo Saccone.


Fonte: Comunicato Ufficio Stampa ASCOM Napoli


A NOVEMBRE VISITE MEDICHE GRATUITE A CASERTA DEL DOTT. NICOLA MODUGNO


S.Nicola La Strada. Il Convegno sul Morbo di Parkinson, organizzato a settembre dall’Associazione di volontariato “ Il Girasole” e dal Comune di S. Nicola L.S., con la collaborazione dell’UGL sanità e dell’UGL diversamente abili di Caserta , ha visto la partecipazione, oltre a vari medici dell’Asl di Caserta, del dott. Nicola Modugno (nella foto), un neurologo di grande calibro che opera presso l’IRCCS Neuromed e presso l’ Università "La Sapienza", di Roma. La grande partecipazione di pubblico e di diverse associazioni del mondo del volontariato, ci hanno invogliato a proseguire nell’esperienza, proponendo per il mese di novembre una giornata dedicata all’effettuazione gratuita di visite mediche ai pazienti affetti da tale patologia, grazie alla disponibilità offerta dal Dottore Modugno e dal comune di S. Nicola, che si è offerto di inserire l’evento nell’ambito delle “Giornate della Salute”. “In occasione della venuta del dott. Modugno - dichiara Mario della Valle, socio del Girasole e , promotore dell’iniziativa - vorremmo inaugurare un gruppo di “amici del Parkinson” per offrire una risposta concreta e continua a quanti nel nostro territorio combattono quotidianamente con questa patologia”.
“Questa è un’iniziativa di grande valore – commenta La dirigente UGL sanità e dell’UGL diversamente abili di Caserta Alessandra Cirelli – basti pensare che la Campania è l’unica regione in cui non è presente un associazione di Parkinsoniani, che è invece uno strumento fondamentale per costruire una rete di informazioni e di sostegno ai pazienti ed alle loro famiglie. Inoltre questo evento sancisce la nascita di una concreta e positiva sinergia fra volontariato – istituzioni – sindacato, che non ha precedenti sul nostro territorio.”
Per prenotazione delle visite rivolgersi alla Coordinatrice del Progetto Alessandra Cirelli ( tel 328 – 9335591 – e mail : alika_c@libero.it).


c.s.

Protesta e presidio dei cittadini, nel Casertano, davanti alla discarica 'Maruzzella'.


CASERTA. Protesta e presidio dei cittadini, nel Casertano, davanti alla discarica 'Maruzzella'. ''Napoli non puo' pensare di risolvere il problema dei rifiuti cullandosi sulla disponibilita' della altre province'', spiega il primo cittadino di San Tammaro, Emiddio Cimmino, che dice ''basta'' e promette che impedira' l'ingresso nel sito dell'immondizia proveniente da Napoli. ''Sono anni che la provincia di Caserta, in particolare, ha offerto solidarieta' e disponbilita' ospitando nelle discariche il 54% dell'immondizia partenopea - spiega il sindaco - Ora basta''. Cimmino, insieme ad una trentina di persone, tra cittadini ed amministratori, sta attuando da ieri pomeriggio un presidio davanti alla discarica 'Maruzzella', da quando un' ordinanza del governatore Caldoro ha dato il via libera di sversare rifiuti anche in alter discariche della Campania. ''Fino ad ora - continua il sindaco - abbiamo impedito l'entrata in discarica di una quindicina di automezzi provenienti dal napoletano, favorendo l'ingresso, come e' giusto che sia, soltanto a quelli che trasportano rifiuti del casertano. Siamo al momento una trentina, ma basta poco per coinvolgere la popolazione della zona ed evitare cosi' che si consumi un altro sopruso ai danni della provincia di Caserta''. Sul posto polizia e carabinieri. In arrivo anche sindaci ed amministratori dei comuni vicini.Sono gia' una ventina i sindaci del Casertano, tra cui quelli di Aversa, Piedimonte Matese, Santa Maria Capua Vetere, Casal di Principe, Liberi, Sant'Angelo d'Alife e Parete intervenuti a rafforzare il presidio davanti alla strada che conduce alla discarica 'Marruzzella' di San Tammaro, avviato gia' nel pomeriggio di ieri, per impedire l'accesso all'impianto da parte degli automezzi che trasportano immondizia proveniente dal Napoletano. Amministratori dei comuni del Casertano, il presidente della Provincia, Domenico Zinzi, hanno gia' espresso, minacciando anche il corso al Tar, la loro contrarieta' all'attuazione del decreto del governatore Stefano Caldoro che dispone il conferimento dei rifiuti del Napoletano nelle discariche delle province di Benevento, Avellino e Caserta. ''Non possiamo piu' tollerare imposizioni che danneggiano le nostre comunita''' hanno spiegato i sindaci presenti davanti alla discarica Maruzzella. ''Abbiamo dimostrato la nostra solidarieta' nel periodo di grande emergenza ma non possiamo piu' compromettere quanto a fatica stiamo facendo per mettere ordine nella nostra provincia al problema rifiuti''. Il sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello ha chiosato: " Da parte nostrta c'è sempre stata massima disponibilità e soprattutto solidarietà. Ma ora basta è giunto il momento che si rispettino anche le regole. La provincia di Caserta non può pagare un prezzo alto per tutti, Istituzioni, Amministratori e cittadini." Il sindaco di Sant'Angelo d'Alife Crescenzo Di Tommaso da parte sua non fa problemi a dire: "Si parla di crisi risolta dal Governo Berlusconi ma, francamente, questo nuovo Governo di Centro -destra campano in pochi mesi è riuscito a scontentare davvero tutti. Complimenti!"






PARTE IL PROGETTO DI FORMAZIONE PER I DIPENDENTI DEL COMUNE DI PIETRAVAIRANO.


PIEDIMONTE MATESE. In applicazione del Protocollo di collaborazione sottoscritto, tra il Comune di Pietravairano nella persona del Sindaco Francesco Zarone e l’U.O.C. Centro Formazione Professionale Regionale di Piedimonte Matese di cui è Responsabile il Dr. Michele Santoro, sarà il Centro di Formazione Professionale Regionale ad effettuare attività di formazione professionale ai dipendenti del Comune di Pietravairano. Infatti, nei giorni scorsi, sono pervenute presso la segreteria del Centro le richieste dei dipendenti del Comune di Pietravairano finalizzate alla richiesta di attività di formazione individuale, all’interno dell’attività “ricomincio da tre” , per approfondire le conoscenze informatiche sia di base che di secondo livello. Nei prossimo giorni, a cura della Direzione del Centro di Formazione, verranno programmate le attività comunicando agli interessati il calendario delle lezioni pratiche individuali impartite direttamente presso la sede di lavoro e durante il normale orario di lavoro. Ai partecipanti verrà rilasciato un attestato di partecipazione alle attività in relazione alle ore impegnate. La Regione Campania, con atto deliberativo di Giunta Regionale, ha definito i criteri a cui dovranno necessariamente adeguarsi tutti gli Enti di formazione presenti sul territorio regionale. In particolar modo, recependo gli accordi della conferenza Stato-Regioni, sono stati definiti i criteri minimi di efficienza e di organizzazione. Il Comune di Pietravairano è interessato a promuovere attività di formazione professionale dei propri dipendenti, allo scopo di favorire la riqualificazione degli interessati all’apprendimento ed all’approfondimento di nuove tecnologie. L’U.O.C. - C.F.P.R. DEC di Piedimonte Matese sita in Via A. Moro 24, Ente Regionale di formazione professionale regolarmente accreditato secondo la vigente normativa, quale Centro di Formazione Professionale, dispone di idonei locali e di professionalità idonee alle attività formative nel campo informatico. L’attività programmata con il ComunePARTON di Pietravairano, dichiara Michele Santoro Responsabile del Centro di Formazione Professionale di Piedimonte Matese, rappresenta l’inizio di una collaborazione tra le istituzioni presenti sul territorio finalizzata alla crescita culturale e sociale. La realizzazione della attività formativa, ai dipendenti del Comune di Pietravairano, è possibile realizzarla, conlude Michele Santoro, grazie all’impegno dei dipendenti sia del Comune che dei dipendenti regionali. Durante le attività formative, verranno somministrate ai partecipanti nozioni teoriche e pratiche per approfondire conoscenze e saperi rispetto alle nuove tecnologie ed alla globalizzazione totale in atto.


Pietro Rossi

FESTA DEMOCRATICA AD ALIFE.




ALIFE. Il Partito Democratico di Alife ha organizzato per sabato 23 e domenica 24 ottobre La festa Democratica sul tema “La cultura fa legalità”. Il Partito Democratico, ha ribadito il Coordinatore cittadino del PD Alifano Gianfranco Di Caprio, è il partito del nuovo secolo. Il nostro compito è parlare dell’Italia e della nostra terra, delle idee che abbiamo per il nostro Paese e per la nostra Città, di come farle vivere in un rapporto reale con il territorio e con i cittadini. C’è un duro lavoro da fare per dare un radicamento popolare al nostro partito. Un lavoro paziente per convincere tutti a guardarsi con gli occhi delle nuove generazioni e realizzare così, nel senso comune, un’idea di futuro. In nome di questo, dobbiamo mettere in campo la nostra capacità di essere utili a un’Italia e ad un’Alife migliore; e per riuscirci, dobbiamo costruire e rendere percepibile la nostra identità ed avere un partito che funzioni, che operi attraverso una partecipazione vera e produca il rinnovamento traendolo dalle tante esperienze di vita reale. Un partito che si candida ed è credibile per l’alternativa di governo e per l’alternativa amministrativa. La festa prevede sabato 23 ottobre alle ore 17,30 il convegno su: “Legalità ed etica pubblica” con i saluti di Gianfranco DI CAPRIO Coordinatore del Partito Democratico di Alife, di Maddalena DI MUCCIO Sindaco F.F. della Città di Alife e gli interventi di Enzo AMENDOLA Segretario Regionale del Partito Democratico, di Giuseppe STELLATO Capogruppo del PD alla Provincia di Caserta, di Stefano GRAZIANO Deputato PD e di Luisa BOSSA Deputata PD, componente della Commissione Antimafia. Domenica 24 ottobre alle 10.30 Tavola rotonda sulla “LA STAZIONE UNICA APPALTANTE: UNO STRUMENTO PER LA TRASPARENZA NELLA GESTIONE DEI LAVORI PUBBLICI”, intervengono Ciro CACCIOLA Commissario Provinciale del Partito Democratico, Pina PICIERNO Deputata PD, Alessandro DIANA Coordinatore Area Tecnica della Provincia di Caserta. E’ prevista la partecipazione alla tavola rotonda di Mario LANZONE Sindaco di Ailano, Maddalena DI MUCCIO Sindaco F.F. di Alife, Giovambattista VICCIONE Sindaco Capriati al Volturno, Antonio MONTONE Sindaco Castello del Matese, Mauro DI STEFANO Sindaco di Ciorlano, Antonio MONTORO Sindaco di Fontegreca, Francesco CONFREDA Sindaco di Gallo Matese, Mario FIORILLO Sindaco di Gioia Sannitica, Antonio ORSI Sindaco di Letino, Vincenzo CAPPELLO Sindaco di Piedimonte Matese, Domenico SCUNCIO Sindaco di Prata Sannita, Romualdo CACCIOLA Sindaco di Pratella, Ermanno MASIELLO Sindaco di Raviscanina, Antonio DE LELLIS Sindaco di San Gregorio Matese, Angelo CONTE Sindaco di San Potito Sannitico, Crescenzo DI TOMMASO Sindaco di Sant’Angelo d’Alife, Fernando PEZZA Sindaco di Valle Agricola, Fabrizio PEPE Presidente della Comunità Montana del Matese e Pino FALCO Presidente del Parco Regionale del Matese.

Pietro Rossi

L'unità d'Italia celebra i 150 anni in un momento particolare in cui assistiamo allo scontro politico.


CAIAZZO. Mi chiedo da un pò di tempo se effettivamente vi sia mai stata una nazione unita o se essa sia tale solo in modo astratto. A rafforzare la tesi che, forse, abbiamo sempre vissuto in una nazione unita solo dalle reti di trasporto, è l'idea che l'unità d'Italia fu voluta ed ottenuta, soprattutto, da elites aristocratiche e borghesi che esclusero le masse contadine e cattoliche dal processo di unificazione; fu, cioè, un' unità un pò calata dall'alto, nata per uscire dalla crisi degli stati e staterelli che vivevano, al proprio interno, profonde lacerazioni e lotte di classe. Se a questo aggiungiamo che la realizzazione dell'unità d'italia portò all' imposizione del modello piemontese a tutta la penisola, a dare il diritto al voto solo a chi dimostrava un reddito minimo annuo (quindi eletti solo espressione di una elite), alla totale assenza di una lingua comune (solo il 2% parlava l'italiano), alla totale assenza di vie di comunicazione e di collegamento tra i vari ex stati, alla totale assenza di regole di mercato e scambio unitarie, ad acuire il già enorme divario tra nord e sud (brigantaggio), la bilancia non può che pendere verso una sorta di pseudo processo di unificazione che non fu mai avvertito dalla popolazione tanto che D'Azeglio pronunciò la ormai famosa frase "fatta l'italia, bisogna fare gli italiani". Ma, volendo tralasciare analisi storiche approfondite (per mancanza di tempo e titoli ....) preferirei andare avanti negli anni fino alla situazione attuale, per rimarcare il concetto che non vi sono, a mio modesto avviso, elementi che spostano l'asse della bilancia. Ho voluto perciò considerare alcuni esempi: analizzare la situazione attuale di vastissimi territori dell'alto adige, friuli e valle d'aosta che non si riconoscono nello stato italiano e dove la popolazione residente a stento pronuncia qualche parola in italiano (bilinguismo, etc); analizzare la complessa situazione delle leghe e dei movimenti pseudo secessionisti, nati nel profondo nord in questi ultimi trent'anni; analizzare il profondo dissenso delle popolazioni del nord-est nei confronti del sistema fiscale nazionale; analizzare la condizione di vasti territori della Sicilia e relative fette di popolazione che si considerano più una repubblica a parte che non parte integrante della nazione. Analizzare la situazione relativa alla popolazione sarda, che da sempre vede gli italiani del "continente" come divoratori di suolo, speculatori, in grado di minare l'ecosistema di una delle coste più belle d'italia. Da queste analisi, frutto di esprienze di vita vissuta, nasce l'idea che l'italia unita davvero esista solo nei racconti di De Amicis nel libro Cuore o sia oggi un vago ricordo di un limitato periodo storico in cui, occupati a ricostruire la vita sulle macerie della guerra, automaticamente scattava un sentimento di unità per superare la contingenza del tempo.
Credo, invece, che oggi siamo di fronte alla vera sfida che potrebbe negli anni consacrarci per davvero nazione unita nelle sue diversità, nelle sue tradizioni, nelle sue credenze popolari, nei suoi svariati dialetti: la sfida federalista. Dove il federalismo (e non la demagogica quanto stupida spinta secessionista) rappresenti la sintesi di tante diversità e incongruenze che andrebbero sanate attraverso una civile convivenza, basata su regole certe e su sistemi politico-amministrativi e finanziari più equi e più giusti, rispettosi della storia e delle tradizioni, inseriti in contesti che tengano ben presente la posizione geografica, il clima, le infrastrutture, i sistemi di collegamento reali; un federalismo che faccia i conti con le organizzazioni criminali ma che basi la sua azione sull'onestà della popolazione residente; un federalismo che dia la consapevolezza della grandissima potenzialità in termini di risorse umane, paesaggio, cultura e turismo presenti nel mezzogiorno; un federalismo condiviso e partecipato che sappia unire nel rispetto delle diversità e delle tradizioni e che possa essere la vera risposta al sempre più crescente processo di globalizzazione.


Antonio Di Sorbo
* Nella foto Antonio Di Sorbo

LA COLDIRETTI CASERTA INCONTRA I TABACCHICOLTORI.


CASERTA. E’ stato presentato ieri nel corso di una affollata assemblea a cui hanno preso parte oltre al Presidente Tommaso De Simone ed al Direttore Marcello De Simone ed il vice direttore Fabozzi, il Presidente dell’Commissione Regionale Agricoltura De Lucia e l’Assessore Provinciale all’Agricoltura Ettore Corvino, l’accordo pluriennale tra Coldiretti e Philip Morris Italia per garantire sostenibilità economica alla coltivazione del tabacco in Italia, migliorandone la qualità e la competitività internazionale attraverso una razionalizzazione della filiera. In base a quanto stabilito dall’accordo, Philip Morris Italia si impegna ad acquistare tabacco italiano direttamente dalle associazioni di tabacchicoltori aderenti a Coldiretti; da parte sua l'organizzazione agricola garantirà a Philip Morris Italia la disponibilità dei migliori tabacchi e svolgerà attività di divulgazione e implementazione delle Buone Pratiche Agricole, linee guida elaborate da Philip Morris International, per garantire la qualità e l'integrità del tabacco e il rispetto dei principi di tutela per l'ambiente. Una straordinaria occasione che vede per la prima volta una manifattura multinazionale attivare accordi strategici direttamente con la parte agricola. Per altro va ricordato che Philip Morris è la maggiore manifattura sia a livello mondiale che sul mercato pertanto l’accordo assume una valenza strategica per il comparto nazionale. Attualmente Phillip Morris acquista circa il 30% dell’intera produzione nazionale e quindi l’accordo da solo non potrà garantire, nel breve periodo, la collocazione di tutta la produzione nazionale ma rappresenta indubbiamente un passo importante che dovrà essere seguito anche dalla altre manifatture che attualmente già comprano il prodotto italiano e che quindi non dovrebbero avere perplessità a continuare gli acquisti. L’accordo quindi apre la strada a una più ampia collaborazione negli anni a venire tra Coldiretti e Philip Morris, finalizzata a razionalizzare il percorso del prodotto all’interno della filiera, con lo scopo di massimizzare la qualità della coltivazione del tabacco in Italia e incrementarne la competitività a livello internazionale, ridurre le intermediazioni e creare un valore aggiunto per gli agricoltori. La congiuntura economica, l’aumento dei costi di produzione, la difficile situazione finanziaria delle imprese e le incertezze sulla Riforma della Politica Agricola Comune hanno avuto forti ripercussioni sugli agricoltori, tanto da ipotizzare una riduzione delle superfici coltivate, che danneggerebbe l’intera filiera tabacchicola e i sistemi agricoli delle regioni dove è concentrata la produzione di tabacco. Per garantire la sostenibilità della produzione di tabacco e ridare certezza e stabilità alle migliaia di imprese agricole ed ai lavoratori della filiera, Coldiretti e Philip Morris Italia hanno condiviso un accordo che permetterà di traghettare le coltivazioni sino alla prossima semina, in vista di una collaborazione di più ampio respiro. E’ peraltro previsto un impegno comune nei confronti delle Istituzioni affinché possano essere messi in atto e rinnovati strumenti finalizzati a dare la necessaria stabilità alla filiera del tabacco. Nel corso dell’incontro si è affrontata inoltre la problematica relativa alle misure nell’ambito del PSR che rappresentano elementi importanti per il comparto tabacchicolo: la misura 214 per l’agroambiente e la misura 144 per gli aiuti forfettari alle imprese tabacchicole. Il ritardo accumulato nella definizione degli importi delle misure agro ambientali che si prospettano farraginose con vincoli insostenibili per le imprese casertane – è uno dei motivi del giudizio fortemente critico della Coldiretti restare ancora nell’incertezza significa evitare che i risultati raggiunti con l’aumento dei prezzi industriali vengano annullati con la mancata applicazione delle misure del PSR.


Pietro Rossi

L’Alto Casertano sta facendo squadra per “non far morire” il presidio sanitario di Piedimonte Matese.


PIEDIMONTE MATESE – Il presidio sanitario di Piedimonte Matese (nella foto) ha la necessità di sostituire una Tac. Così il comune guidato dal sindaco Vincenzo Cappello e la Comunità Montana del Matese vista la crisi economica del settore, si sono fatti promotori dell’iniziativa “Adottiamo una Tac”, un progetto che è stato recapitato a tutti i sindaci del Matesino. Il Comune di Caiazzo si è mostrato da subito sensibile al progetto, le ragioni vanno ricercate nella centralità dell’ospedale per il territorio che rappresenta ormai un punto di riferimento per l’assistenza sanitaria delle popolazioni che vivono nella vasta e disagiata area dell’Alto Casertano, come confermato dal Piano Sanitario Regionale. Eppure, considerate le concrete rassicurazioni sul futuro dell’importante ospedale per il quale a breve dovrebbero avviarsi considerevoli interventi strutturali ed organizzativi, resta intanto non risolta l’espressa necessità di sostituire l’apparecchiatura, uno strumento diagnostico che consente di verificare con altissima percentuale di attendibilità le criticità per le quali un individuo ricorre alle cure mediche proprio in ospedale. Ecco perché i primi cittadini stanno facendo squadra, l’obiettivo è cercare di verificare la possibilità di trovare una soluzione coinvolgendo le loro realtà politico/amministrative,finanziarie ed economico/sociali. E il sindaco di Caiazzo Stefano Giaquinto, a nome dell’intera amministrazione, ha confermato la sua disponibilità.


Pietro Rossi

LEGA CONSUMATORI CASERTA DENUNCIA COMPORTAMENTO SCORRETTO DELLE COMPAGNIE DI ASSICURAZIONE.


Caserta. Vive preoccupazioni sono state espresse dalla Lega Consumatori di Caserta per l’atteggiamento che le Compagnie di Assicurazione stanno ponendo in essere nei confronti dei consumatori per contenere i costi e ridurre gli eccessi. Numerosi consumatori, ha dichiarato Vito Conforti Presidente di Lega Consumatori Caserta, lamentano di aver ricevuto dalla propria assicurazione, in vista della scadenza annuale del contratto, la lettera di recesso dal rapporto assicurativo contestualmente all’invio dell’attestazione dello stato di rischio avvalendosi del comma 1) dell’art. 132 del Decreto Legislativo n. 209 del 07/09/2005 (Codice delle Assicurazioni). Scontata la motivazione addotta: così come l’assicurato ha la facoltà di recedere dal contratto se rinviene in altro preventivo condizioni contrattuali più favorevoli, analogamente la compagnia può decidere di recedere dal rapporto, anche per rinegoziare le condizioni della polizza. Ma, a ben vedere, da una attenta analisi delle singole posizioni dei soggetti colpiti da tali comunicazioni di recesso, appare chiaro che, troppo spesso, sono proprio gli assicurati che godono di condizioni più vantaggiose ad essere penalizzati, perché il loro apporto economico alla compagnia è troppo limitato! In molti casi, poi, è stato segnalato che con la lettera di recesso della compagnia assicurativa e la presenza di un sinistro nell’attestato di rischio, non solo il preventivo lievita vertiginosamente, ma addirittura, molte agenzie rifiutano di stipulare una nuova polizza.
Al riguardo, la Lega Consumatori Caserta, fin d’ora, si impegna ad effettuare un costante monitoraggio sul sopra descritto comportamento delle assicurazioni, al fine di evitare eventuali abusi - soprattutto ai danni di quegli automobilisti più “virtuosi” – riservandosi fin d’ora di rivolgersi all’organo di controllo delle assicurazioni, l’ISVAP,affinché provveda a reprimere comportamenti che vanno a ledere quei soggetti che per legge sono obbligati a stipulare una polizza RCauto e, sono, quindi, la parte contrattuale più debole. La Lega Consumatori, come sempre, mette a disposizione con consulenze gratuite la propria rete di professionisti per risolvere tutte le relative problematiche. Per contatti: email: caserta@legaconsumatori.it


Pietro Rossi